Aprile 4, 2008 EcoAnemia
Alitalia : idiozie ‘til the end
Un articolo assai dettagliato e preciso di Beppe Scienza sul tema Alitalia ci mostra ancora una volta quanto il detto “il mercato prima o poi prezza tutto in modo corretto” , oppure “il mercato ha sempre ragione” sono aforismi creati solo ad uso e consumo della pubblicità, e che nella realtà le cose siano davvero ben diverse.
[…]Pare che la dea Afrodite fosse strabica.
In certi casi sembra che lo sia anche la Borsa italiana.Un esempio da manuale è offerto dall’Alitalia, di cui sono quotati due titoli : le azioni ordinarie e le obbligazioni convertibili 7,5% 22-7-2010.
Per le azioni alcuni trovano esagerati i recenti prezzi molto sopra ai 10-12 centesimi, corrispondenti al valore di un’azione Air France ogni 160 azioni Alitalia, quale sarebbe il rapporto dell’annunciata Offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas).
Alcuni giudicano stracciati i prezzi delle obbligazioni sotto i 70 euro.
Però in questa sede non vogliamo entrare nel merito di tali valutazioni, bensì affrontare un’altra questione, in qualche modo comunque collegata.
Cioè un interrogativo che pongono le rispettive quotazioni dei titoli dell’Alitalia.
Ossia non quelle in sé di azioni o obbligazioni, bensì le une rispetto alle altre. […][…]Per cercare una risposta, esaminiamo gli scenari possibili con qualche commento sulla loro probabilità di verificarsi e soprattutto sulle implicazioni per l’investimento nei due titoli.
Scenario catastrofico. L’accordo con Air France salta e non viene rattoppato in nessun modo.
Non parte o non arriva in porto nessun’altra cordata.
Non si forma un governo subito dopo le elezioni oppure cade subito per cui nessuno interviene. Alitalia non vende immobili o altro e si giunge all’insolvenza. Si va al fallimento o una conclusione simile a quella della Parmalat.
In tal caso gli azionisti non recupereranno niente e gli obbligazionisti invece qualcosa, magari anche solo un 15% come i più bistrattati dei creditori appunto della Parmalat.
Molto meglio le obbligazioni.
Scenario di salvataggio n. 1 (improbabile). Air France trova un accordo coi sindacati e col prossimo governo italiano, lancia l’Opas annunciata o con qualche cambiamento migliorativo e i possessori dei titoli vi aderiscono.
Nei termini attualmente previsti l’investitore ottiene per ogni 160 azioni Alitalia un’azione Air France, cioè 0,12 euro ai recenti massimi del titolo transalpino, e invece 85 euro per ogni cento euro nominali di obbligazioni.
Di nuovo molto meglio le obbligazioni.Scenario di salvataggio n. 2 (improbabile). Ugualmente Air France acquisisce il controllo di Alitalia.
Ma mentre il Tesoro aderisce all’opas, perché impegnatosi in tal senso, non lo fanno gli investitori (di minoranza) possessori di azioni od obbligazioni.
In questo caso, con Alitalia controllata da Air France e ormai quasi nulle le prospettive di fallimento entro il luglio 2010, le obbligazioni risalgono vicino a 100 o comunque verranno regolarmente rimborsate, oltre a fruttare il 7,5% nominale annuo.
Partendo da 68 e considerando anche un tre mesi d’interessi per l’obbligazionista ciò significa un guadagno nell’ordine del 50%.
Le azioni devono salire nella stessa misura per risultare vincenti.
Cioè arrivare intorno a 0,75 euro per azione : oltre il sestuplo della prevista offerta di Air France (evidentemente assai improbabile).
Scenario di salvataggio n. 3. L’accordo con Air France non si concretizza o salta, ma subentra qualcun altro che rileva dal Tesoro le azioni Alitalia, impegnandosi per altro ai necessari interventi (aumento di capitale).
Anche in questo caso Alitalia non fallisce per cui gli obbligazionisti incassano le future cedole e il rimborso a scadenza, però magari l’obbligazione non risale fino a 100 perché il nuovo azionista di maggioranza non presenta bene come Air France.
Ma risalire anche solo fino a 80 significava un 20% in più, sempre interessi compresi.
È probabile una corrispondente salita dell’azione in un tale scenario ? No, probabile non è.Conclusione : anche in tal caso risulterà premiata l’alternativa dell’investimento nelle obbligazioni.[…]
Cosa possiamo quindi a questo punto aggiungere ?
Che finchè si fanno delle speculazioni selvagge di scalping puro, le azioni possono (potevano) anche andare bene (da tenersi al massimo per un’ora o più), ma per esempio mai andare in overnight con una tale ciofeca del genere (con il rischio che il giorno dopo te le ritrovavi appunto sospese per eccesso di ribasso o di rialzo, data la valutazione assolutamente fittizia ed illogica data al titolo).
Riguardo la vicenda in generale, invece, il mio parere è ben noto da tempo : a questo punto, vista la serie di idiozie che si sono susseguite nel corso degli anni ed il potere ridicolo che vogliono avere i sindacati in questo momento, l’offerta di Air-France, purtroppo, rispecchiava il valore reale della compagnia (anzi, volendo era ancora larga, calcoli fondamentali ben fatti dimostravano che il valore di una azione AZA era al massimo 0.07-0.08 €).
Ma cosa ci si aspettava di ottenere da una società che perde 1,5-2 Mln €€ al giorno ?
Molto meglio a questo punto il fallimento, a questo punto molto più dignitoso.