Dicembre 8, 2008 MacroEcoAnemia
A gennaio farà molto freddo
La gente non si accorge ancora della recessione perché la TV e i mass media sono riusciti a lobotomizzare le menti di chi ormai è quasi spento.
Trasmissioni come i reality ne sono l’emblema.
Ma anche tutte le televendite mattiniere, con offerte irripetibili e affaroni da non perdere.
La crisi la sentono i professionisti e gli imprenditori, che sono in prima linea.
I dipendenti (con le dovute distinzioni) vivono in una bolla d’aria che il titolare cerca di mantenere.
Quindi, se l’imprenditore soffre per la crisi, inevitabilmente anche il dipendente ne risentirà.
La crisi è stata mitigata per non turbare le festività e permettere a tutti di mangiare il panettone col sorriso.
Ma gennaio purtroppo sarà un’altra storia.
Conosco diverse aziende, anche di medie e grandi dimensioni, che a gennaio non riapriranno i cancelli.
I dipendenti devono ancora saperlo e si troveranno davanti una brutta sorpresa al rientro.
Magari gli stessi che trovi al centro commerciale, beati e pacifici, intenti a fare acquisti a rate.
Inoltre, la crisi, creando disoccupazione, fa aumentare il numero di persone in cerca di lavoro, facendo sì che i salari si abbassino inevitabilmente ancora di più.
La crisi c’è ed è davvero profonda : nell’edilizia si è fermato tutto, nelle infrastrutture anche.
Quindi praticamente il 75% dell’economia.
Molte aziende chiuderanno dal 22 dicembre al 12 gennaio.
Non si sono mai viste chiusure simili.
Il punto è che non è chiaro a nessuno la gravità del problema.
Forse solo la borsa ha già scontato il peggiore degli scenari per il 2009.
Ma la realtà produttiva italiana, in termini di sofferenze, non ha nemmeno iniziato.