Aprile 14, 2008 MacroEcoAnemia
Asimmetrie sociali
Vorrei porre un paio di considerazioni, formulate dalla sottoscritta che si considera apolitica per definizione (nel senso che non ho mai posseduto tessere di partito né ho mai sposato acriticamente a priori nessuna teoria).
Oggi la società si sta sempre più dividendo in due : da una parte c’è un’oligarchia ricchissima che incrementa costantemente la propria ricchezza, dall’altra una massa in costante impoverimento.
Queste dinamiche sono destinate a continuare anche in futuro, estremizzandosi sempre di più.
È così strano o irreale pensare che un giorno una ristretta oligarchia possa diventare proprietaria del pianeta Terra e delle sue risorse ?
Che cosa produrrà tutto questo ?
Sviluppo e civiltà o guerre e oppressione ?
Il recente rincaro delle materie prime, che costringerà alla fame milioni di persone, è una diretta conseguenza della proprietà privata, in quanto causato da una cattiva distribuzione della ricchezza.
Poiché la disponibilità di risorse finanziarie è in mano a pochi e deve essere allocata in qualche modo, non si trova di meglio che allocarle acquistando oggi grano o petrolio e, un domani, acqua e terra, creando così continui eccessi di prezzo e continui disequilibri che andranno a danno della popolazione.
Inoltre, l’esigenza di tutti gli operatori economici (aziende e banche in primis) di presentare bilanci in crescita spinge a comportamenti poco ortodossi e spesso immorali da parte degli operatori di mercato.
Comportamenti che poi portano alle crisi che ormai sono diventate una costante nel mondo odierno.
È dunque vera la relazione diretta tra proprietà privata e sviluppo e civiltà ?
Oppure, in molti casi, potrebbe essere una relazione inversa ?
Secondo me, la proprietà privata è una grande conquista per tutti.
Tuttavia, una sua cattiva gestione può trasformarla facilmente in una disfatta per la società nel suo complesso.
