Allora, nel 1967, stava nascendo la consapevolezza che era necessario un cambiamento del mondo, della società e dell’uomo.
La negazione di tutto ciò che è falsità.
Un mondo pieno di ipocrisia e meschinità.
Il Dio di quella società era morto.
Se non per chi cercava un “perbenismo interessato”.
Era giunto il momento di cercare un “Dio risorto” dentro ideali nuovi.
Oggi non solo è “semplicemente” morto, ma è stato anche sepolto da una pletora di sciamani che dispensano esclusivamente menzogne e paure.
È stato addirittura sepolto da una pletora di sciamani che dispensano esclusivamente menzogne e paure.
Si dedicano alla negazione della spiritualità dell’anima, dell’amore in ogni sua forma e della vera solidarietà tra le persone.
In poche parole, alla distruzione di tutto ciò che contraddistingue l’animo umano.
Dei robot, dei pupazzetti al loro servizio, incapaci di fare qualsiasi cosa autonomamente.
