In the end the Party would announce that two and two made five, and you would have to believe it.
It was inevitable that they should make that claim sooner or later : the logic of their position demanded it.
Not merely the validity of experience, but the very existence of external reality, was tacitly denied by their philosophy.
The heresy of heresies was common sense.
And what was terrifying was not that they would kill you for thinking otherwise, but that they might be right.
For, after all, how do we know that two and two make four ?
Or that the force of gravity works ?
Or that the past is unchangeable ?
If both the past and the external world exist only in the mind, and if the mind itself is controllable — what then ?
In un mondo futuro, in un’altra società e forse in una diversa dimensione…
In un mondo futuro, in un’altra società e forse in una diversa dimensione, i cittadini sono tenuti sotto controllo tramite dispositivi elettronici che li seguono ovunque.
Il loro pensiero è “guidato” dal Grande Fratello, colui che governa tramite i ben noti strumenti della menzogna e della paura.
Inoltre, tramite i cosiddetti “revisori dei libri”, anche la Storia viene continuamente modificata e aggiornata.
In questo modo, la Storia è sempre coerente con le decisioni del momento del Grande Fratello.
Ad esempio, gli attentati vengono organizzati dai Servizi Segreti.
In questo modo viene creata nella popolazione l’idea dell’esistenza di una ipotetica “fascia eversiva”, su cui i cittadini onesti possano riversare il loro odio.
È proprio il Grande Fratello, infatti, che, nei momenti di maggior malcontento da parte della popolazione, ordina in segreto di far esplodere ordigni che causino stragi e devastazioni.
Ma naturalmente non manca di essere onnipresente in TV, esprimendo il suo cordoglio per le vittime e la sua ferma volontà di reprimere le rivolte con ogni mezzo a disposizione, invitando i cittadini a denunciare i loro vicini, i loro amici e persino i loro parenti nel caso in cui fossero sospettati di essere dei “cospiratori”.
