Disastro di Genova del 9-10 ottobre 2014 : ancora vittime innocenti e distruzione.
Ancora una volta, si tratta di un disastro di origine artificiale e voluto: in natura non esistono le “celle temporalesche V-Shaped autorigeneranti” (termine subito inventato dai centri meteo nazionali).
Si tratta di un fenomeno puntualmente registrato dal radar Doppler della Protezione civile (che, anche in questa occasione, non ha avvertito la popolazione) : l’ennesima prova che, per provocare il flagello, è stato impiegato con tutta probabilità il TAURUS MOLECOLAR CLOUDS (TMC-65), installato su imbarcazioni (ed al largo del porto di Genova, da giorni, c’è una petroliera battente bandiera panamense), così come si verificò in altre drammatiche occasioni in Italia (Sardegna 2011, Genova e Levante, novembre 2011).
È ormai chiaro l’intento distruttivo perpetrato sulla nostra penisola da ignoti, con il solo scopo di avvalorare le tesi bislacche di un fantomatico e inesistente “riscaldamento globale” da biossido di carbonio, incoraggiando e legalizzando l’uso della geoingegneria, con lo scopo di fiaccare il morale del cittadino inerme.
Le cosiddette “celle autorigeneranti” violano il secondo principio della termodinamica, in quanto in un sistema è impossibile realizzare una trasformazione ciclica il cui unico risultato sia la trasformazione in lavoro di tutto il calore assorbito da una sorgente omogenea.
In altre parole, un temporale autorigenerante richiederebbe un costante apporto di energia che, invece, con il passare del tempo tende a diminuire.
P.S.: per chi ha scaldato i banchi di scuola al liceo e all’università (la stragrande maggioranza delle pecore italiane, e ovviamente sono stati tutti premiati sia allora sia oggi con avanzamenti di carriera nel pubblico e nel settore statale, che strano, no ?), ricordo che il secondo principio della termodinamica afferma, nella sua forma più semplice, che il calore non può passare spontaneamente da un corpo più freddo a uno più caldo.
