Citigroup dietro le quinte

Novembre 25, 2008 EcoAnemia


Citigroup dietro le quinte

[…]The U.S. government’s emergency rescue of Citigroup offers a new model for bank bailouts: explicitly insuring against losses on toxic assets, with taxpayers footing the bill.

The Citigroup plan extends the federal commitment beyond the previous framework of capital injections from the Treasury and credit from the Federal Reserve.

Now, the U.S. is a partner in the performance of $306 billion in real-estate loans and securities, sharing losses beyond $29 billion on what are likely to be some of Citigroup’s worst holdings. […]

[…]U.S. authorities acted after the second-biggest U.S. bank by assets touched $3.05, the lowest level since 1992, threatening confidence among its depositors and counterparties.
Citigroup had already received a $25 billion infusion under Paulson’s $250 billion capital-injection program[…]

Citigroup dietro le quinte

Fonte : bloomberg.com

Citigroup – la più grande banca del mondo – è stata salvata in zona Cesarini con una seconda iniezione di denaro pubblico : 29 Mld di $ più una garanzia del Tesoro su altri circa 280 Mld di $ di crediti, dopo che aveva già ricevuto 30 miliardi di $ emettendo azioni privilegiate ad Ottobre, linee di credito ad hoc della FED e altri miliardi da stati arabi in primavera che ci hanno rimesso di brutto (è dall’anno scorso in questo periodo che investono in Citigroup).

In passato ai vertici di Citigroup c’era – a fianco del CEO Prince, Bob Rubin : ex capo di Goldman Sachs, poi ex segretario del Tesoro sotto Clinton dal 1995 al 1999.
L’ artefice (tuttora molto lodato) del boom degli anni ’90 : un periodo di prosperità, perchè avevano appena cominciato allora a fare debiti a manetta.
E tutto, naturalmente, andava liscio come l’olio.

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Bob Rubin, assieme a Warren Buffett e Larry Summers, è attualmente uno dei tre consiglieri economici importanti di Obama.

Summers è stato segretario del Tesoro sotto Clinton nel 2000 dopo Rubin.
Buffett è in evidente conflitto di interesse : sta perdendo solo quest’anno una decina di miliardi avendo venduto opzioni sullo S&P e comprato azioni a manetta nei mesi scorsi.

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Inoltre sembra che Rubin e Prince si siano accorti che Citigroup stava perdendo circa 80 miliardi di $ coi derivati sui subprimes già a metà 2007.
Ma di prodotti  “così complicati” ai vertici delle banche non ne capiscono nulla.
Ma siccome tutti facevano così occorreva adeguarsi ed imitarli – prima negli utili, ma poi poco dopo nelle perdite.

Alla fine Citigroup è di fatto saltata per aria costando 200 miliardi di $ ancora al contribuente americano (l’unico che al solito pagherà  per lo scempio altrui, ma d’altra parte si socializzano sempre le perdite e si privatizzano i guadagni).

Come risultato di tutto ciò, Bob Rubin – a capo del Tesoro negli anni della bolla del Nasdaq fomentata da lui assieme a Greenspan, poi di Citigroup creando la bolla immobiliare – è ora – di nuovo – al top del nuovo governo, pur essendo stato di fatto il creatore di tutto lo scempio visto negli ultimi anni (per la serie : le mine possono essere – forse- disinnescate solo da chi le ha messe).

Mentre il CEO di Citigroup si dimetterà (si fa per dire ) portandosi a casa in tutto circa 83 Miliioni di $ in bonus vari.

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E questo sarebbe il nuovo corso americano ?

Con il loro comportamento gli USA hanno minato le regole fondamentali del capitalismo e trasformato la Borsa in una ricevitoria di scommesse sulle azioni del Governo, del Tesoro o della FED.

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Hanno minato le regole perché hanno deciso i salvataggi non in base a criteri di merito, ma nell’ipotesi più generosa a caso, ed in quella più maligna sulla base delle simpatie personali.

E hanno trasformato la Borsa in una casa da gioco perché qualsiasi analisi sui titoli viene stravolta da decisioni che cambiano una volta alla settimana.

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Valgono sono criteri di tipo numerici e l’analisi tenica , ecco perchè – non a caso – da giorni citavo determinati valori  e target.
Da cui è partito millimetricamente lo spettacolare rimbalzo.
Toh, che strano.

Non conta chi ha gestito il suo patrimonio in maniera oculata.
Chi è stato prudente.
Chi non ha assunto rischi in modo eccessivo.

Conta chi è nei favori del potere politico.

no strings bailout

Nulla di nuovo sotto il sole, nonostante il fumo negli occhi buttato dai mass-media.


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