Agosto 1, 2008 EcoAnemia
GM tecnicamente fallita
General Motors ha riportato perdite per 15,5 miliardi di $$ nel secondo trimestre, cioe’ 27,33 $ per azione.
La perdita supera abbondantemente le più pessimistiche previsioni se si considera che la stima media fatta dagli analisti propendeva per un passivo di circa 2 miliardi di $$ (e qui mi scappa un bel rotfl).
I conti del colosso mondiale dell’auto si sono inoltre chiusi in ‘rosso’ per il quarto trimestre consecutivo.
Nel pari periodo dell’esercizio precedente GM aveva invece riportato un utile netto di 891 milioni di dollari, cioè 1,56 dollari per azione.
A pesare sul bilancio della casa di Detroit sono stati nel secondo trimestre in particolare i costi legati ad alcune controversie legate a vertenze sindacali, il crollo delle vendite ed anche il deprezzamento dei contratti di leasing sottoscritti a fronte della vendita di automezzi pesanti.
Le vendite sono scese del 18% a 38,2 miliardi di dollari.
Nel secondo trimestre ha pesato fra l’ altro la crisi dei SUV oltre che di altri automezzi pesanti.
Infatti, i contratti di leasing relativi a questa tipologia di veicoli che fanno capo a GMAC (società finanziaria di cui GM possiede tuttora una importante partecipazione) ammontano complessivamente a circa 30 miliardi di $, di cui 12 miliardi relativi ai soli SUV.
La crisi dell’ auto dovuta al caro-petrolio ha comportato il crollo della domanda in questo settore.
Di conseguenza si è ridotto significativamente anche il valore residuale del veicolo all’ atto della sua restituzione alle case automobilistiche, una volta finito il contratto di leasing.
Proprio ieri il responsabile finanziario di GM, Robert Hull, ha precisato che nel caso di GM la perdita residuale è in media di circa undicimila dollari a veicolo.
Gm è considerata tecnicamente fallita, avendo una quotazione di circa 10$ contro una perdita di 27.33$ per azione.
Una prece.