Aprile 8, 2007 Memorie dal sottoscala
Festività soppresse
Ormai ci sono abituata.
È un film che ho già visto tante volte.
Ma una tale violenza verbale no.
Insulti e minacce.
Negazione totale del dialogo.
Ok.
Tagliate definitivamente tutte le mie radici.
Devo stare alla larga da tutti quelli che ti conoscono, perché “me lo hanno chiesto” (N.d.T.: chi ? Non vedo nessuno da anni).
“Una persona perbene, stimata e conosciuta da tutti, non può mischiarsi con certe persone” (N.d.T. : come me) e sono quindi “costretto” a fare questo in nome di una non meglio precisata “superiorità morale e genetica” (N.d.T. : cambia pusher).
“Non faccio altro che adeguarmi alla maggioranza” (N.d.T. : di chi ? Della tua marmaglia, forse).
“Sai, io non posso controbattere chi insulta in mia presenza (perché sono d’accordo)“.
Obbedisco, naturalmente.
Certo che richiedere una promessa solenne, ancora un po’ dovevo firmare un contratto ufficiale dal notaio, intitolato : “Girare al largo, per favore. Grazie per la comprensione“.
No problem, no party.