Febbraio 2, 2008 MacroEcoAnemia
Cartolarizzazioni immobiliari in divieto di sosta
La gravità e soprattutto la pericolosità a medio termine delle famigerate asset banking securities (le tristemente note cartolarizzazioni immobiliari) è probabilmente sottostimata.
Ad esempio, la notizia più sconvolgente della settimana è stata senza dubbio quella pubblicata dal Telegraph mercoledì scorso.
Alcuni passaggi sono assolutamente sconcertanti :
[…] Le banche spagnole stanno emettendo massicciamente titoli ipotecari e obbligazioni garantite da attività da parcheggiare presso la Banca Centrale Europea, usandoli come garanzia per raccogliere denaro a tassi favorevoli presso lo sportello di credito ufficiale di Francoforte.
L’agenzia di rating Moody’s ha dichiarato che gli istituti di credito hanno emesso una cifra record di 53 miliardi di euro nel quarto trimestre, ma quasi nessuno dei titoli è stato effettivamente collocato sul mercato aperto. La maggior parte è stata inviata direttamente alla BCE per essere utilizzata nelle operazioni “repo“.
“Il mercato si è chiuso“.
L’affidamento allo sportello della BCE sembra aver tenuto a galla il settore dei mutui, nonostante il brusco rallentamento del mercato immobiliare spagnolo e la chiusura dei mercati dei capitali per questo tipo di attività. Ciò ha consentito alla Spagna di evitare il tipo di disavventura subita da Northern Rock in Gran Bretagna e Countrywide negli Stati Uniti.
I dati sembrano confermare i sospetti che le autorità dell’UE abbiano effettuato un salvataggio occulto del sistema bancario ipotecario spagnolo. […]
Che cosa significa tutto questo ?
In pratica, la BCE ha permesso alle banche spagnole di “parcheggiare” momentaneamente qualcosa come 53 miliardi di €, quindi 53.000 miliardi di €.
Un risultato impressionante, se si considera che sul mercato non ci sono più compratori.
Naturalmente, si tratta di una valorizzazione temporanea e fittizia, perché non può essere fatta !
Queste cartolarizzazioni sono utilizzate come collaterale, cioè come garanzia per ulteriori prestiti monetari, senza i quali le banche andrebbero immediatamente sotto il fondo di garanzia e necessiterebbero a breve di una ricapitalizzazione.
La Spagna, inoltre, ha un debito immobiliare quattro volte superiore a quello italiano, prezzi degli immobili ancora in bolla e un deficit estero pari al 10% del Pil.
Una situazione altamente esplosiva.
Ecco perché negli USA si cerca in qualche modo di tamponare la situazione alla disperata con tagli fiscali di grande entità, un taglio della FED dell’1,25%, l’utilizzo di fondi pubblici federali per salvare la AAA ad Ambac ed MBIA (le famose monolines) che garantiscono cartolarizzazioni immobiliari di qualità poco raccomandabile.
Ce la faranno ?
Sul breve periodo è probabile, ma sul lungo periodo è un po’ più difficile.