Cronaca vera

Ottobre 30, 2008 EcoAnemia


Cronaca vera

Una storia vera.

Un piccolo imprenditore, che ha venduto la propria azienda, ne ha ricavato una discreta somma e l’ha affidata incautamente, su consiglio di un avvocato, ad un promotore finanziario assai spericolato ed incauto nella gestione del rischio.

Cronaca vera

Ha perso tutto.
A quasi settant’anni.

Il nostro signor Rossi (un nome evidentemente di fantasia) dopo anni di intenso lavoro aveva deciso di separarsi dall’azienda che aveva fondato più di venti anni fa.

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La figlia si occupava d’altro, l’età avanzava, il mercato non era così promettente.
Buone ragioni per vendere.

La cifra offerta non era affatto disprezzabile.

“Quando mi ricapiterà un’occasione così?”
“E’ ora di riposarsi, di fare altro”.

L’azienda cambia proprietà e l’ormai ex imprenditore si trova alle prese con un problema non piccolo e per il quale non è particolarmente esperto : cosa fare dei propri soldi.

Scartate offerte troppo semplici, il sig. Rossi viene sedotto dalle promesse di un promotore finanziario, tanto abile nelle parole quanto temerario negli atti.

È assai curiosa la grande facilità con cui molti  imprenditori ed esperti manager, una volta alle prese con i propri risparmi, finiscano per smarrirsi.

Intimiditi, storditi dal linguaggio della finanza strutturata, troppoì lontano dall’immediatezza brutale della produzione fisica e quotidiana.

Rossi non sa (o non si preoccupa) che gli alti rendimenti offerti sono correlati a rischi ugualmente elevati ed invisibili ai non addetti ai lavori.

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Un giorno arriva la crisi dei mercati.
Il suo broker di fiducia lo chiama.

“Mi dispiace, ma il suo patrimonio è sceso un po’”.
“Di quanto ?”, domanda il nostro incauto investitore, rassegnato ad una svalutazione del proprio investimento, ma non di più.

“Intorno al 74% del valore iniziale”.

Il signor Rossi si sente ingannato.
Perduto.
Sconfitto.
Umiliato.

Assalito da un colossale senso di colpa.
Preoccupato di non riuscire a sostenere in futuro il  tenore di vita.

Pensieri cupi.
Rimorsi.

Poi la decisione di tornare al proprio vecchio lavoro.

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” Cos’è successo ?”.
“Mi sono stufato di non fare nulla tutto il giorno”.

Ma l’incauto sig. Rossi confiderà agli amici :
“Sono stato un pirla”.


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