Provo disprezzo per un popolo “inferiore” come quello italiano (untermensch è proprio la parola giusta) che è capace solo di offrire lo spettacolo indecente a cui stiamo assistendo in questi giorni e che, del resto, mi aspettavo si sarebbe svolto in questi termini.
Un manipolo di personaggi squallidi, di bassa lega, gente che dal punto di vista umano non vale nulla, capace solo di pugnalarti alle spalle dopo che gli hai dato una mano e li hai aiutati, oppure semplicemente ti sei proposta a fare qualcosa di concreto e non le solite chiacchiere.
Meschini fino alla fine.
Ma non è certo una novità per me : avevo già imparato da tempo a conoscere il paradigma del nuovo mondo a 5 stelle, specchio fedele del popolo untermensch italiano, tramite personaggi che non ho mai conosciuto personalmente ma che sono ben noti nell’ambiente informatico e in quello economico/finanziario italiano.
Su Internet, prima nel periodo 2007-2010 e poi nel periodo giugno 2011/giugno 2012, agirono quotidianamente per distruggere questo blog (i dettagli sono riportati nell’archivio di questo sito), che era davvero un gioiello nel suo ambiente e soprattutto molto seguito, secondo blog italiano del settore senza nemmeno un euro speso o ricevuto, che anticipava di anni luce le tematiche degli anni successivi.
Consiglio a tutti di consultare gli archivi : scoprirete delle sorprese interessanti, come i motivi – ovvi – per cui doveva essere zittita la mia voce e che, soprattutto, il blog era assolutamente disinteressato e libero da ogni condizionamento e potere.
Ma, cosa più importante, personalmente, quando, nel settembre 2011, tre attiviste lombarde (L.S., C.B. e D.R., ragazze dai 21 ai 28 anni, persone perbene al 100%) che, fra l’altro, affermavano di essere divenute mie grandi amiche (e io le consideravo tali), attentarono meschinamente a ciò che ho di più caro e per cui ho lottato strenuamente : la mia femminilità.
Per la cronaca, le menti perverse che concepirono questo piano diabolico furono la fotografa, la truccatrice e l’estetista (peraltro regolarmente e profumatamente pagate per il loro lavoro), con cui avevo progettato e realizzato un servizio fotografico glamour (unico al momento).
Queste belle “personcine” mi causarono volontariamente un’infezione batterica su tutta la schiena e sui glutei talmente forte da dover essere curata prima con forti antibiotici (penicillina tre volte al giorno a causa del pus che avevo su tutta la schiena) per una settimana e poi con altri anti-infiammatori per altre due settimane.
Questi medicinali hanno creato poi uno squilibrio nel mio metabolismo ed una fortissima dermatite sul volto e sul cuoio capelluto.
Senza contare che poi, ingenuamente, una delle tre si vantò sulla sua pagina Facebook con tutti i suoi follower, per lo più provenienti dai meet-up locali (e alcuni giorni dopo mi diede pure l’amicizia, dimenticandosi di ciò che aveva scritto qualche giorno prima su di me, proprio un’aquila)
Pubblicando su Facebook i dettagli di quanto aveva fatto.
Beccandosi una valanga di “Mi piace” perché, secondo quanto scritto, avevano contribuito a ripulire il mondo dall’immoralità dilagante ad Arcore e dintorni (solo perché, in una discussione, avevo affermato – e dimostrato – che il Nano non era il problema principale dell’Italia, taggandomi in una celeberrima intervista apparsa in quei giorni su La7).
È bene notare che io con la questione non c’entravo proprio nulla (solo delle menti decerebrate potevano pensare questo), dato che avevo girato il servizio fotografico per ben altro scopo : la soddisfazione di avere raggiunto, dopo anni di sacrifici, il risultato cui avevo ambito e lottato strenuamente (a differenza di altre sue clienti di allora che si erano rivolte a lei “solo per i matrimoni“, ovviamente) ; ma si sa, quello che scrive sui personaggi come la sottoscritta il Vangelo secondo Beppe è il Talmud e non si può contraddire.
Tutto quello che poi è seguito, a partire dai giorni immediatamente successivi, non è stato altro che una reazione nucleare a catena nei confronti di quello che mi era successo in precedenza.
Ma in fondo è stata la mia vera grande fortuna, perché senza questo fatto non sarei mai diventata la persona che sono ora, davvero molto migliore (nonostante le apparenze) di quella di allora.
Per tutti questi personaggi, una nuova Norimberga sarebbe davvero poco.
Ecco, questo è tutto.
Adiós, la Kassandra (quella che voi considerate untermenschen) vi saluta definitivamente.
