E’ tutto un baraccone da circo

Ottobre 13, 2013 MacroEcoAnemia


E’ tutto un baraccone da circo

Non c’è molto da aggiungere sugli USA (e sulla loro ridicola amministrazione) : hanno iniziato da tempo a fare gli sceneggiatori, mescolando vero e falso, anche grazie alla quasi totalità dei media compiacenti, e manipolando in questo modo l’opinione pubblica.

In quest’ultima grottesca vicenda riguardante un possibile default, infatti, sono presenti sia il vero che il fals o: gli USA non possono mai fallire (è evidente che qualunque stato in grado di stampare moneta è sempre in grado di pagare il proprio debito), ma sicuramente prima o poi, soprattutto se continueranno la loro politica di aumento della spesa pubblica, il governo americano deciderà volontariamente di non pagare (totalmente o parzialmente) i propri debiti.

Quello che è successo l’anno scorso alla Grecia, ma con la sostanziale differenza che gli americani batteranno i pugni sopra il tavolo (o minacceranno l’apocalisse, come stanno facendo ora) e diranno :

“Problemi vostri, noi non paghiamo e rovesciamo il tavolo.
Ci avete concesso troppo credito ?
Dovevate accorgervene prima, noi siamo gli USA”.

I numeri non mentono mai  :

US Tax revenue : 2.170.000.000.000 USD
Fed Budget  : 3.820.000.000.000 USD
New Debit : 1.650.000.000.000 USD
National debt :14.271.000.000.000 USD
Recent budget cuts : 38.500.000.000 USD

Togliamo qualche zero (solo 8) e proviamo a immaginare come dovrebbe essere gestito un bilancio familiare (o aziendale) :

Reddito annuo : 21.700 USD
Spese annue : 38.200 USD
Nuovi debiti : 16.500 USD
Saldo (arretrato, da pagare) : 142.710 USD
Taglio delle spese : 385 USD (Trecentottantacinque dollari)

No, purtroppo non è una barzelletta.

Ne consegue che gli USA sono tecnicamente falliti (un bilancio del genere in un’azienda porterebbe al fallimento, e le banche pignorerebbero tutto alle famiglie), e quindi il rating AAA (dato dalle loro agenzie di rating) è la più grande truffa mondiale.

Nella migliore delle ipotesi, considerando il fatto che non possono fallire, dovrebbero avere come rating CCC+ (non prime et extreme speculative, il primo gradino sotto l’Italia) se non addirittura D (default).

Ovviamente è tutta una farsa da circo, dato che noi (conciatissimi) per la cronaca abbiamo un debito pubblico al netto degli interessi positivo e siamo considerati a rischio default.

Non occorre essere dei laureati in economia con un master ad Harvard per capire questi concetti basilari, basta aver gestito i conti della propria famiglia (ma uno come Obama evidentemente non l’ha mai fatto, come tutti i politici del resto), ed è quello che dicono i Tea Party che hanno ragione da vendere (ed è ovvio anche che i Dem americani vorrebbero tirare a campare per tutta la durata dell’amministrazione per poi, dopo, scaricare la patata bollente ai Rep).

È ovvio che quando un debito diventa troppo grande, il problema è sempre del creditore (quante piccole aziende dell’indotto falliscono quando va in sofferenza la grande industria ?).

Dovremmo prendere sul serio questa manica di buffoni sparsi per il mondo ?


baraccone


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