Settembre 30, 2009 EcoAnemia
Exit strategy ? Macchè !
Borse asiatiche in positivo per il secondo giorno consecutivo , trainate dal settore case automobilistico e dai tech
La Banca nazionale del Giappone ha affermato che sta considerando di terminare la politica di quantitative easing sui corporate bonds
Calo a sorpresa della fiducia dei consumatori USA causata principalmente dall’aumento ulteriore della disoccupazioneL’UE sta valutando “strategie di Exit strategy”
Soffermiamoci intanto su quest’ultimo punto.
Il G-20 : come sempre.
Tanti bei propositi, tante parole.
Pochi fatti.
Regolamentazione dei mercati finanziari e dei derivati.
li Stati e le Banche Centrali hanno sostenuto situazione catastrofiche, nazionalizzato società, sono diventati azionisti in altre , acquistato titoli tossici e asset illiquidi.
Con un unico mezzo.
La carta rotativa.
Fiumi di denaro messo a disposizione del sistema economico.
Quantitative easing : un sostegno pubblico enorme che tappa le falle.
Inondare il mercato di liquidità produce effetti dapprima molto benevoli.
Il sistema economico oggi rischia di nuovo di andare in crisi.
Ma questa volta rischia di saltare il ciclo produttivo.
Un chiaro ed evidente segnale ?
Il tasso di disoccupazione, mai così alto dalla 2a guerra mondiale.
Ma levare al mercato la liquidità potrebbe significare creare nuove falle.
Certo, si dovrebbe intervenire dove veramente il denaro è in eccesso : banche.
Ma l’exit strategy funziona se il sistema è sano e normalizzato.
Quello che non è ora.
Quindi difficilmente ci sarà spazio per un aumento dell’inflazione .
Recupero di produttività temporaneo, nuovo rallentamento , nuovamente meno denaro che circola e deflazione.
La trappola della liquidità, diceva Keynes.
Oggi invece si direbbe : benvenuti in Giappone.
Ed infatti, il Nikkei ed il CSI sono i primi indici che stanno inziando a dare segnali negativi.