Era un giorno molto freddo.
Il tempo era grigio e pioveva.
Se non ricordo male, era mattina, intorno alle 11.
Stavo uscendo quando, all’improvviso, vidi un’auto nera fermarsi sulla strada.
Scese da un’auto e si allontanò velocemente.
Dal fagottino uscì un micetto che, dopo aver cercato di rincorrere l’auto, iniziò a miagolare disperato quando capì che non ci sarebbe riuscito.
Era piccolo e tigrato.
Si avvicinò a me e iniziò a miagolare, come a chiedere affetto.
Lo presi subito in braccio e iniziai a coccolarlo.
Subito iniziò a fare le fusa… ron-ron-ron… ron-ron-ron.
Da quel momento è rimasto con me, ovviamente.
Sin da piccola ho sempre adorato i gatti.
Il loro modo di comportarsi, di dare affetto… sono divertenti, orgogliosi, autosufficienti e indipendenti, ma soprattutto molto affettuosi.
Sono sempre stati i miei compagni di giochi e mi diverto con loro.
Sono i miei amici mici.
Ora con me vivono in sette :
Tom, un soriano tigrato che è stato il protagonista della storia precedente.
Leo, un siamese beige molto loquace e birichino.
July, una gattina sempre bisognosa di affetto.
Pelè, molto sornione e furbo.
Martina, tenera anche all’apparenza, sembra sempre un po’ imbronciata.
Diana è una gattina molto furba e casinista.
Barbie, micetta vivacissima e sempre curiosa.
