Feudalesimo economico

Marzo 15, 2023 Il Great Reset del WEF, MacroEcoAnemia

Il tentativo di oggi di arrivare al cosiddetto “Great Reset” (che non è altro che un mondo di miseria, povertà e disuguaglianza) è il risultato finale di un ventennio di declino economico globale.

E tornare ad un’economia di tipo prettamente feudale.

Veronica Baker


Feudalesimo economico

Feudalesimo economico
Oggi siamo vicini al feudalesimo economico…

Credo sia giusto parlare di “feudalesimo economico” del XXI secolo.
Il feudalesimo, infatti, si basava su un ordine sociale immutabile.

Oggi, le élite che detengono il potere economico nel mondo non lo hanno acquisito per capacità imprenditoriali speciali.
Ma semplicemente perché fanno parte di lobbies e gruppi privilegiati, per cooptazione o per diritto di nascita.

Per rimanere in Italia, negli anni ’50 del secolo scorso, grandi manager privati o pubblici come Valletta o Mattei avevano retribuzioni che arrivavano a 10 o 20 volte quelle di un buon tecnico della Fiat o dell’ENI.

Oggi, invece, molti manager di grandi multinazionali hanno retribuzioni che sono anche 500 o 1000 volte più elevate della media dei dipendenti.
Ma quello che è peggio è che queste remunerazioni non hanno alcun rapporto con il valore creato.

Inoltre, i manager che fanno fallire le loro aziende sono sempre rieletti, ricevendo comunque liquidazioni principesche.
A volte addirittura rimangono al loro posto con retribuzioni quasi immutate.

D’altra parte, il tentativo odierno di arrivare al cosiddetto “Great Reset” (che non è altro che un mondo di miseria, povertà e disuguaglianza) è il risultato finale di un ventennio di declino economico globale.

A questo proposito ripubblico delle riflessioni che avevo scritto a riguardo già una decina di anni fa.

Non era difficile ipotizzare gli andamenti odierni dell’economia globale.
E soprattutto il finale che ci attende a breve.


Aprile 11, 2010


globo2
Tutto è (ovviamente) avvenuto sulla base di scambi di ogni tipo…

Siamo passati dal feudalesimo territoriale, tangibile e confinabile visivamente, a quello dei “poteri politici ed economici”.
Forse invisibili.
Ma altrettanto reali e taglienti delle spade medievali.

Come si può paragonare il costo finale di un qualsiasi prodotto di un’impresa europea occidentale (che, oltre ai costi di produzione, agli stipendi dei dipendenti e al guadagno della proprietà, deve finanziare sanità, ammortizzatori sociali, pensioni, ferie, permessi e sindacati) con il costo di un’azienda (con sede nel Terzo Mondo) che sfrutta il lavoro dei suoi dipendenti peggio che negli anni ’50 in Italia ?

In un luogo dove sanità e sistema pensionistico sono inesistenti.

Non credo che i leader americani ed europei siano stati così idioti.
Eppure lo hanno fatto.
Ma sicuramente non per stupidità.

Tutto è (ovviamente) avvenuto sulla base di scambi di ogni tipo.

Chi ha interesse in questo tipo di globalizzazione traumatica e distruttiva per la nostra economia ?

I paesi emergenti, da una parte.
E le “poche” aziende occidentali che hanno saputo organizzarsi per cogliere l’opportunità, dall’altra parte.
Sia per aumentare i fatturati moltiplicando i mercati, sia per delocalizzare e aumentare gli utili.
Sia per beneficiare dei nuovi mercati e moltiplicare i loro fatturati, sia per delocalizzare e aumentare gli utili.

E i politici che avrebbero dovuto permettere la realizzazione di tutto ciò ?
Tutti “venduti” al dio denaro.

La replica di un antico contratto.
Anzi, antichissimo.
Ad esempio, i Tornabuoni a Firenze diventarono straricchi rastrellando a prezzi di fame le terre dei contadini durante l’epidemia di peste nera nel XV secolo.

Oggi si è ripetuta esattamente la stessa identica cosa.
Negli anni ’70 con il petrolio e i paesi arabi.
Siamo tuttora incatenati a questa schiavitù energetica.

Ora si sta ripetendo la stessa cosa con i paesi asiatici per quanto riguarda i prodotti di consumo.
Non a caso è stato permesso alla cosiddetta “finanza” di provocare un enorme danno.
Che ne è uscita indenne e rifinanziata con soldi pubblici.
Con manager sempre più ricchi.
Una civiltà normale avrebbe confiscato tutto, condannandoli ai lavori forzati a vita.

Ovviamente, la politica non cambierà mai direzione.
Finché (forse) la catena non tirerà troppo.
Forse allora la gente si sveglierà.
Ma sarà probabilmente troppo tardi.

Non credo nemmeno che il popolo si indigni per i fatturati di multinazionali come, ad esempio, la Nestlè.
Purtroppo troppe persone sono “volontariamente” stupide.
Sono attente esclusivamente al proprio interesse immediato e non guardano oltre il primo orizzonte.

E per di più la gente non ama pensare.

Chi si indigna (o finge di indignarsi) lo fa in modo adolescenziale.
E finisce per diventare un black bloc.
Ci vorrebbe gente che cerchi di migliorare il sistema.
Non distruggendolo.

Feudalesimo economico
Articolo Uno : “Repubblica fondata sul lavoro”…

Là dove c’è potere e denaro, regna quello che personalmente definisco “il pensiero lobbystico-mafioso”.

Siamo in quel regime “strano” che viene definito “repubblica”.
Lì puoi anche prendere in giro tutti, basta che lo fai usando parole per cui poi ti diano il voto.

Quindi è necessario agire di nascosto.
E prova poi a imporre qualsiasi tipo di controllo.

A volte ripenso alla Costituzione italiana.
Articolo Uno : “Repubblica fondata sul lavoro“.

Se ci fosse un po’ di onestà intellettuale, dovrebbe recitare : “fondata sul finanziamento americano del piano Marshall“.
Altrimenti, con il tubo… il lavoro e l’ingegno del popolo italiano.

E un duraturo e tangibile ringraziamento alla “mafia” che la Repubblica pagherà per non si sa quanto tempo per aver permesso e collaborato all’organizzazione dello sbarco in Sicilia.

Infatti, gli USA chiesero loro un aiuto fondamentale durante la seconda guerra mondiale.
Pochi sanno che il sindacato dei portuali USA (in mano alla mafia italo-americana) era davvero potente all’epoca.

E finché lo stato americano non scese a patti con loro, le navi da guerra americane non riuscirono a salpare.

Circa vent’anni fa, i titoli dei giornali riportavano notizie che suonavano più o meno come :

“I mafiosi mandano i figli a studiare alta finanza in America”.

Beh, hanno davvero imparato bene il mestiere.


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