Usa, la procura di NY incrimina 15 trader di Wall Street

Maggio 12, 2005 EcoAnemia


Usa, la procura di NY incrimina 15 trader di Wall Street

La procura di New York ha incriminato 15 trader ed ex trader specialisti della borsa di New York per operazioni fraudolente compiute nel corso di quattro anni.

In un’azione legale separata, invece, il NYSE ha patteggiato con la Sec – che lo accusa di non aver adeguatamente controllato le pratiche degli operatori di borsa – di stanziare un fondo di 20 milioni di dollari per finanziare periodici controlli sulle attività di intermediazione.

Usa, la procura di NY incrimina 15 trader di Wall Street

L’ufficio del procuratore di NY ha reso note le accuse in una conferenza stampa congiunta con FBI e Sec ancora in corso.

Le accuse ai 15 operatori sono riassunte nella “violazione delle leggi finanziarie federali attraverso operazioni di trading fraudolente e improprie compiute in un periodo approssimativo di 4 anni”, dice la Procura.

Gli specialisti operano nel mercato con funzione di temperare la volatilità dei prezzi e garantire la liquidità e se fossero condannati rischiano dai 10 ai 20 anni di carcere e multe da 1 a 5 milioni di dollari, o in alternativa, pari a due volte l’utile o la perdita lorda provocata dalle operazioni illecite.

Stamane indiscrezioni stampa parlavano di incriminazioni imminenti da parte della procura federale su trader accusati di aver operato a beneficio delle loro società danneggiando gli interessi dei clienti.

Il Wall Street Journal ipotizzava che l’indagine penale fosse partita dai procedimenti civili avviati dalla procura di New York a carico di sette specialist (case di brokeraggio e banche) di cui i trader erano dipendenti.

Si tratta degli stessi specialist che lo scorso anno hanno patteggiato il pagamento di 247 milioni di dollari per evitare l’accusa di aver manipolato o trascurato ordini della clientela in modo da realizzare maggiori profitti approfittando della conoscenza più tempestiva dei movimenti del mercato.

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Il Journal citava tra i vari nomi oggetto dell’azione legale la Fleet Specialists di Bank of America, Van der Moolen (Specialists USA) che fa capo alla omonima Holding olandese, Spear, Leeds & Kellogg di Goldman Sachs e Bear Wagner della Bear Stearns.

Tutto questo in aggiunta alla indagini che da mesi coinvolgono l’operato di LaBranche,altro grande specialist americano.

Da noi questo naturalmente non capiterà mai, ogni giorno assistiamo ad operazioni di vere e proprie manipolazioni dei prezzi, in particolare sul SPMIB future e sulle small caps, ma spesso anche sui principali titoli.

Senza contare gli spread di prezzo assurdi presenti sulle opzioni, i margini assurdi richiesti dalla Cassa di Compensazione e Garanzia, gli obblighi di quotazione delle opzioni mai rispettati, la sparizione dei Market Makers duranti i periodi di maggiore volatilità del mercato od al momento dell’uscita di dati macro importanti, gli specialist presenti nel segmento Star “garanti sempre della liquidità al titolo”, ma che in realtà ne manipolano l’andamento.

Ma nessuno mai interviene naturalmente, la Consob men che meno.

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