Aprile 7, 2008 Il lato oscuro degli scacchi
Analisi di una giornata storta
Abbiamo perso 3-1.
Una giornata in cui, dal punto di vista scacchistico, è andata male, in cui tutti, più o meno, abbiamo reso meno delle nostre possibilità.
Io pareggio con il N facilmente sin dall’apertura, ma il problema è che ottengo una posizione in cui, per giocare per vincere, devo accollarmi troppi rischi, come confermato dalle analisi post mortem e, in seguito, dall’analisi più approfondita casalinga della partita.
Perciò, dopo circa 25 mosse, accetto il pari, andando in effetti contro il mio stile di gioco battagliero, sempre alla ricerca del punto intero (e in effetti sbaglio, perché probabilmente avrei dovuto continuare lo stesso).
In 1a scacchiera Mastrus (Emiliano Mastroddi) perde una partita che sembrava promettente, poi, dopo, qualcosa deve essere successo perché si è ritrovato in zeitnot in una posizione difficile, anche se forse, a gioco corretto, sarebbe stata tenibile ; un errore di calcolo all’approssimarsi della 40a mossa, però, lo porta a subire un beffardo matto.
A questo punto il match è compromesso : il Morse (Stefano Morselli) ha giocato una partita tagliente e tattica, in cui ha schierato tutti i pezzi contro il suo avversario, che però si è difeso con precisione dalle minacce tattiche spesso pericolose, nonostante lo svantaggio di materiale fosse davvero grande (ad un certo punto aveva una D e un C in meno per 5 o 6 PP e l’attacco, ma purtroppo non c’era nulla di decisivo).
Alla fine, anche in quarta, capitoliamo e i nostri sogni sfumano.
In 3a Frankie (Francesco Amarilli) gioca una partita in cui, all’inizio, non ho capito molto, poi sacrifica la qualità per un P più l’attacco, recupera la qualità, ma al momento di chiudere la partita (a quel punto non sarebbe servito a nulla) sbaglia e, anziché guadagnare materiale con una bella combinazione che sarebbe terminata con una promozione decisiva a C, cambia le DD e finisce patta subito.
Cosa aggiungere?
Mi spiace molto non avere raggiunto l’obiettivo, non sono parole di circostanza.
Ci tenevo davvero a raggiungere la promozione, e non solo perché negli ultimi anni non ho mai ottenuto nulla di importante nei tornei a squadre.
Ritengo tuttora che l’obiettivo fosse ampiamente alla nostra portata, ma che, con un calendario così corto, un solo passo falso può essere decisivo.
A questo punto, Brugherio è solo un episodio e nulla più, fra l’altro non decisivo ai fini della classifica finale (per cui Claudio Ruzza, smettila di crucciarti per lo svistone : anche se avessimo vinto per 4-0 a Brugherio, perdendo oggi non sarebbe cambiato nulla).
Riproveremo per il CIS l’anno prossimo.
E per le altre competizioni, dobbiamo essere ancora più agguerriti.
Dobbiamo prendere esempio dalla sconfitta, senza deprimerci troppo, ma nel contempo cercare di imparare dai nostri errori, io per prima.
Ora come ora, Veronica è sotto i riflettori in ogni situazione e quindi tutti i suoi potenziali avversari saranno sempre agguerritissimi, preparatissimi e desiderosi di fare un buon mezzo punto, se di rango inferiore.
Questo è lo scotto della notorietà nel mondo dello sport.