Settembre 24, 2024 Riflessioni di una eretica
E’ semplicemente poesia.
Follia. È utopia
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Esaltiamo la follia.
Cerchiamo di esaltarla insieme ai sentimenti che riaffiorano da sotto la pelle.
Accecati dalla verità, porgiamole i nostri occhi limpidi e non accecati.
Permettiamole di aggredirci con la sua forza, di infrangere i luoghi comuni e di portarci a lei, perché è in essa che si è sublimata la nostra umanità più vera.
Chi è normale si arrende, accetta la mediocrità e scende a patti con la limitatezza, in uno spazio intermedio tra l’ordinario e il banale, ponendo quei vincoli che definisce regole sociali.
La follia, invece, è una realtà polisemica e traboccante di saggezza umana.
È un’allegoria, è una connotazione, è un’incoerenza, è qualsiasi cosa che non si adegua alle comodità del pensiero.
È utopia.
La follia buona, provocatoria, che dà voce alla propria consapevolezza che non merita di essere repressa, perché è lei che esprime emozioni, speranze, fiducia, desideri e quell’infinita facoltà di far rivivere il mondo come dovrebbe essere.
È semplicemente poesia.