Aprile 27, 2008 EcoAnemia
Decadenza dei costumi
Il motivo per cui alla fine dell’impero romano si era accumulato tanto debito non lo sappiamo di preciso, perchè i fatti economici non sono una scienza.
Ma gli storici notano tutti una simultanea decadenza dei costumi e della morale all’epoca.
Tacito, ad esempio, dava una spiegazione del tutto moralistica : decadenza dei costumi, militari sempre meno valorosi, non rispetto del mos maiorum.
La storiografia contemporanea, invece, influenzata da dottrine più moderne, ma sicuramente non completamente attinenti a quei tempi, ha iniziato a parlare di generici motivi economici e sociali.
Oggi il motivo per cui si è accumulato così tanto debito da parte dello stato, delle famiglie, delle aziende, non è anch’esso noto di preciso, per cui oggi ci stupiamo in fondo dei guai che stanno passando molte istituzioni finanziarie.
Ma si nota sicuramente una netta “decadenza dei costumi” (da non intendere, naturalmente, in senso moralistico) : oggi rispetto alla generazione precedente (e soprattutto rispetto a due generazioni fa) c’è tanta, troppa gente che non ha voglia di studiare, di lavorare ; per cui rubano, truffano, imbrogliano, corrompono.
Questa è l’altra faccia culturale della decadenza sociale ed economica, la crisi che sta avvolgendo più o meno tutto il mondo occidentale non è figlia solo delle malefatte dei banchieri e delle banche centrali, oppure dei politici, ma soprattutto di un pensiero comune.
Di una perversa ideologia, figlia dello stato “etico”, cioè uno stato che è superiore rispetto all’individuo e deve pensare a fare il bene dell’individuo.
In questa maniera, molti non hanno affatto incentivi a fare il loro lavoro in maniera seria, dato che non hanno alcun interesse personale.
Ed ecco il perchè molto spesso fanno carriera persone totalmente incapaci, mentre quelle davvero preparate spesso hanno dei problemi addirittura a trovare lavoro.