Chi sono
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Sono nata a Milano sotto il segno dei Gemelli, con ascendente Bilancia.
Dicono che sia un’ottima combinazione, capace di realizzare una vera sintesi positiva tra le qualità dei due segni.
Oltre al mio percorso di studi, ho ricevuto un’educazione artistica che comprendeva le arti visive e altre forme di composizione, come la scrittura e la poesia, e ho imparato a suonare il pianoforte.
Amo il teatro, l’architettura, la storia, il romanticismo e la passione, per citarne alcune.
Sono una persona che conversa con eleganza e che può dialogare con chiunque, su qualsiasi argomento, indipendentemente dal suo background, dalla sua professione, dalla sua cultura o dal suo passato.
Sono sicuramente precisa, corretta, leale e decisa.
Sono anche molto socievole e gentile.
La mia rettitudine e il mio profondo senso del giusto mi spingono ad essere una buona ascoltatrice.
Sono realmente comprensiva delle problematiche degli altri e delle esperienze della vita in generale.
Da sempre cerco il completo equilibrio armonico dell’ambiente che mi circonda.
Una meta particolarmente ambiziosa.
Perché è ciò che mi rende felice.
Di conseguenza, la mia ricca vivacità spirituale e la mia forte passionalità mi hanno spinta, oltre a farmi viaggiare in tutto il mondo, a vivere esperienze importanti sia in campo artistico che nelle relazioni sociali.
È così che ho trovato la mia collocazione naturale.
Qual è il tuo stile di vita ?
Il mio stile di vita si ispira da sempre ai principi che ho fissato sia nella mia vita lavorativa che in quella privata :
Curare la mia crescita personale.
Essere intellettualmente ed emotivamente aperta verso il mondo.
Impegnarmi attivamente in tutto ciò che desidero fare.
Ascoltare sempre attentamente in ogni situazione.
Non porre mai domande dirette, soprattutto “perché”, né usare termini come “si dovrebbe”, “si deve”, “sarebbe meglio” o “dovresti”.
Non giudicare e non fornire mai consigli diretti.
Parlare sempre al presente indicativo in prima persona : soggetto/verbo/oggetto.
Cercare di coinvolgere intensamente ed emotivamente gli altri nelle discussioni.
Condividere le proprie emozioni.
Provare a comprendere e, soprattutto, a capire i sentimenti altrui.
Considerare i problemi che si incontrano nella vita come un’opportunità di crescita personale.
Credere sempre nell’evoluzione naturale e non nella casualità dei fatti.
Essere felici dei propri sentimenti e, nel contempo, preoccuparsi di quelli altrui.
In poche parole, sono i principi basilari che muovono il nostro inconscio e, più in generale, tutto ciò che ci riguarda intimamente.
Paure, emozioni, blocchi interiori, sentimenti.
Non si deve mai avere paura di alcuna avversità.
Qualunque essa sia.
Il bene più grande che possediamo è la nostra individualità.
Non ci si deve mai appiattire nei confronti della cosiddetta “normalità”.
Stiamo rinnegando le nostre origini e ci stanno imponendo usi e costumi che non ci appartengono.
Un processo di globalizzazione che ci sta portando sempre più allo sterminio.
Ma andare contro la nostra indole significa morire.
Qual è il tuo approccio alla ricerca scientifica (e non solo) ?
Non che io possa fare molto da sola.
Il mio principale obiettivo, però, è provare a contribuire al “risveglio” della società attuale, ormai quasi completamente letargica a causa del ferreo indottrinamento del “mainstream” e dell’educazione di stampo totalitarista che ci viene imposta praticamente dalla nascita fino all’ultimo dei nostri giorni.
Di conseguenza, il contenuto di questi articoli è indirizzato a lettori che sono realmente alla ricerca della verità.
Questo significa che gli articoli/studi sono scelti sempre con la massima attenzione e vogliono offrire un punto di partenza affidabile per effettuare le proprie ricerche e verifiche.
In poche parole, creo i miei contenuti, faccio le mie ricerche e arrivo alle mie conclusioni.
Infine, scrivo i miei post.
Talvolta si tratta di argomenti complessi che necessitano di una spiegazione dettagliata.
Perché non mostri alcun curriculum di studi ? Forse perché non lo possiedi ?
A prescindere dal fatto che ritengo che la conoscenza, la competenza e soprattutto l’obiettività non dipendano affatto dagli studi “universitari” (ed eventuali dottorati successivi), la “curiosità” riguardo alla mia “apparente” assenza di curriculum – obiezione più volte citata dai soliti “(ig)noti” – è stata più volte spiegata in questo blog.
Più semplicemente, non c’è più rispetto per nulla e per nessuno e la calunnia è diventata l’arma preferita per manipolare l’opinione pubblica, ottenere attenzione e cercare di “distruggere” chi porta argomentazioni inconfutabili e difficili da contraddire.
Perché in questo sito affronti così tanti argomenti, anche personali, esponendoti pesantemente a delle critiche feroci ?
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Sono convinta che prima di tutto ci si debba esprimere per noi stesse.
Questo è ciò che ritengo più importante e giusto.
La condivisione di idee, informazioni, notizie e sentimenti è un ulteriore atto di apertura verso gli altri.
È la volontà di espandersi che si manifesta in qualche forma.
È meravigliosamente umano.
Chi mi legge di solito percepisce l’onestà e la lealtà del mio lavoro.
Alla fine, mi riconoscono come una persona familiare.
Non è esattamente facile scrivendo di argomenti molto tecnici.
Chi mi legge da sempre ha compreso realmente lo scopo per cui scrivo.
Con il tempo, solitamente, diventa sempre più interattivo, inviandomi spontaneamente materiali e documenti interessanti.
Appassionandosi alla linea che ho tracciato e arricchendo questo mio spazio di contenuti.
Perché dovrei crederti adesso, dopo tutto quello che hai detto su di te ?
Il mio compito è sempre quello di fornire informazioni corrette in ogni situazione.
Anche quando possono risultare più sconvenienti e talvolta sconvolgenti.
Spetta poi a chi legge decidere se quanto ho scritto (o presentato) sia corretto o meno.
La “verità” dovrebbe essere trovata sulla base della logica, della ragione e dell’empirismo.
E non tramite la coercizione, la manipolazione della realtà o la creazione di dogmi.
Con il tempo e con l’esperienza ho imparato a ignorare e soprattutto a non permettere a chi vive (e si realizza) calpestando gli altri di trascinarmi nel loro mondo fatto di acredine e insolenza.
Inoltre, penso che fra non molto alcuni ricominceranno a ripensare la solidarietà come elemento costitutivo dell’essere umano.
Adesso è ancora un valore aggiunto, è qualcosa che fa sentire meglio, più in pace con se stessi.
Si tornerà a un concetto di maggiore condivisione.
E si (ri)comincerà a condividere le idee.