Settembre 17, 2021 Grafene, Neurocontrollo, Studi scientifici
Tutte le grandi conquiste scientifiche nascono dalla conoscenza intuitiva, vale a dire da assiomi a partire dai quali si fanno delle deduzioni.
Diodi in fiale AstraZeneca : confermata la presenza
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Il biofisico molecolare Guillermo Iturriaga, amministratore delegato di Laser Beam Technology Chile, ha condotto una serie di analisi delle fiale di vaccinazione di AstraZeneca da un punto di vista esterno ed elettronico.
Sulla base di ciò che ha scoperto e studiato, come preannunciato nei giorni scorsi, ha redatto un rapporto intermedio ufficiale che descrive la presenza di componenti elettronici nella composizione della sostanza che le persone introducono nel proprio corpo.
La parte più scioccante della sua ricerca è che questi nanocomponenti, quando le fiale vengono scosse, creano campi elettrici e, di conseguenza, campi elettromagnetici.
Il biofisico ha gentilmente accettato di condividere il suo rapporto, affinché tutti coloro che ancora seguono la cosiddetta “narrativa ufficiale” possano comprendere che questi veleni, impropriamente denominati “vaccini”, contengono una sottile nanotecnologia progettata per uno scopo ancora sconosciuto, ma che molto probabilmente ha a che vedere con il cosiddetto neurocontrollo cerebrale.
Ecco come si è svolta la ricerca effettuata dal biologo molecolare cileno su due campioni di fiale AstraZeneca.
Studio di riferimento
Il soggetto dell’indagine NN (Protezione dell’identità) richiede la seguente prestazione di servizi di ricerca a Laser Beam Technology Chile LTDA :
“Rilevamento di sostanze metalliche, ferrose e non ferrose, in sospensione acquosa ed effetti collaterali misurabili“.
In data 15 luglio 2021, un campione di fiala viene ricevuto dal corriere, etichettato con il seguente testo stampato :
COVID-19 “vaccino” AstraZeneca, iniezione intramuscolare, 5ml. (ChadOx1-S) [Ricombinante], fiala multidose (10 dosi da 0,5 ml).
Lotto/Exp : ABX6083. 08/2021
Origine e tracciabilità : non specificata
Stato di conservazione : refrigerato (-2°C)
Mantenimento durante lo studio : refrigerato e/o Temperatura ambiente tra 21°C e 25°C a seconda dei test effettuati.
Codifica del campione da analizzare: ChadOx1-S
Osservazioni preliminari sul campione ChadOx1-S
Descrizione :
Fiala sigillata con tappo in gomma e alluminio integro, capacità 5 ml, contenente una sospensione acquosa con un certo grado di torbidità.
Estrazione di 1,5 ml in una siringa da 3 ml e misurazione del liquido con le rispettive sonde.
Fatti analizzati
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Si rileva una resistenza elettrica nel campione compresa tra 140 kΩ e 2,2 MΩ in relazione alla temperatura ambiente dei test, con distanze della sonda comprese tra 10 mm e 42 mm.
Pertanto, più la temperatura aumenta, più aumenta anche la resistenza.
La capacità e la resistenza in serie sono rilevate con valori indipendenti dalla temperatura : 3,70 μF a 10 mm di separazione tra ogni sonda, 98 μF a 24,5 mm di separazione tra ogni sonda e 146 μF a 39 mm di separazione tra ogni sonda, con ESR medie pari a 140 Ω e tensioni di perdita dielettrica comprese tra il 18%, il 27% e il 47%.
Sono stati osservati valori fino a 892,4 μF con la stessa resistenza in serie da 140 Ω collegata al condensatore rilevato.
Sono stati rilevati diodi singoli e doppi in formazioni a doppia serie (anodo-catodo) con cadute di tensione comprese tra 2,1, 2,8, 2,5, 3,2, 3,7 e 4,15 volt.
Sono stati rilevati transistor del tipo a giunzione NPN.
Sono stati rilevati picchi di campo elettrico fino a 50-53 V/m e medie di 20-31 V/m quando si agita la fiala davanti a un misuratore di campi elettromagnetici a una temperatura compresa tra 20 e 25 °C.
Non sono state rilevate fluttuazioni significative del campo elettrico.
Nessuna variazione del campo elettrico è stata rilevata in presenza di raggi UV da 395 a 405 nm e non sono state riscontrate variazioni di resistività, capacità o cambiamenti nella rilevazione dei semiconduttori.
Non sono state rilevate fluttuazioni resistive in presenza di raggi UV da 365 nm e non sono state riscontrate variazioni nella resistività, nella capacità o nel rilevamento dei semiconduttori.
Non è stato rilevato alcun campo magnetico utilizzando magnetometri/Gauss Meter all’1% nello stato di riposo della fiala, né materiali ferrosi né non ferrosi.
Sono stati rilevati millivolt compresi tra 1,9, 4,001, 4,463, 8,19, 12,078, 13,39 e fino a 134,17 mVdc nel campione, a varie separazioni delle sonde, dopo l’agitazione e lo stato di riposo.
Tutto questo è dovuto al fenomeno della capacità del liquido.
In questo caso, secondo la composizione descritta dal produttore all’EMA, si tratta di etanolo : il link originale al PDF è stato rimosso dal sito dell’EMA e non è stato nemmeno registrato su Archive.org, il che dimostra la malafede di AstraZeneca.
Ulteriori informazioni possono essere trovate nel seguente studio :
G. Behzadi and H. Golnabi, 2010. Investigation of Conductivity Effects on Capacitance Measurements of Water Liquids Using a Cylindrical Capacitive Sensor, Journal of Applied Sciences, 10, https://scialert.net/abstract/?doi=jas.2010.261.268
Metodologia di analisi
Sono state effettuate misurazioni con i seguenti strumenti per il test di componenti in elettronica, microelettronica, temperatura, radiofrequenza, campi elettromagnetici e campi elettrici :
1. Multimetro Fluke serie 187, calibrato.
2. Multimetro Wavetek RMS225. Nuovo di zecca.
3. Geektech Atmel Mega 328 microcontroller basato su rilevatore di componenti
4. Rilevatore di componenti basato sul microcontrollore Atmel Mega 328p.
5. Termometro a infrarossi Fluke 566 nuovissimo (da -40°C a 800°C).
6. Misuratore di campi elettromagnetici GQ EMF-390, della GQ Electronics USA. Nuovo di zecca.
7. Torce UV Expert da 365, 395 e 405 nm in 50, 200 e 300 mW.
Il 2 settembre 2021, un’altra fiala è stata consegnata dal corriere con l’etichetta riportante il seguente testo stampato :
COVID-19 Vaccino AstraZeneca, iniezione intramuscolare, 5ml. (ChadOx1-S) [Ricombinante], Fiala multidose (10 dosi da 0,5 ml).
Lotto/Exp : ABX6083. 08/2021
Origine e tracciabilità : sconosciuta
Stato di conservazione : refrigerato (-3°C).
Mantenimento durante lo studio : refrigerato e/o temperatura ambiente tra 20°C e 25°C a seconda dei test effettuati.
Codifica del campione da analizzare : ChadOx1-S
Conclusioni e riflessioni finali
L’analisi del campione ha evidenziato la presenza molto probabile di componenti elettronici e semiconduttori a livello micrometrico/nanometrico.
Questa analisi fornisce prove conclusive solo per le due fiale AstraZeneca in nostro possesso, le cui analisi hanno dato risultati simili.
Il risultato più strano e inquietante di tutti quelli che abbiamo analizzato è che la fiala emette campi elettrici fino a 50 V/m quando il liquido viene agitato vigorosamente, come mostrato nelle foto allegate (visibili scorrendo il PDF).
Non siamo a conoscenza di nessun’altra sostanza prodotta dall’uomo che presenti una tale caratteristica elettrochimica e che possa essere iniettata nell’uomo.
L’identificazione definitiva di grafene, ossido di grafene (GO), ossido di grafene ridotto (rGO), silicio (Si) e altre sostanze presenti in entrambi i campioni analizzati richiede una caratterizzazione strutturale mediante l’analisi di modelli spettrali specifici paragonabili a quelli pubblicati in letteratura e a quelli ottenuti dal campione standard con tecniche di spettroscopia Raman.
Le analisi di questo rapporto riguardano solo due campioni, pertanto il loro volume totale è limitato.
È quindi necessario eseguire un campionamento significativo di fiale simili per poter trarre conclusioni ancora più significative dai campioni comparabili, registrandone l’origine, la tracciabilità e il controllo di qualità durante lo stoccaggio e il trasporto, prima delle analisi.
Le persone che manifestano strani fenomeni magnetici (post inoculazione con il cosiddetto “vaccino” Sinovac) ed iper-sensibilità alle RF (frequenze radio) vengono sottoposte a un’analisi esterna (non invasiva) che utilizza strumenti per rilevare la presenza di materiali ferrosi e non ferrosi, nonché la presenza di campi elettrici.
Si rilevano anche insoliti bagliori di pigmento in eruzioni cutanee visibili alla luce ultravioletta nell’intervallo da 365 a 395 nm.
Strumenti utilizzati nella fase diagnostica :
1. Rilevatore Bosch GMS120.
2. Rilevatore Nicetymeter WS120.
3. Torce UV Expert di 365-395 nm.
Una nota finale a riguardo: dato che si parlerà sempre dello stesso veleno.
Nel post precedente in cui parlavo di AstraZeneca, spiegavo quali erano gli effetti collaterali del “vaccino”, ben noti alla casa farmaceutica, tra cui la sindrome di Guillain-Barré.
Adesso fate attenzione alla storia della maestra Lillina, una delle migliaia di casi diffusi in tutto il mondo.
A colpirmi è stata soprattutto la superficialità e il distacco del conduttore televisivo, ovviamente da sempre “favorevole” all’avvelenamento di massa (anche perché lui al momento ne è immune, ovviamente).
Fate anche attenzione al suo modo di fare molto subdolo.
Nella maggior parte del tempo, ovviamente, “sponsorizza” il veleno (si possono utilizzare altre parole per descrivere questo fatto ?).
Nell’altra, fingendo di lasciare uno spazio per replicare, ridicolizza, attacca e soprattutto non lascia nemmeno finire di argomentare una povera signora che, ingenuamente, ha accettato di sottoporsi come cavia in questo macabro esperimento nei confronti dell’umanità intera.