Carly Fiorina : fine del regno in HP

Febbraio 16, 2005 EcoAnemia


Carly Fiorina : fine del regno in HP

Il primo scricchiolio sotto il suo trono si era sentito solo quattro mesi fa.
Era il 4 ottobre e, dopo sei anni, Carly Fiorina, presidente e amministratore delegato, aveva dovuto abbandonare la prima posizione della classifica stilata ogni anni dalla rivista Fortune sulle prime 50 donne manager statunitensi.

Abituata a stracciare la concorrenza sin dal 1998 – primo anno della graduatoria del periodico americano – Fiorina, già celebrato architetto della fusione tra Compaq e Hp nel 2001 – aveva dovuto fare spazio a Meg Whitman, amministratore delegato di eBay, incassando un colpo apparso, allora, praticamente ininfluente.

Dalla copertina che celebrò il cambio al vertice nel gotha dell’imprenditoria femminile a stelle e strisce, infatti, per Carly Fiorina – laureata a Stanford in storia medioevale e filosofia e, per anni a Bologna a farsi le ossa come giovane manager – sembra essere iniziata una sorta di discesa agli inferi culminata con le dimissioni dal ponte di comando di Hp il cui management, nel corso degli ultimi mesi, non aveva mancato di fare notare il terreno perso nel settore dei personal computer a vantaggio della rivale Dell (titolare di una quota di mercato mondiale pari al 18%, Hp detiene il 16%) e persino della Ibm , fresca di cessione alla cinese Lenovo del comparto pc.

Hp : fine del regno di Carly FiorinaUna situazione poco gradita ai vertici del gruppo – solo lo scorso sette dicembre l’azienda aveva smentito la volontà di dividersi in diverse aree produttive – i quali, proprio nelle scorse settimane avevano adombrato l’ipotesi di sottrarre a Fiorina alcune deleghe in modo da lasciarla libera di perseguire il rilancio della società.

Rilancio – dalla fusione con Compaq nel 2001, il titolo del gruppo è passato da una quotazione intorno ai 70 dollari a poco più di 22 – che Hp vivrà sotto l’egida ‘ad interim’ del direttore finanziario Robert Wayman, nominato ad e di Patricia Dunn destinata a svolgere le mansioni di presidente non esecutivo : dal sito Internet di Hp, pochi minuti dopo le dimissioni rassegnate da Fiorina, sono scomparsi immediatamente i riferimenti all’ex numero uno, alla guida dell’azienda sin dal luglio del 1999.

Chiamata a sostituire il dimissionario Lewis Platt, dopo venti anni di lavoro in seno alle società di telecomunicazioni AT&T (all’interno della quale era entrata come contabile) e a Lucent Technologies (di cui aveva curato lo ‘spin-off’ dalla stessa AT&T in una delle Offerte Pubbliche Iniziali più riuscite in terra americana), Fiorina – capace di un ottimo italiano dopo aver vissuto alcuni anni a Bologna insegnando inglese agli studenti felsinei nei ritagli di tempo – sarà ricordata negli annali della finanza americana per la fusione da 19 miliardi di dollari tra Hp e Compaq siglata, nel 2001, nel tentativo di rilanciare e consolidare Hewlett Packard sul mercato high-tech internazionale.

Mossa capace di regalare nuovo appeal al gruppo (l’esercizio fiscale 2004 è andato in archivio con un utile di 3,5 miliardi di dollari in crescita del 38% sul 2003 mentre i ricavi sono ammontati a 80 miliardi di dollari con un balzo del 9%) ma anche scarsa approvazione da parte del management e, soprattutto, dagli investitori.

Proprio questi, infatti, sembrano avere voltato le spalle ad Hp, lanciatasi – nel corso degli ultimi anni – sullo sviluppo di tecnologie multimediali (dalla fotografia alla musica digitale ) forse a scapito della sua attività tradizionale: la produzione di pc.

Non a caso, nel comunicato di addio ad Hp – cui invia un in bocca al lupo per i “successi futuri” – Fiorina sottolinea “le differenze intercorse con il board in merito all’esecuzione delle strategie di Hp”.

Parole che fanno scendere il sipario – per ora – su una carriera scintillante.

Alla fine del settembre 2003 Fortune aveva incoronato Carly Fiorina, come donna più influente dell’intero panorama finanziario a stelle e strisce mentre Forbes la aveva posta al numero diciannove tra i venticinque personaggi più influenti nell’arena del business a livello planetario.

Nell’aprile del 2004, Fiorina è stata nominata nel board esecutivo del New York Stock Exchange, chiamato a dare un nuovo impulso alla piazza finanziaria più importante al mondo dopo la contestata gestione dell’ex numero uno Richard Grasso.

Inoltre, Carly si consolerà con la maxi-buonuscita da 21.1 milioni di $.


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