Giudizi e pregiudizi

Giugno 8, 2022 La Medicina dell’Anima

Non smettete mai di protestare, di dissentire, di porre domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste una verità assoluta.

Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.

Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

Bertrand Russell


Giudizi e pregiudizi

Giudizi e pregiudizi
Penso che la nostra natura umana non possa evitare di alimentare delle forze mentali che prendono una certa forma…

Penso che la nostra natura umana non possa evitare di alimentare delle forze mentali che prendono una certa forma.

Tuttavia, sarebbe auspicabile che tali forme di pensiero fossero piene di positività e, soprattutto, connesse interiormente con la nostra Madre Terra.

Esiste infatti un piccolo Sole al centro della Terra, un “mobile cielo cristallino” menzionato già ai tempi di Dante, un unico cristallo che è anche la più grande riserva di carbonio del pianeta.

Il cuore cristallino della Terra è libero e mobile e influisce sulla gravità terrestre, ma ha anche un’enorme implicazione sulla coscienza umana, in quanto è un cristallo che può emettere musiche che noi non possiamo sentire con le orecchie, ma che il nostro corpo può percepire come Eros ed emozioni.

Si tratta di un discorso molto complesso che investe non solo una ricerca di tipo logico/scientifico/razionale, ma anche emotivo/intenzionale/animistico.


Fonte : Giudizi e pregiudizi
Rielaborazione (completa) di Veronica Baker

Riflettiamo raramente su quello che pensiamo, illudendoci di essere più liberi e consapevoli di quanto lo siamo realmente.
In realtà, siamo limitati da una serie di influenze delle quali non abbiamo consapevolezza.

Finché non sappiamo nulla delle forze che ci dominano, non possiamo imparare prima a conoscerle, poi a dominarle e, infine, a usarle a nostro vantaggio.

È molto importante capire come un certo tipo di influenze possa farsi strada nella nostra mente e dominare le nostre azioni e la nostra volontà in modo contrario ai nostri interessi.

Se ci ostiniamo a negarle, la loro azione procederà indisturbata, per cui saremo trascinati, nostro malgrado, a seguire un determinato modo di pensare (o un comportamento) senza poterci opporre in alcun modo.

Ci illudiamo di essere liberi, perché la libertà è una delle più grandi illusioni dell’essere umano.
In realtà, siamo condizionati da una serie di limitazioni.

Siamo condizionati per restare limitati soprattutto a livello mentale, perché viene mortificata l’elasticità del cervello.
Siamo abituati a valutare gli altri solo dal punto di vista esteriore e questo è essenzialmente il motivo per cui tendiamo sempre ad accettare i pregiudizi riguardanti la nazione di provenienza, il colore della pelle, la religione professata, la condizione sociale, i gusti sessuali.

Se “coltiviamo” dei pregiudizi, subiamo una restrizione della mente : infatti, quando formiamo un giudizio, non usiamo le strutture cerebrali coinvolte nell’osservazione, nella discriminazione e nella decodifica del mondo.
Le limitazioni agiscono su di noi in due modi : prima modificano il nostro modo di vedere le cose e i fatti e poi le nostre azioni.

Il pregiudizio ci danneggia perché ci impone di vedere le cose non per come sono, ma per come le vedono gli altri.

Non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo” (We don’t see things as they are, we see them as we are).

Si tratta di una citazione normalmente attribuita alla scrittrice Anaïs Nin, che l’ha utilizzata nel suo romanzo del 1961 La seduzione del minotauro, ma che in realtà è già presente nel Talmud nell’ambito dell’analisi dei sogni.

Le persone possono sognare solo cose che hanno incontrato o a cui hanno pensato, quindi i loro sogni non consistono nella realtà – qualunque essa sia – ma sono invece una versione filtrata attraverso la lente delle esperienze del sognatore.

Uno dei pregiudizi più pericolosi è quello basato sulla nazionalità e sui luoghi comuni riguardanti le persone che ne fanno parte.

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In passato, non potevano entrare nei locali pubblici in cui era vietato l’accesso “ai cani e agli italiani”…

Gli italiani ne sanno qualcosa, perché in passato non potevano entrare nei locali pubblici in cui era vietato l’accesso “ai cani e agli italiani” ed erano identificati con lo stereotipo di “italiano : mafia, pizza e mandolino”.

Infatti, molto spesso l’opinione pubblica di una nazione crea lo spauracchio, l’insulto o il capro espiatorio ai danni di un altro popolo : un esempio attuale è la Russia.

Nei casi estremi, si attribuisce allo “straniero” o al “diverso” qualche comportamento aberrante o una malvagità funzionale al fatto di rivolgere un disgusto verso di lui.

Il pregiudizio nei confronti di un popolo o di un’etnia può diventare talmente intenso che è necessario molto tempo perché possa essere superato.

Spesso, dietro molti luoghi comuni come quello dell’ebreo usuraio, del tedesco mangia patate, dell’italiano mafioso, si nasconde un pregiudizio difficile da estirpare.

E se pensiamo che una persona più colta sia immune dal coltivare pregiudizi, siamo in errore (ne so qualcosa in proposito) ; anche se è assolutamente evidente che le persone più ignoranti possiedono pregiudizi più forti e più radicati, ma soprattutto molto più irragionevoli.

Tuttavia, non bisogna sentirsi superiori : tutti noi dobbiamo fare sempre molta attenzione a non cadere vittime dei pregiudizi.
Non è facile restare immuni dai preconcetti e dai tabù che sono profondamente radicati nella nostra cultura.

Il fatto è che siamo circondati da correnti di pensiero che agiscono su di noi e che reagiscono ai nostri pensieri.
Alimentate da queste energie mentali, si formano delle masse energetiche, le forme-pensiero, che tendono a riprodursi trasmettendo la loro vibrazione a qualsiasi corpo mentale con cui entrano in contatto.

Nel nostro piccolo, possiamo osservare questa azione nelle questioni politiche, dove le opinioni si dividono tra varie fazioni in opposizione tra loro.

Tuttavia, in queste questioni, le idee non restano discordi e il pensiero della maggioranza inizia a schierarsi con una certa fazione, affermando un’idea condivisa da molti e che riscuote il consenso dell’opinione pubblica.

Il consenso crea e alimenta una forma-pensiero potente che esercita una forte pressione sulla mente delle persone.
Più il numero dei soggetti che aderiscono all’idea è elevato, più la forza della forma-pensiero prodotta è intensa e più questa entra in azione.

In questo modo, per il singolo diventa molto difficile resistere all’urto di quella potente onda di pensiero e diventa inevitabile farsi trascinare dalla corrente dell’opinione prevalente.

Anche se il singolo è molto resistente, la lotta è sempre presente, perché la pressione è continua ; e pur rimanendo sempre all’erta, è molto facile lasciarsi convincere dal pensiero condiviso dalla maggioranza.

A livello metaforico, il pregiudizio può essere definito come un indurimento della nostra facoltà mentale, perché nelle stesse zone si verificano sempre le stesse vibrazioni che attivano le medesime ramificazioni dendritiche, le quali scatenano sempre le stesse risposte umorali e le stesse reazioni psico-fisiche.

Giudizi e pregiudizi
Un cervello ripetitivo diventa sempre più limitato e sclerotico, noioso, poco creativo e condizionabile…

Un cervello ripetitivo diventa sempre più limitato, sclerotico, noioso, poco creativo e condizionabile.

Chi ha un organo cerebrale simile è incapace di vedere le cose per come sono realmente, perché le sue strutture mentali sono abituate a fare sempre la stessa strada e non conoscono altre vie.

Il pregiudizio attiva una percezione errata, perché limita i dati percettivi facendo vedere solo ciò che volevamo vedere.

Così facendo, si finisce per vedere solo quello che si vuole vedere e per credere solo a quello che già si crede.

La politica è il classico caso in cui le opinioni non nascono da una riflessione personale, perché l’adesione a un credo politico non è dovuta a una matura valutazione dei pro e dei contro di una certa idea politica o linea di governo.

Le opinioni politiche scelte per seguire la maggioranza possono diventare molto pericolose: un esempio famoso è stato il nazismo.

Un’idea aberrante può quindi catalizzare una forza in grado di generare una forma-pensiero assai temibile.

Anche in questo caso, è utile imparare a distinguere il pregiudizio dalla convinzione personale.

Le convinzioni si creano in modo personale e autonomo, perché sono basate sull’osservazione di fatti oggettivi valutati con ragioni logiche dopo un’approfondita riflessione.

Uno dei metodi più validi per distinguere tra pregiudizio e convinzione è esaminare le ragioni e la logica su cui basiamo le nostre idee.

Nell’essere umano, che è un animale sociale, prevale la tendenza ad adeguarsi all’opinione generale, al pensiero prevalente, invece di coltivare idee che provengono da un ragionamento autonomo e originale.

Il “così fan tutti” può portare a giustificare le proprie insicurezze e a farsi complici di azioni che non si condividono, ma che si compiono perché è più facile seguire la corrente anziché remare contro.
Non è necessario essere psicologi per capire che le opinioni della maggioranza non sono sempre vere o condivisibili.

Spesso pensiamo che sia ingiusto e non condivisibile, ma non abbiamo la forza di affermare le nostre idee e difendere le nostre ragioni.

Anche i pregiudizi di classe sono insidiosi, perché tutti amano sentirsi superiori e soprattutto migliori degli altri.
Per questo è così facile disprezzare chi appartiene a una classe sociale inferiore.

Anche in questo caso, il rimedio migliore sarebbe usare il cervello, aumentando la conoscenza, e soprattutto il cuore, aumentando la compassione per chi ha meno di noi.

Si evince quindi che il pregiudizio è sia la causa che la conseguenza di una compressione delle facoltà pensanti, perché conoscere le persone è sufficiente per capire che siamo tutti esseri umani.
Quindi siamo molto più simili di quanto pensiamo.

Anche a livello spirituale si sviluppano pregiudizi, soprattutto quando si millanta una grande nobiltà spirituale che, però, si dimostra con la comprensione per le creature che devono ancora evolvere e con la compassione nei confronti di noi stessi che crediamo di essere già realizzati.

Il fatto è che anche le persone migliori rischiano di cadere vittime dei pregiudizi, perché è difficile sfuggire alla forza attrattiva della “mente del gregge”.

Inoltre, in alcuni casi, non è vero che un’idea sia dannosa solo perché sostenuta dall’opinione pubblica.
Si possono infatti fare degli esempi in cui un’idea deriva dall’esperienza delle generazioni passate e va difesa e sostenuta, in quanto offre una base minima del buon senso comune.

Lo stesso discorso si può fare in tutti i contesti in cui la violenza, il conflitto e la demagogia atta a seminare divisioni sociali e discordia sono fattori che determinano ciò che viene definito “ragione“.
In questo caso, infatti, l’opinione pubblica può usare la sua forza per fermare le ingiustizie.


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