Nel suo aggiornamento annuale, Moody’s ha confermato il rating della Svizzera «AAA» con outlook «stabile».
La valutazione riflette la politica finanziaria prudente del Governo e il bilancio solido, si legge in una nota diffusa lunedì.
Inoltre, la Svizzera dispone di punti di forza quali l’apertura, la capacità di adattamento e la competitività, afferma l’agenzia di rating.
L’economia svizzera è molto sviluppata e diversificata.
Tale solidità è confermata dal reddito medio elevato.
Tuttavia, il vigore del franco potrebbe causare problemi allo sviluppo futuro della Svizzera, scrive Moody’s.
A risentirne in particolare è il settore dell’esportazione, anche se la Banca nazionale, con la sua decisione di fissare un cambio minimo per l’euro, cerca di limitare l’effetto del «super franco».
In realtà la crisi sta colpendo profondamente anche qui.
Tuttavia, la capacità di attrarre capitali difensivi da tutto il mondo, la privatizzazione (efficientissima) di qualsiasi settore e la presenza di regolamentazioni che funzionano fanno sì che la situazione sia ancora decisamente soddisfacente rispetto alla stragrande maggioranza dell’UE.
Questo al di là del singolo giudizio di un’agenzia spazzatura come Moody’s, che attribuisce lo stesso rating a una Francia in gravi difficoltà.
