Ascolta lo spazio

Marzo 14, 2023 La Medicina dell’Anima

Nessun pensiero, in realtà, è del tutto isolato.
Il tuo vero spazio sta dentro.
Quello che accade nello spirito si ripercuote sull’universo intero.

Dugpa Rimpoce


Ascolta lo spazio

Fonte : Pierre Lévy, Il fuoco liberatore

Ascolta lo spazio
Ascolta lo spazio. Non coprire troppo velocemente una parola con altre parole…

Ascolta lo spazio fra le parole, il silenzio, che conferisce ai vocaboli il loro peso e che permette al senso di raggiungere l’anima.

Non importa chi parla, se tu o un altro.
Non coprire troppo velocemente una parola con altre.

Lascia che ogni frase abbia il suo spazio.
Ogni parola è modulazione, vibrazione, colorazione dello spazio del senso.

È un’ondulazione del silenzio.

Abituati ad ascoltare senza dire niente.
Non rispondere nulla, nemmeno dentro di te.

Ascolta semplicemente.
Ascolta davvero.

Ferma il movimento incessante, automatico e vano dei pensieri.
Lascia all’altro l’ultima parola.

Non dare sempre una spiegazione.
Lascia le domande aperte.

Impara a non riempire immediatamente la mancanza, il silenzio, lo spazio.

Quando evitiamo di avere l’ultima parola, lasciamo spazio.
Lascia un po’ di bianco.

Non appena molliamo la presa, lo spazio si espande.
Lo spazio è l’ambiente della presenza.

Evolviamo costantemente nel mezzo della rete di associazioni dei nostri pensieri: ciò che vediamo, sentiamo e udiamo si rapporta al passato della nostra esperienza attraverso nessi associativi.
Ascoltiamo sempre solo con la nostra storia personale.

Ascoltare veramente significa scoprire, vedere, sentire lo spazio tra i nodi e i nessi della nostra rete mentale abituale.
Siamo in grado di entrare in contatto con lo sfondo su cui risaltano i nostri pensieri, le nostre riflessioni mentali, le nostre associazioni ?

Possiamo muoverci liberamente tra i nodi della rete ?
Invece di correre senza sosta da una maglia all’altra, distendiamo la nostra mente fino a quando si rende presente allo spazio interstiziale, dove si trova da sempre.

Recidi i nessi associativi che collegano idee, rappresentazioni ed emozioni.
Smetti di creare le stesse associazioni.

Ascolta lo spazio
Interrompi le associazioni meccaniche tra i tuoi pensieri…

Lascia che lo spazio mentale “si rifaccia” come un terreno che riposa a maggese dopo essere stato coltivato eccessivamente.

Fai in modo che i pensieri che sorgono durante la meditazione non rafforzino i vecchi nessi associativi, non ne creino di nuovi e non si innestino su alcuna azione o abitudine.

Allenta la rete delle abitudini mentali.
Interrompi le associazioni meccaniche tra i tuoi pensieri.

Apri un gioco nel tuo automatismo mentale.

La lentezza traduce lo spazio nel tempo.
La velocità aggressiva agita la superficie uniforme del lago della calma mentale.

Disturba la pace e la pulizia del mondo.
L’odio vuole riempire lo spazio invece di lasciarlo respirare, di lasciarci respirare.

Lontani dalla pressione e dall’urgenza delle passioni, lontani dagli ingranaggi serrati e claustrofobici della sofferenza, lo spazio aperto tra noi e i nostri pensieri, lo spazio lasciato libero tra noi e gli altri, è ciò che pone le basi della pace.

Le anime sono bolle fragili, iridescenti e trasparenti, che si riflettono le une nelle altre e il cui spazio, che tutte condividono, è la vera identità.
La mente è qui, dietro ai tuoi occhi, davanti a te.

Risuona in questo suono.
Vibra in questa sensazione.

La luce è tutto ciò che appare.
Tutto ciò che appare è luce.


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