Maggio 22, 2009 Global Warming
GW again
Negli ultimi giorni c’è stato un dibattito riguardo alla questione del GW.
Dalle risposte che ho ricevuto, però, ho avuto un’ulteriore conferma di come, a mio avviso, riguardo al GW ci sia molta confusione.
In primo luogo, la domanda sull’indice di rifrazione del gas.
Cosa c’entra l’indice di rifrazione di un gas (che serve a misurare l’angolo con cui la luce viene deviata attraversando una sostanza e che è sempre vicino a 1 per tutti i gas : CO2, O, H, N, ecc.) con l’effetto serra?
Per misurare l’effetto serra, ovvero quanto calore trattiene un gas atmosferico, è necessario calcolare quanta radiazione IR assorbe quel gas e ciò può essere fatto solo calcolando lo spettro d’assorbimento di quel gas, che per il “diabolico” CO2 è compreso tra il 4% e l’8%.
Poiché l’indice di rifrazione di CO2, ossigeno (O) e azoto (N) è sempre prossimo a 1 per tutti i gas, dovremmo forse dedurne che tutti i gas presenti nell’atmosfera contribuiscono nella stessa misura all’effetto serra ?
Ma allora perché il 95% dell’effetto serra è dovuto all’evaporazione delle acque degli oceani e alla formazione delle nubi, e non al CO2 ?
Perché credere a una cosa che è scientificamente falsa?
I poli si sono sciolti e riformati ben 3 volte nel corso della storia geologica della Terra, che dura milioni di anni, e ancora oggi il polo sud non si scioglie, anzi i suoi ghiacci avanzano.
Ecco quello che dicono i 650 scienziati nel documento presentato al Congresso USA alla fine del 2008.
Dal 2007 altri 250 scienziati hanno cambiato idea sul GW antropico, passando dall’altra parte.
Come mai i media parlano solo del GW (che è un problema falso) ?
I media, come al solito, nascondono le cose più importanti.
E, purtroppo, a causa dell’ossessione della CO2, si stanno distruggendo le foreste e le aree coltivabili per fare posto alle coltivazioni di bioetanolo destinate ai motori delle auto.
Ciò ha fatto schizzare alle stelle i prezzi dei prodotti agricoli (anche se la causa non è principalmente questa, come sanno bene i lettori di questo blog), riducendo in miseria milioni di agricoltori dei Paesi in via di sviluppo.
Purtroppo, le mode pseudo-scientifiche dei ricchi e dei radical chic dell’Occidente consumista vengono pagate a carissimo prezzo dai poveri del mondo, con gravi ripercussioni sull’ambiente.