Glutatione, N-acetilcisteina, fotoluminescenza del grafene

Luglio 8, 2021 5g, Grafene, Quel terribile virus mai isolato

So che non lo volete accettare.
Ma è in atto un genocidio di massa e voi vi state unendo a esso volontariamente.

Veronica Baker


Glutatione, N-acetilcisteina, fotoluminescenza del grafene

In America, i bambini indossano una maglietta con la scritta :

“Non siamo cavie, mamma e papà ci guardano le spalle !”

In Italia, invece, i genitori accompagnano direttamente i loro figli all’hub per sottoporre loro una sperimentazione “vaccinale“.

Il karma che pagherà il popolo italiano (salvo coloro che si sono svegliati in pochi) sarà agghiacciante.
E forse, a questo punto, meritato.


Da febbraio 2020 a settembre 2020, il trattamento del COVID-19 è stato effettuato, oltre che con ivermectina e idrossiclorochina, principalmente con N-acetilcisteina e glutatione direttamente.

Perché ?
Ora ne comprendo il motivo.

Funzionava inibendo o riducendo la tempesta di citochine e la sindrome post-infiammatoria.
In altre parole, riducendola e prevenendo il fenomeno trombotico coagulante.

Quando un farmaco, una medicina o un integratore (che è un integratore alimentare) agisce su tutti i sintomi e sul quadro clinico della malattia, è proprio perché agisce sull’agente eziologico che causa la malattia.

Quello che è stato scoperto è che il glutatione riduce e ossida, ovvero elimina l’ossido di grafene.
Ecco perché sono convinta che l’ossido di grafene sia stato la causa della malattia da coronavirus (COVID-19), che è stata introdotta a livello globale, silenziosamente e furtivamente, nella campagna antinfluenzale del 2019.

Hanno causato, a seguito della successiva “offerta” elettromagnetica che tutti conoscono – la famosa accensione del 5G, i cosiddetti “test” – quella “malattia” che è tanto “di moda” ora.

Ricordate che tutto questo è successo inizialmente a Wuhan.
A Wuhan non c’erano né un pangolino, né una zuppa di pipistrelli, né una fantomatica signora cinese (in stile James Bond) che ha sottratto da un laboratorio delle provette contenenti un “fantomatico virus“.
Sono ovviamente ipotesi inverosimili, da film hollywoodiano.

I primi casi di COVID-19 si sono verificati alla fine di novembre 2019.
Alcuni cinesi soffrivano improvvisamente di dispnea e cadevano a terra improvvisamente in mezzo alla strada.

Ovviamente una persona malata non è normalmente in strada, fuori casa.
Ma a casa, nel proprio letto.

Tuttavia, tutto questo è così letale – e quando dico “letale” intendo la radiazione del 5G – che se sono stati precedentemente “marcati” (probabilmente introducendo dell’ossido di grafene nel loro corpo tramite il vaccino anti-influenzale 2019), nel giro di pochi minuti i loro livelli di glutatione scendono drasticamente, portando a uno svenimento.

Questo perché nel nostro corpo esiste una riserva naturale di glutatione.

Ora posso passare a un’analisi più approfondita.

Quando il glutatione è alto non abbiamo mai alcun problema.
Tuttavia, quando il livello di ossido di grafene supera quello del glutatione, provoca immediatamente il collasso del sistema immunitario, scatenando una tempesta di citochine.

Come può il livello di ossido di grafene superare quello del glutatione ?
Beh, per eccitazione elettronica.
Lo bombarda, quindi lo ossida più rapidamente.

L’equilibrio tra ossidanti e antiossidanti nell’organismo tende a essere più alto per i primi.
Questo innesca rapidamente la cosiddetta “malattia“.

Basta premere quel piccolo pulsante per attivare il 5G.
Ecco perché sanno sempre in anticipo quando sta per arrivare la cosiddetta “nuova ondata” del virus, la seconda, la terza… la variante Delta, quella Lambda.

La variante Delta è la prossima attivazione delle antenne 5G.
Ed è proprio a questo che dobbiamo prestare attenzione.

Questo è ciò che bisogna sempre tenere a mente.
I livelli di glutatione diminuiscono drasticamente dopo i 65 anni: a quell’età, le riserve di glutatione si riducono notevolmente.

E qual è la fascia d’età più colpita dal COVID-19 ?
Beh, è soprattutto la popolazione anziana, non è vero ?

I livelli di glutatione nei neonati e nei bambini sono molto alti.
Ecco perché il COVID-19 difficilmente colpisce la popolazione infantile.

I livelli di glutatione sono estremamente bassi nelle persone obese.
Ecco perché la popolazione obesa è una delle più colpite dal COVID-19.

I livelli di glutatione sono molto alti in chi pratica sport ad alto livello.
Come possiamo vedere, gli atleti sono tra i gruppi meno colpiti dal virus.

Tutto ciò porta a credere che la N-acetilcisteina abbia funzionato perché, essendo un precursore endogeno di glutatione, ha aumentato direttamente nel corpo dei pazienti i livelli di ossido di grafene.
Sono stati condotti studi clinici su centinaia di pazienti in terapia intensiva, su un respiratore e intubati, praticamente in punto di morte.
Questi pazienti presentavano polmoniti bilaterali causate dalla diffusione dell’ossido di grafene e dalla successiva radiazione 5G nelle placche polmonari.

Bene, questa macchia diffusa in questi pazienti è simmetrica.
Cosa che non si verifica in caso di agente biologico, il quale infatti presenterebbe una forma piuttosto asimmetrica, come nel caso dell’infezione da pneumococco, giusto ?

In quel caso, di solito, una macchia diffusa appare in una parte del polmone.
Ma non in un’altra parte del polmone, soprattutto non in entrambe le parti simmetricamente.

Quindi, quando le persone vengono trattate con glutatione per via endovenosa diretta o con N-acetilcisteina 600 mg o con dosi superiori, le loro saturazioni di ossigeno cominciano a migliorare entro poche ore, perché aumentano i loro livelli di glutatione per far fronte alla tossina che è stata introdotta o che è stata eccitata elettronicamente tramite il 5G.

Quello che posso dirti, ovviamente, è di consultare prima un medico.
Anche se si tratta di un integratore alimentare.

Verifica sempre la posologia e le eventuali controindicazioni, perché alcune persone potrebbero essere allergiche o avere controindicazioni dovute all’assunzione diretta di glutatione o N-acetilcisteina.

In ogni caso, è meglio fare sempre una scorta di N-acetilcisteina e glutatione e tenerli a casa, nel tuo armadietto dei medicinali.

Glutatione ed N-acetilcisteina
Consulta sempre la posologia e le eventuali controindicazioni…

È curioso, inoltre, che il 17 giugno l’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso la Food & Drug Administration, abbia voluto vietare all’improvviso la commercializzazione della N-acetilcisteina, un prodotto sul mercato da 57 anni.

Quando è successo, abbiamo pensato che fosse una cosa particolarmente strana.

Perché ?

Inoltre, le cosiddette “autorità” hanno consigliato tutta una serie di “regole” da rispettare, altrimenti il cosiddetto “vaccino” avrebbe perso “efficacia“.

Come l’etanolo.

Non si deve bere nemmeno una goccia d’alcool“.

All’inizio pensavo che fosse perché l’etanolo avrebbe spazzato via la capsula lipidica in cui l’mRNA avrebbe dovuto essere inserito.

Forse, però, si trattava di ossido di grafene, incapsulato in modo da raggiungere il livello neuronale e non legato al DNA come pensavamo inizialmente.

Infatti, senza la capsula, l’ossido di grafene sarebbe completamente esposto all’attacco diretto dei neutrofili del corpo.
Quindi, è possibile che questa sia stata la reazione trombotica di cui molte persone hanno sofferto e che forse le ha salvate.

Non si tratta di una risposta immunitaria come la gente pensa.

Inoltre, hanno affermato di non esporsi eccessivamente al sole, perché ciò riduce l’efficacia del “vaccino“.
Il sole è legato alla vitamina D.
La vitamina D è anche legata al glutatione.

Quando il glutatione è basso, anche la vitamina D lo è, ed ecco perché i pazienti con la malattia da coronavirus (COVID) hanno bassi livelli di vitamina D.

Quindi, stimolando il corpo a secernere glutatione esternamente o in modo complementare con l’introduzione di un’integrazione, si potrà certamente ottenere un risultato positivo.
Ci sono studi clinici in merito.

In seguito, hanno anche “consigliato” di non mangiare frutti di mare.
Le autorità hanno “spergiurato” di avere effettuato i famosi test PCR anche sulle vongole e che soprattutto chi le ha mangiate si è ammalato del terribile “famoso” COVID.

Si tratta del SARS-CoV-2, un virus VIRTUALE che esiste solo ed esclusivamente all’interno di un algoritmo informatico su un computer.

Inoltre, sappiamo che i frutti di mare aumentano i livelli di glutatione.

In poche parole, dobbiamo sempre agire in modo contrario rispetto a quanto affermato da qualsiasi autorità.

Tutto questo cosa significa ?
Che non possiamo più fidarci di nessuna istituzione.

È come se fossimo a casa nostra.
Una persona che ci ha già derubato 20 volte e ha cercato di ucciderci in almeno una decina di queste, bussasse alla nostra porta di casa con un bicchiere in mano e dicesse :

“Questa è una Coca-Cola molto gustosa e devi berla perché ti tirerà su il morale e ti farà sentire benissimo”.

In un caso del genere, la prima cosa che mi verrebbe da pensare è :

“Molto probabilmente si tratta di una cicuta, dato che mi hai già ingannato 9 o 10 volte, quindi analizzerò il contenuto di ciò che mi stai offrendo”.

Proprietà fotoluminescenti del grafene

C’è un altro argomento molto interessante.
In rete stanno apparendo alcuni video di persone che, dopo essere state inoculate, prendono una torcia come questa a raggi ultravioletti.

Ci sono persone che hanno fatto questo esperimento dopo l’inoculazione.
Sembra che il grafene abbia proprietà fotoluminescenti.

In questo caso, naturalmente, non è ancora possibile confermare nulla.
Ma vogliamo indagare su questo fatto : se le persone, dopo l’inoculazione, si mettono in una zona buia e si illuminano con una luce a radiazione ultravioletta, “brillano“.

Glutatione ed N-acetilcisteina
Qualcosa di molto anormale…

Si tratta di torce molto economiche, il cui costo oscilla tra i 10 e i 30 euro.
Possono davvero mostrare qualcosa di “anormale“.

L’uomo è ovviamente molto arrabbiato e chiede spiegazioni.

“Cos’è questo ?”

Si noti cosa succede nella zona di inoculazione e anche nella zona “inchiostrata” del tatuaggio, cosa che sapevamo potesse verificarsi.

Basta illuminare la zona con la torcia UV per vedere cosa succede:

“Questo sì, questo no, questo sì, questo no…”.

Se non si illumina, allora non ci sarebbe bisogno di fare le analisi del sangue o di aspettare che si formino i trombi in quella persona.
Questo significherebbe che a quella persona è stato iniettato un placebo.

Oppure potremmo rimanere sorpresi nello scoprire che tutti coloro che sono stati inoculati con l'”elisir di lunga giovinezza” presentano lo stesso risultato.

Sarebbe un modo molto facile per capire chi ha il grafene e chi no.
Oppure, se tutti lo hanno nel loro corpo.

Finché c’è il grafene, si potrebbe analizzare il sangue di tutti e basta.
Il problema della tracciabilità sarebbe risolto.

Sappiamo con quale vaccino sono stati vaccinati, il numero di lotto, e basta analizzare il sangue per trovare lo stesso grafene che abbiamo trovato nella fiala.
Se riusciamo a rilevare il grafene, la questione è chiusa.
Non c’è più niente da dire.

Per quanto riguarda l’eventuale effetto o proprietà del grafene, non ne ero a conoscenza, ma sembra avere una proprietà fotoluminescente.


photoluniniscence


Photoluminescence Properties of Graphene versus Other Carbon Nanomaterials“.

Glutatione ed N-acetilciteina
Mi ha colpito il fatto che sono praticamente tutti cinesi…

E guarda qui, nelle pubblicazioni sono citati i seguenti ricercatori : Yuanqing Xu, Jinquan Chang, Cheng Liang, Xinyu Sui…
Sono tutti cinesi!

Mi ha colpito il fatto che sono praticamente tutti cinesi : Sushu Wan, Xiaoyong Deng e Yuxi Tian.
Studio spettroscopico di ensemble e singoli punti quantici di grafene.

Le persone che stanno esaminando le fiale al microscopio ottico lo fanno anche sotto la luce ultravioletta per vedere se c’è qualche cambiamento di fondo dovuto a questa luce.

Confrontando il sangue delle persone che sono state inoculate, si può notare se ci sono cambiamenti sia nelle fiale che nel sangue.

Quando vengono amplificate, sappiamo che si tratta di nanoparticelle.
All’epoca, però, siamo stati smentiti da persone che conoscono la microscopia in campo scuro.

Ci dissero che non era vero, ma che forse lo sfondo cambiava.
Non si vedono le particelle, ma c’è uno sfondo diverso tra chi è stato inoculato e chi invece non lo è stato.
Si tratta di una proprietà che possiamo sfruttare come ulteriore test.

Questo test può aiutarci, a un certo punto, a capire se i vaccini placebo esistono davvero.
Tutto questo ci sarebbe utile per poter identificare le fiale, ma niente di più.

Non vedo altre applicazioni.
Se ci fosse un placebo, lo scopriremmo così.
Se ci sono persone che lo provano e vedono che brillano, ma c’è anche un gruppo che non brilla, allora sappiamo che è un placebo.

È un esempio, giusto ?
Sarebbe un modo per dire che potremmo trovare dei placebo in questo modo.

Beh, questo potrebbe essere un nuovo indizio interessante nel caso in cui non riuscissimo a interrompere del tutto le inoculazioni o a farci un’idea di quante persone vengono inoculate con il placebo e quante no.
E senza dover fare esami del sangue o altro, ma semplicemente illuminando il punto di inoculazione con la luce ultravioletta, che non richiede l’esame del sangue.


BannerVeronica 1