Luglio 14, 2008 EcoAnemia
Gioco al massacro
Migliaia di persone hanno tentato invano di ritirare i loro beni dalla banca californiana IndyMac, passata da ieri sotto il controllo delle autorità federali Usa.
La crisi di liquidità ha costretto le autorità di controllo ad intervenire per prendere sotto il loro controllo l’istituto finanziario, per evitare ulteriori conseguenze.
La IndyMac è il quinto istituto finanziario a chiudere i battenti quest’anno negli Usa a causa della crisi immobiliare e del credito.
La causa innescante della crisi è stata la diffusione di una lettera dove si sollecitavano le autorità di controllo Usa ad assumere iniziative per evitare il crollo della banca.
Nel giro di pochi giorni, i clienti della Indymac hanno ritirato 1,3 miliardi di $ dai conti correnti ,innescando la crisi fatale di liquidità.
Il fallimento costerà almeno 3800 posti di lavoro, circa metà dei dipendenti della banca.
Per dimensione è il terzo fallimento bancario di tutti i tempi.
Non si trattava di un istituto specializzato nei mutui scadenti (subprime) per clienti di dubbia solvibilità : erogava mutui considerati sicuri.
Ma dalla fine dell’anno scorso non riusciva più a vendere sul mercato i titoli di debito corrispondenti a questi mutui.
A questo punto, manca solo il botto : quello grosso, quello che deve causare il panico totale.
Chi sarà la prossima vittima di questo gioco al massacro ?
Intanto la Fed (giustamente, ma tardivamente) esige un rafforzamento dei suoi poteri di vigilanza.