Gladio e gli eserciti segreti della NATO. Fino a che punto arriva l’inganno ancora oggi ?

Dicembre 9, 2024 Il Great Reset del WEF, Storia nascosta

La storia di Gladio ci insegna che certi elementi presenti all’interno delle nostre democrazie, presentate come modelli, dovrebbero smettere di ingannare i cittadini, che possono essere sacrificati sull’altare di una supremazia economica disumana difesa da un’ideologia bellicosa d’altri tempi.

Veronica Baker


Gladio e gli eserciti segreti della NATO. Fino a che punto arriva l’inganno ancora oggi ?

Le reti GLADIO sono organizzazioni segrete che, dal 1948 ad oggi, hanno sponsorizzato attacchi false-flag dagli Stati Uniti e dalla NATO, i cui file sono stati declassificati.



Il 3 agosto 1990, l’allora primo ministro italiano Giulio Andreotti rivelò al Senato attonito l’esistenza, in Italia e in tutta l’Europa occidentale, di un esercito segreto noto come “stay-behind”, creato dalla NATO e le cui origini risalivano alla fine della seconda guerra mondiale.

Ma qual era il suo vero scopo ?
Lottare contro l’avanzata del comunismo in Europa.

Gladio e gli eserciti segreti della NATO
Quale era il suo vero scopo ?

In questo contesto attuale, è estremamente interessante guardare indietro, o scoprire, le motivazioni e le manovre del blocco occidentale guidato dalla NATO dall’immediato dopoguerra fino alla caduta dell’URSS.

Purtroppo, nell’agosto 1990 lo scandalo Gladio [1] fu oscurato dall’invasione irachena del Kuwait e dall’adozione immediata della risoluzione 660 dell’ONU che ordinava il ritiro delle truppe irachene.

I media si concentrarono sulla cosiddetta Guerra del Golfo e Gladio non ebbe la copertura mediatica che avrebbe meritato.

Lo scandalo fu comunque enorme.

Diciassette paesi europei, oltre alla Turchia, furono coinvolti nello scandalo.
Non solo i paesi appartenenti alla NATO, ma anche quelli cosiddetti “neutrali”.

Paesi appartenenti alla NATO [2] : Germania, Belgio, Gran Bretagna, Italia, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Grecia e Turchia.
Paesi “neutrali” : Spagna [3], Cipro, Svezia, Svizzera, Finlandia, Austria.

A questo punto, però, è necessario ricordare il contesto storico di circa 75 anni fa.

Dopo la sconfitta della Germania nazista, il nuovo nemico dell’Occidente si chiamava “comunismo”, e doveva essere combattuto con tutti i mezzi per impedirne la diffusione.

Per molti paesi, il trauma dell’occupazione tedesca era stato davvero immenso.
L’idea di fondo era quella di essere in grado di reagire in modo efficiente nel caso di una nuova occupazione.

La creazione di Gladio

Gli attori che parteciparono direttamente alla creazione di queste reti di combattenti “stay behind” [4] furono la CIA (o l’OSS prima del 1947), ed il Secret Intelligence Service (SIS o MI6 britannico).
In ogni caso, le tecniche utilizzate erano sempre le stesse.

I servizi segreti lavorarono per creare reti separate al fine di realizzare missioni di spionaggio, sabotaggio o sovversione.
Per costruire queste organizzazioni, la CIA, in collaborazione con i servizi di sicurezza di altri paesi, reclutava individui volontari, che a loro volta reclutavano altri agenti.

Successivamente, le liste venivano fornite alla CIA e all’MI6, e le relative indagini rivelarono che anche il Pentagono possedeva informazioni su queste reti, cosa piuttosto ovvia. [5]

Gladio e gli eserciti segreti della NATO
Klaus Barbie, ex membro delle SS.

Naturalmente, i membri reclutati dovevano essere visceralmente anticomunisti.
Spesso erano molto vicini all’estrema destra più radicale.

In Germania, nel 1990, il canale televisivo RTL rivelò in un servizio dedicato a Gladio che ex membri delle temute Waffen-SS di Hitler, che avevano sterminato i comunisti sotto il Terzo Reich, avevano fatto parte della “sezione” locale di Gladio.

Un esempio è Klaus Barbie. [6]

Altri nomi importanti sono sicuramente quelli di Stefano Delle Chiaie, Yves Guérin-Serac (che ha anche frequentato l’OAS durante la crisi algerina) e Abdullah Catli.

È interessante notare che queste reti di permanenza erano estremamente legate tra loro non solo per la loro origine comune (CIA, MI6), ma anche per le riunioni regolari tenute nell’ambito del Comitato Clandestino Alleato (ACC) [7], e per gli addestramenti e le esercitazioni effettuati sotto la copertura della NATO.

Queste reti avevano vari nomi : ad esempio Rose des Vents in Francia, Aginter Press in Portogallo, Absalon in Danimarca, Contro-Guerrilla in Turchia.

Gladio deve quindi essere vista come un’unica entità altamente organizzata e non come una serie di piccole reti isolate.
Anche se solo i vertici dell’organizzazione (CIA e NATO in testa) ne avevano una visione d’insieme.

Anche il materiale bellico fu fornito dalla NATO e dalla CIA.
Le armi furono nascoste in migliaia di luoghi segreti in tutta Europa.
Ed è proprio in seguito alla scoperta di alcuni di questi “depositi” che le prime notizie sulla loro esistenza sono trapelate.

Ad esempio questo fu il caso della Germania, dove il 26 ottobre 1981 alcuni boscaioli scoprirono uno di questi “depositi”.
La guardia forestale Heinz Lembke rivelò infatti la posizione di ben 33 nascondigli di armi. [8]

In Grecia, il numero stimato arrivò addirittura a 800.

Un programma statunitense chiaramente offensivo

Il 18 giugno 1948, il Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti [10] (NSC) approvò la direttiva NSC 10/2, creando l’Ufficio di coordinamento delle politiche [11] (OPC), collegato alla CIA.

La direttiva incaricava l’OPC di “pianificare ed eseguire operazioni speciali“, cioè tutte le attività “condotte e finanziate da questo governo contro stati o gruppi stranieri ostili od a sostegno di stati o gruppi stranieri amici, ma progettate ed eseguite in modo tale che il coinvolgimento del governo degli Stati Uniti non sia evidente a persone non autorizzate e che il governo degli Stati Uniti possa declinare la responsabilità se necessario“. [12]

In seguito, Richard Nixon avrebbe poi definito queste azioni clandestine come “attività che, che, pur destinate a promuovere i programmi e le politiche degli Stati Uniti all’estero, sono pianificate ed eseguite in modo tale che il pubblico non veda la mano del governo degli Stati Uniti“. [13]

Metodi non ortodossi, se non addirittura menzogneri, fomentati nel cuore stesso dell’apparato statale americano, spogliati dal filtro del linguaggio ufficiale della famosa “dottrina Truman” del marzo 1947, descritti accuratamente nel manuale FM 30-31B.



Tutto questo è sempre stato respinto con fermezza dall’altra parte dell’Atlantico.
Non si trattava certo di un contenuto glorioso.
Esponeva infatti, con un linguaggio molto crudo, tutto ciò che era necessario per operazioni di sabotaggio, attentati, assassinii, torture, terrorismo e brogli elettorali.

Un inciso riguarda anche le tecniche di infiltrazione sostenute all’interno delle organizzazioni di estrema sinistra, in particolare per incitare i loro membri più radicali a commettere azioni illegali che possano legittimare una risposta di controguerriglia. [14]

Tutto ciò ricorda il periodo contemporaneo e la manipolazione dei cosiddetti “lampioni” [15] appartenenti a gruppi estremisti islamici, spinti a commettere atti terroristici.

In assenza di un’invasione sovietica, le reti hanno interferito nei processi democratici…

In pratica, Gladio consisteva inizialmente nella “creazione di forze destinate a rimanere in stato di dormienza fino a quando non scoppiasse una guerra e si potessero attivare“, intendendo con questo un’invasione sovietica.

In quel contesto storico, tali misure di precauzione erano anche comprensibili.
Tuttavia, l’invasione sovietica non si verificò mai in nessuno di questi paesi.

Invece di aspettare passivamente, “gli stessi gruppi di persone o cellule originariamente destinati a servire in caso di guerra cominciarono a usare la loro forza per interferire, in tempo di pace, con i processi democratici nazionali“.

Queste interferenze sono ormai note :

Questo uso della forza si manifesta sotto forma di violenza, a volte fino al terrorismo, ed è reso possibile dalle attrezzature fornite a queste organizzazioni durante la guerra fredda.
Ancora peggio, in alcuni casi, i servizi di sicurezza hanno preferito proteggere gli autori dei crimini per preservare la loro capacità operativa“. [16]

Iniziarono allora azioni sovversive o violente nella maggior parte dei paesi interessati.

In Francia e in Italia, l’operazione di “smagnetizzazione” fu avallata il 14 maggio 1952 da una direttiva del JCS, con lo scopo di combattere la crescente influenza dei comunisti :

“Limitare l’influenza dei comunisti in Italia e in Francia è un obiettivo prioritario.
Questo obiettivo deve essere raggiunto con tutti i mezzi”.

Fra questi erano ovviamente compresi l’uso di organizzazioni di guerriglia segreta e di terrorismo.

Il documento proseguiva :

“Non è essenziale che i governi italiano e francese siano informati del piano di ‘smagnetizzazione’, in quanto ciò sarebbe percepito come una violazione della loro sovranità nazionale.
Il problema è proprio questo : queste operazioni, oltre a essere al di fuori di qualsiasi controllo democratico, violano anche il principio della sovranità nazionale dei paesi interessati”. [17]

In Francia, furono sollevate anche questioni riguardo al putsch dei generali in Algeria il 22 aprile 1961, orchestrato dal generale Challe e dall’OAS.
L’affare ebbe vita breve, ma tutto ci porta a credere che il colpo di stato contro De Gaulle, orchestrato dal generale Challe e dall’OAS, ricevette l’approvazione della CIA e del suo direttore, Allen Dulles, così come dei sostenitori della guerra segreta all’interno della NATO e del Pentagono.

Le Monde scrisse allora :

“Il comportamento degli Stati Uniti durante la recente crisi non è stato particolarmente abile.
Sembra accertato che gli agenti americani abbiano incoraggiato Challe”. [18]

Gladio e gli eserciti segreti della NATO
Il colonnello Geōrgios Papadhopoulos (al centro della foto) prese il potere…

Tra i colpi di stato perpetrati dagli eserciti stanziali, merita senz’altro una menzione quello del 21 aprile 1967 in Grecia, noto come “Prometeo” dal nome di un programma ideato dalla NATO, al termine del quale il colonnello Geōrgios Papadhopoulos prese il potere.

Questa operazione, che si era svolta nel bel mezzo del caos politico in Grecia, era diretta contro George Papandreou che, di fatto, aveva sfidato gli USA.

Geōrgios Papandreou e suo figlio Andreas Geōrgios Papandreou furono neutralizzati e 10.000 cittadini, potenziali oppositori, furono arrestati e portati in “centri di accoglienza”[19].

La dittatura dei colonnelli finì nell’estate del 1974 durante la crisi di Cipro.

Un altro colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti con l’aiuto della rete “stay-behind” turca fu quello orchestrato il 12 settembre 1980 in Turchia, in cui il generale Evren e l’esercito presero il potere.

È interessante notare che questa operazione è stata effettuata durante un’esercitazione della NATO (Anvil Express) e che l’assistenza degli Stati Uniti alla Turchia è continuata per molto tempo. [20]

…e nei peggiori abusi

Restiamo in Turchia.
La guerra segreta in questo paese a cavallo tra Europa e Asia è stata certamente una delle più cruente.

Il generale Talat Turhan, che ha trascorso gli anni successivi alla sua tortura da parte dei Lupi Grigi parlando dell’esercito segreto turco, ha accusato gli Stati Uniti di aver incoraggiato la violenza che ha insanguinato la Turchia negli anni ’70, con un bilancio complessivo di oltre 5.000 morti.



Riferendosi al manuale FM 30-31B,, testualmente affermò : “I suggerimenti contenuti in questo documento, la maggior parte dei quali mi sembrano in totale contraddizione con la Costituzione e le leggi, sono stati quasi tutti attuati dopo le messe del 12 marzo 1971 e del 12 settembre 1980“.

I “Lupi grigi” sono un movimento armato neofascista, anticomunista e anti-curdo, strettamente legato alla “controguerriglia” dell’esercito turco.
Tra i suoi membri più famosi c’è Ali Agça, colui che tentò di assassinare Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981.

Abdullah Catli, un altro membro del movimento, ha rivelato di aver fornito ad Ali Agça dei documenti falsi e una pistola per portare a termine l’operazione. [22]

Il tentato assassinio di Giovanni Paolo II è un caso da manuale.
All’inizio, l’incriminazione dei servizi segreti sovietici (la cosiddetta “pista bulgara“) fu praticamente immediata.

Tuttavia, i successivi sviluppi hanno rivelato il coinvolgimento della rete Gladio e, di conseguenza, dei servizi segreti americani in una “strategia della tensione” in Italia.

È possibile notare anche la stretta connessione tra le reti “stay-behind” di diversi paesi, come la rete turca di Ali Agça che agiva nel cuore dell’Italia, il che suggerisce un livello di supervisione ancora più alto.

In Turchia, ricordiamo anche gli attacchi del 1977, quando dei cecchini aprirono il fuoco sulla folla riunita in piazza Taskim, a Istanbul, per il Primo Maggio.

Il bilancio fu molto pesante : 38 morti e diversi feriti.
La successiva indagine stabilì che i colpi di arma da fuoco furono sparati dall’International Hotel, di proprietà della ITT (International Telephone and Telegraph), vicina alla CIA e da sempre al centro di vicende molto inquietanti.

Fra le altre cose, è stata sospettata di aver partecipato, in un modo o nell’altro, all’assassinio di Salvador Allende nel 1973 e al successivo colpo di stato che installò Augusto Pinochet al potere lo stesso anno. [23]

Nessuna riserva era stata possibile per tre giorni prima degli attacchi, il che dimostra una fredda premeditazione nel commettere queste atrocità, comunemente attribuite ai Lupi Grigi anche se i tiratori non sono mai stati ufficialmente identificati.

Allora il sostituto procuratore di Ankara, Dogan Oez, pubblicò un rapporto in tal senso, implicando il MIT (l’intelligence turca) e la controguerriglia, cioè la Gladio turca.
Fu assassinato il 24 marzo 1974. [24]

Numerosi attacchi sono stati compiuti anche in Italia negli anni ’60, ’70 e ’80.
Inizialmente attribuiti in modo falso a gruppi di estrema sinistra, le indagini hanno successivamente rivelato che i colpevoli appartenevano invece all’estrema destra italiana, sotto l’egida di Gladio :

Il 12 dicembre 1969 si verificarono gli attentati noti come “strage di Piazza Fontana” (dal nome della famosa piazza di Milano dove si registrarono il maggior numero di vittime) : quattro bombe esplosero in diverse piazze di Roma e Milano, causando la morte di 16 civili innocenti e il ferimento di altri 80.
Il 31 maggio 1972, a Peteano, tre carabinieri furono attirati da una telefonata anonima verso una Fiat 500 abbandonata, rimanendo uccisi dall’esplosione di una bomba che si trovava nel bagagliaio dell’auto.

Il 28 maggio 1974, una bomba esplose in una manifestazione antifascista a Brescia, dove si erano radunate più di 3.000 persone, provocando la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102.
Il 4 agosto 1974, una bomba esplose sul treno espresso Italicus, da Roma a Berlino, uccidendo 12 civili innocenti e ferendone altri 48.
Il 2 agosto 1980, primo giorno di vacanze estive in Italia, un’esplosione squarciò la sala d’attesa di seconda classe della stazione di Bologna, uccidendo 85 persone e ferendone 200.

Dopo la strage di Piazza Fontana del 1969, il servizio segreto militare italiano (il ben noto SISMI) arrivò a piazzare delle bombe nella villa dell’editore di sinistra Giangiacomo Feltrinelli, con l’intento di accusare i comunisti e l’estrema sinistra in generale di terrorismo.

Clemente Graziani, un membro di alto livello dell’organizzazione fascista italiana Ordine Nuovo, che aveva stretti rapporti con il SISMI (Servizio informazioni e sicurezza militare, coinvolto in alcuni di questi attentati), in seguito rilasciò dichiarazioni agghiaccianti sul terrorismo :

“Il terrorismo ha ovviamente lo svantaggio di uccidere anche vecchi, donne e bambini. […] Operazioni di questo tipo sono ancora considerate crimini spregevoli, abietti e soprattutto inutili per sconfiggere un conflitto.

Ma gli standard della guerra rivoluzionaria sovvertono questi principi morali e umanitari.
Queste forme di intimidazione terroristica sono ora considerate non solo accettabili, ma assolutamente necessarie”. [25]

Anche il Belgio ha vissuto un’insolita ondata di terrore tra il 1983 e il 1985, conosciuta come “gli assassini del Brabante“.

Si trattò di una serie di 16 rapine estremamente violente, soprattutto in supermercati, dove morirono 28 persone, fra cui due bambini colpiti a sangue freddo.

Dopo le rivelazioni di Gladio nel 1990, la giustizia belga ha naturalmente voluto indagare sul possibile coinvolgimento della rete belga di Gladio ormai smascherata, la STC/Mob e la SDRA8, i due servizi segreti belgi coinvolti.

Questi ultimi si sono distinti soprattutto per la loro totale mancanza di cooperazione, rifiutando di comunicare l’elenco dei membri della rete, nella quale i giudici volevano verificare in particolare la presenza di un uomo molto alto, descritto da numerosi testimoni.

Anche la CIA e l’MI6 si sono rifiutati di fornire qualsiasi informazione.
Tuttavia, sembra che la pista più seria per questi eventi sia un gruppo neonazista, il WNP (Westland New Post), che molto probabilmente aveva legami con la SDRA8. [26]

Uno scandalo europeo

Alla fine del 1990, lo scandalo si diffuse in Europa dopo le prime dichiarazioni di Giulio Andreotti, rapidamente confermate da numerose figure pubbliche e militari in Europa.

Tuttavia, pochissimi paesi decisero di avviare indagini serie o parlamentari.

In Italia, nel 2000, fu pubblicato un rapporto di 326 pagine.

Il documento, che trattava vari argomenti, spiegava come “questi massacri, queste bombe, queste operazioni militari erano state organizzate, promosse o sostenute da uomini all’interno delle istituzioni italiane e, come è stato scoperto più recentemente, da persone legate a strutture di intelligence statunitensi“. [27]

In occasione del processo per gli attentati di Piazza Fontana, il generale Maletti dichiarò :

“La CIA, eseguendo le direttive del suo governo, voleva creare un nazionalismo italiano in grado di fermare quello che vedeva come uno spostamento a sinistra e, per questo motivo, potrebbe aver usato il terrorismo di estrema destra.

L’impressione generale era che gli americani fossero pronti a tutto per fermare lo spostamento a sinistra dell’Italia”. [28]

Anche il Parlamento europeo, il 22 novembre 1990, espresse la sua posizione sullo scandalo.
Il parlamentare greco Efthymios Efthymidis riassunse la situazione con queste parole :

Il sistema Gladio ha operato per 40 anni sotto vari nomi. (…) Ha operato nella clandestinità e possiamo ragionevolmente attribuirgli la responsabilità di tutti gli atti di destabilizzazione, provocazione e terrorismo commessi nei nostri paesi durante questi 4 decenni, e nei quali è direttamente o indirettamente coinvolto“.

Il Parlamento europeo condannò inoltre all’unanimità la creazione di queste reti clandestine, chiedendo non solo il loro smantellamento immediato, ma anche che fosse fatta completamente luce, tramite l’istituzione in ogni paese di commissioni parlamentari d’inchiesta.

Tuttavia, solo due paesi, l’Italia e la Svizzera, aprirono tali inchieste.

Infine, ma non meno importante, fu ordinato al presidente della commissione di trasmettere la risoluzione al segretario generale della NATO, ai governi degli Stati membri e a quello degli Stati Uniti.
Nessuna risposta, ovviamente.

Le poche reazioni del Pentagono o della CIA alle richieste europee rasentavano l’indecenza, oscillando tra “top secret” o “non c’è niente negli archivi”, e “non siamo a conoscenza di queste reti”.

Lo storico svizzero Daniele Ganser ha riassunto la situazione con queste parole :

“Nella mente degli strateghi della Casa Bianca, è quindi evidente che la guerra non è finita nel 1945.
Piuttosto, si è evoluto in una forma di conflitto silenzioso e occulto, in cui i servizi segreti sono diventati gli strumenti privilegiati per l’esercizio del potere”. [29]

Ed è proprio questo il problema.
Tutte queste guerre “segrete” sono sfuggite in tutto od in parte ai leader dei paesi interessati.
In ogni caso, erano totalmente al di fuori di qualsiasi controllo democratico.

Alcuni di coloro che hanno “ispirato” questi metodi erano preoccupati per gli eccessi di tali servizi segreti.
Per esempio, George Kennan, membro del Dipartimento di Stato sotto Truman, confidava che “dopo tutto, la cosa peggiore che ci può capitare in questa lotta contro il comunismo è diventare come quelli che stiamo combattendo”. [30]

Dopo le rivelazioni di Gladio, tutte le reti che operavano sotto la supervisione della CIA e della NATO, cioè sotto il controllo di agenti militari e di intelligence americani, furono smantellate.
Ufficialmente, almeno.

Per quanto riguarda le reti ombra, la realtà è forse (probabilmente ?) molto diversa.
Il caso Susurluk del 1996 sembra indicare che in Turchia esisteva ancora una collusione tra lo stato e una certa forma di terrorismo “fabbricato”. [21]

Inoltre, perché gli Stati Uniti dovrebbero separarsi improvvisamente da un’arma così preziosa, che ha servito così bene i loro nefasti interessi in Europa ?

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Presi insieme, questi eventi formano un insieme coerente di atti sovversivi e criminali indegni dei paesi del “mondo libero” che li hanno ispirati ed attuati…

La maggior parte di questi eventi ha iniziato a fare senso alcuni decenni dopo, quando sono stati analizzati, verificati e controllati da ricercatori indipendenti come Daniel Ganser.

La storia, come l’ha giustamente definita Paul Valéry, è “questa grande corrente sotterranea, spesso silenziosa, il cui significato si rivela solo se si abbracciano grandi periodi di tempo“.

Considerati nel loro insieme, tutti questi eventi formano un quadro coerente di atti sovversivi e criminali che non si addicono ai paesi del “mondo libero”, in particolare agli Stati Uniti, che li hanno ispirati e attuati.

È anche interessante notare che tutte le operazioni “false flag” sono state, in definitiva, parte integrante delle azioni condotte da Gladio, in quanto l’obiettivo era, in particolare, quello di gettare il discredito sull’avversario dell’epoca (i comunisti) tramite la creazione di un clima di terrore.

Ciò che un tempo poteva essere ingenuamente descritto come “teorie del complotto” era la realtà dei fatti perpetrati da Gladio.
Queste reti costituivano, di per sé, una vasta cospirazione volta a screditare il comunismo.

In conclusione, ci si può (anzi, si dovrebbe) chiedere :

“Fino a che punto arriva l’inganno ancora oggi ?”

Tante domande, altrettante risposte.

La storia di Gladio ci insegna che certi elementi presenti all’interno delle nostre democrazie, presentate come modelli, dovrebbero smettere di ingannare i cittadini, che possono essere sacrificati sull’altare di una supremazia economica disumana difesa da un’ideologia bellicosa d’altri tempi.

Per avviare questo cambiamento, è necessario che i cittadini siano informati di questi metodi vergognosi.

Come ha scritto Arthur Rowse, “finché il pubblico americano rimane ignaro di questo capitolo oscuro delle relazioni estere americane, le agenzie responsabili sentiranno ben poca pressione per cambiare i loro modi“. [31]

Bibliografia

[1] Gladio significa “spada”.

[2] La NATO è stata fondata il 4 aprile 1949 a Washington.
La sua sede fu stabilita inizialmente a Parigi e successivamente trasferita a Bruxelles, quando il generale De Gaulle fece uscire la Francia dall'”Alleanza” il 7 marzo 1966.

Alla sua fondazione, nove paesi europei hanno aderito all’organizzazione : Belgio, Gran Bretagna, Italia, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia.
La Grecia e la Turchia si unirono presto (1952), seguite dalla Germania (1955).

[3] La Spagna non aderì alla NATO fino al 1982.
Era quindi un paese neutrale, anche se Franco, che detenne il potere politico nel paese per quasi 40 anni fino al 1975, godeva dell’appoggio delle autorità americane.

[4] “Stay-Behind” si riferisce alle reti dietro la linea del fronte, responsabili di operazioni sovversive, sabotaggio e di qualsiasi operazione progettata per combattere il nemico dall’interno.

Il termine è in effetti abusato nel caso degli eserciti Gladio, poiché i membri di queste reti, se hanno agito secondo le prerogative previste in un territorio occupato e in tempo di guerra, lo hanno fatto solo in un territorio amico e solo in tempo di pace.

[5] Daniele Ganser, NATO’s Secret Armies : Stay-behind Networks, Gladio and Terrorism in Western Europe, p. 13-14. [6] Ibidem, p. 262

[6] Ibidem, p. 262.

[7] ACC : il “Comitato Clandestino Alleato”, il secondo centro di comando all’interno della NATO, si riuniva più volte all’anno nella sua sede europea (Parigi, poi Bruxelles dal 1966).

[8] Daniele Ganser, “NATO’s Secret Armies : Stay-behind Networks, Gladio, and Terrorism in Western Europe”, p. 282.

[9] Ibidem, p. 297.

[10] NSC : il “National Security Council” fornisce consulenza e assistenza al presidente degli Stati Uniti per le sue decisioni di politica estera.

[11] L’OPC (Office of Policy Coordination) comprendeva rappresentanti del Dipartimento di Stato, della Difesa e della CIA.

[12] Daniele Ganser, NATO’s Secret Armies: Stay-behind Networks, Gladio and Terrorism in Western Europe, p. 90-91

[13] Ibidem, p. 62.

[14] Ibidem, pp. 315-319.

[15] Il termine “lampione” è usato in particolare da Webster G. Tarpley che designa un capro espiatorio che può essere facilmente manipolato.
Altri nomi con cui sono chiamati sono “fusibili”, “piccioni” o “idioti di servizio”.

Le loro capacità intellettuali devono essere limitate, ma devono anche godere della credibilità necessaria presso l’opinione pubblica.
Sono manipolati e spinti all’azione, anche se non possiedono né le idee, né le capacità, né i mezzi per farlo.

I migliori candidati per il ruolo di “lampione” sono psicotici, psicopatici o sociopatici.
Possono essere fanatici con intenzioni criminali o patetici ideologi. Spesso si tratta di individui molto confusi e incapaci, e di solito falliscono in qualsiasi cosa facciano.
“Fabricated Terror Made in USA”, Webster G. Tarpley, Ed. Half Moon, p. 108.

[16] Daniele Ganser, NATO’s Secret Armies: Stay-behind Networks, Gladio and Terrorism in Western Europe, p. 13-14.

[17] Ibidem, p. 109.

[18] Ibidem, p. 140-141.

[19] Ibidem, p. 301-302.

[20] Ibidem, p. 321.

[21] Abdullah Catli morì il 3 novembre 1996 a Susurluk, in Turchia, in un incidente stradale in cui rimasero coinvolti anche altri personaggi di rilievo.
Tra loro c’erano Husseyin Kocadag, un alto funzionario di polizia, Abdullah Catli e la sua ragazza, Gonca Us, ex Miss Turchia che si era unita alle reti mafiose.

L’unico sopravvissuto fu un deputato conservatore, Sedat Bucak.
In seguito, l’ex primo ministro Bulent Ecevit ha riferito in Parlamento : “Questo incidente ha messo in evidenza le connessioni più occulte all’interno dello stato”.

[22] Daniele Ganser, NATO’s Secret Armies: Stay-behind Networks, Gladio and Terrorism in Western Europe, p. 323-324.

[23] La ITT (International Telephone and Telegraph) è sospettata di aver partecipato, in un modo o nell’altro, all’assassinio di Salvador Allende nel 1973 e al colpo di stato che installò Pinochet al potere lo stesso anno.

[24] Daniele Ganser, NATO’s Secret Armies: Stay-behind Networks, Gladio and Terrorism in Western Europe, p. 323-324.

[25] Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause del mancato arresto dei responsabili delle tragedie: Tragedie e terrorismo nell’Italia del dopoguerra al 1974.

[26] Daniele Ganser, “NATO’s Secret Armies : Stay-behind Networks, Gladio, and Terrorism in Western Europe”, pp. 196-200.

[27] Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause del mancato arresto dei responsabili delle tragedie : Tragedie e terrorismo nell’Italia del dopoguerra al 1974.

[28] Ibidem.

[29] Ibidem, p. 88.

[30] Daniele Ganser, “NATO’s Secret Armies : Stay-behind Networks, Gladio, and Terrorism in Western Europe”, p. 92.

[31] Arthur Rowse è un ex giornalista del Washington Post ed è uno dei pochi americani che ha menzionato Gladio. L’estratto è tratto da uno dei suoi articoli.


Il dossier “Berlusconi” (2010)

Silvio Berlusconi ha indubbiamente cambiato l’Italia.
Subito dopo essere entrato in politica nel 1994, ha iniziato a concentrarsi principalmente sui suoi problemi con la magistratura.

Nei 16 anni successivi ha introdotto 36 leggi che hanno portato i suoi processi per concussione, corruzione, falsificazione di bilanci, inosservanza delle leggi antitrust e altri reati in prescrizione, oppure li ha sempre “garantiti” grazie all’immunità parlamentare.

Senza considerare i suoi cosiddetti “scandali sessuali”.



Tutto questo fa parte della sua presenza politica “visibile”.
La parte meno appariscente e spesso sconosciuta ai più è il suo legame con la loggia segreta P2.

Questa organizzazione segreta si è infiltrata nei partiti politici, nei ministeri, nei servizi segreti, nella magistratura, nelle grandi banche e nei media negli anni ’70 e ’80 con l’obiettivo di infiltrare lo Stato e creare un regime autoritario.
Praticamente tutta l’estrema destra italiana ne era membro, incluso Silvio Berlusconi, il cui numero di tessera era 1816.

Questa vicenda è stata dimenticata a lungo dai mass media.
Tuttavia, la vicenda è tornata alla ribalta quando Berlusconi ha iniziato a criticare la televisione pubblica italiana, la magistratura e la Costituzione italiana, chiedendo, fra le altre cose, una riforma politica che trasformasse l’Italia da una repubblica parlamentare a una presidenziale.

Uno dei punti cardine del programma sovversivo della loggia massonica segreta P2.
Qualcuno iniziò a domandarsi se, in quel periodo, non ci fosse già qualcuno al lavoro per mettere in pratica il copione della P2 : abolire la Costituzione e creare uno stato totalitario.

Oggi sappiamo che quei pochi erano nel giusto.




Appendice : questo “terribile” virus mai isolato…

Ormai non esiste più alcuna legge in Europa.
Già a gennaio del 2020 sarebbe stato possibile denunciare la situazione : l’applicazione clinica di un kit PCR è illegale.
Ogni singolo test utilizzato per questo scopo è un crimine.



Di conseguenza, a partire da gennaio 2020 qualsiasi stato di emergenza è stato illegale (senza voler scomodare Stefan Lanka e la sua magistrale esposizione sulla non esistenza dei virus), e a cascata tutte le decisioni prese durante quel periodo sono completamente illegali.

Poi hanno cominciato a ucciderci (partendo dagli anziani) con il Midazolam, la Morfina o con delle overdosi di idrossiclorochina.
Quando il responsabile dell’OMS è stato interrogato sulle dosi palesemente esagerate e così letali, ha risposto :

Da qualche parte occorre cominciare“.

Poi hanno continuato con i loro cosiddetti “vaccini”, senza parlare dei crimini allucinanti contro l’umanità che nel frattempo sono stati compiuti.

In Europa, da due anni ormai, cinque o sei paesi sono praticamente senza Costituzione.
In pratica, è come se fossero in uno stato di guerra.

L’unica legge che conta è quella bellica.

E il fatto che ora si stia provando a realizzare su scala mondiale ciò che allora si cercava di applicare nei singoli paesi (non solo europei) non è soltanto un indizio, ma la prova che sono le stesse forze dietro le quinte di allora a essere oggi responsabili di questa “plandemia”, come lo erano state in passato per Piazza Fontana, la stazione centrale di Bologna o l’Oktoberfest a Monaco di Baviera.

Il piano, avviato con il “virus farsa”, permette loro di fare molto di più.


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