Davos 2024 : parola d’ordine “fiducia”

Gennaio 17, 2024 Il Great Reset del WEF

Temo che l’unica maniera per contrastarli ormai sia uno sciopero generale mondiale.
Ma il mondo sembra ormai irrimediabilmente diviso.

Veronica Baker


Davos 2024 : parola d’ordine “fiducia”

Il solito incontro annuale del World Economic Forum ha preso il via ieri 16 Gennaio a Davos, in Svizzera, e si concluderà il 19.


Davos 2024


L’elenco degli invitati è come sempre ricco di star : il premier cinese, la presidente della Commissione europea, una dozzina di capi di Stato, il segretario generale delle Nazioni Unite, il presidente dell’Organizzazione mondiale della sanità ed il segretario di Stato degli USA.

Completano il cast oltre 1600 amministratori delegati di grandi aziende ed i responsabili di decine di importanti organizzazioni internazionali come il World Wildlife Fund e Human Rights Watch.
In poche parole, i “grandi” ed i “buoni” del mondo si riuniscono tutti per parlare di come utilizzare tutto quel potere che la stampa di regime afferma ripetutamente che il WEF non ha.

Secondo il sito web del WEF, il tema del vertice di quest’anno è “riconquistare la fiducia”, un tema in cui continuano ad insistere sin dal 2021 : in poche parole da quando la narrazione del “virus farsa” ha fatto perdere loro la gran parte del pubblico che negli anni precedenti erano riusciti a “conquistare”.

Nel suo discorso di apertura, Klaus Schwab ha ripetuto più volte il concetto di fiducia :

“Dobbiamo ricostruire la fiducia – fiducia nel nostro futuro, fiducia nella nostra capacità di superare le sfide e, soprattutto, fiducia reciproca”.

I dibattiti nel Forum si concentreranno su quattro aree chiave :

Raggiungere la sicurezza e la cooperazione in un mondo diviso e frammentato
Creare crescita ed occupazione per una nuova era
L’intelligenza artificiale come forza trainante per l’economia e la società
Una strategia a lungo termine per il clima, la natura e l’energia

Uno dei primi dibattiti della settimana, intitolato “When Climate Change Impacts Your Health“, ha coinciso con la pubblicazione di un nuovo rapporto del WEF sulla quantificazione dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana.



Il seminario ha visto la partecipazione della rappresentante speciale dell’OMS Vanessa Kerry, che ha ribadito la sua affermazione, rilasciata in un’intervista a France24 il mese scorso :

“La crisi climatica è una crisi sanitaria.
Non riesco a pensare a un argomento più urgente dell’interazione tra cambiamento climatico e salute”.

Il perchè di questa affermazione l’ho già sottolineato più volte nelle settimane scorse.

Anche il tema dell’alimentazione è nel mirino.
Un particolare “articolo in agenda” si concentra su “il cibo è medicina“, mentre mercoledì Tedros Adhanom Ghebreyesus dell’OMS ospiterà un dibattito dedicato alla “lotta all’epidemia di obesità“.


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Un altro dibattito riguarderà il tema di “limitare i viaggi”, argomentato da espressioni del tipo “come affrontare l’overtourism“, un termine che fino ad ieri non avevo mai sentito in vita mia.

BRICS in Expansion” osserva che i Paesi BRICS rappresentano oggi oltre il 46% della popolazione mondiale ed il loro PIL è superiore a quello del G7.
Il dibattito discuterà di come “contribuiranno a rimodellare il panorama geopolitico ed economico globale”.

Fra gli altri titoli “interessanti” spiccano inoltre “Mettere un prezzo alla natura”, “Proteggere la democrazia da bot e complotti” e “Prepararsi alla malattia X”.


I dibattitti sono tutti tristemente in tema con gli argomenti della (famigerata) Agenda 2030, e credo che ormai sia assolutamente inutile aggiungere altro.

E temo che l’unica maniera per contrastarli ormai sia uno sciopero generale mondiale.
Questo implicherebbe sia credere veramente nella causa, sia (soprattutto) un vero e disinteressato aiuto fra tutti i partecipanti.

Una utopia.
Perchè il mondo ormai sembra irrimediabilmente diviso.


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