Ottobre 5, 2011 EcoAnemia
Gli Sbornia Bonds
Una geniale apologia di un gestore di fondi di una primaria banca d’affari svizzera.
Helga è la proprietaria di un piccolo bar.
Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati (e che quindi dovranno ridurre le frequentazioni al suo bar) , escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito.
Segna quindi le consumazioni su un libro che diventa il libro dei crediti (= i debiti dei clienti).
La formula “bevi ora, paga dopo” è subito un successone : la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa rapidamente il più importante della città.
Lei ogni tanto rialza i prezzi ,ma nessuno protesta : visto che nessuno paga, è un rialzo solo virtuale.
Così il volume delle vendite aumenta ancora, Helga apre nuovi locali ed il suo piccolo bar diventa rapidamente una vera e propria catena nazionale di pub.La banca di Helga (importante istituto di credito nazionale), rassicurata dal giro d’affari sempre crescente, le aumenta ulteriormente il fido : infatti secondo i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti, come collaterale a garanzia.
Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della grande banca ha una idea geniale : prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali, gli Sbornia Bond.
I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i bond sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati.
Così, dato che rendono bene ed hanno un alto rating, tutti li comprano.Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre.
E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.
A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti.
Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.
Il bar di Helga fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.
La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende.
L’attività economica locale si paralizza.Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.
Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.
Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.
Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza la produzione in Cina e in India.La banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero : ma per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.
Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond a tutte le discussioni riguardanti i vari Quantitative Easings in giro per il mondo, giusto per aver chiare certe dinamiche e soprattutto per capire chi sia ubriaco e chi sobrio, a partire dagli USA e dalla loro ridicola amministrazione.