Ich bin ein freier Mensch (l’Uno nel tutto)

Agosto 17, 2022 Totalitarismo

Ich bin ein freier Mensch.

Ich will unter keinen Umständen ein Allerweltsmensch sein.
Ich habe ein Recht darauf, aus dem Rahmen zu fallen, wenn ich es kann.
Ich wünsche mir Chancen, nicht Sicherheiten.
Ich will kein ausgehaltener Bürger sein, gedemütigt und abgestumpft, weil der Staat für mich sorgt.
Ich will dem Risiko begegnen, mich nach etwas zu sehnen und es zu verwirklichen, Schiffbruch zu erleiden oder Erfolg zu haben.
Ich lehne es ab, mir den eigenen Antrieb mit einem Trinkgeld abkaufen zu lassen.

Lieber will ich den Schwierigkeiten des Lebens entgegentreten als ein gesichertes Dasein führen ; lieber die gespannte Erregung des eigenen Erfolges als die dumpfe Ruhe Utopiens.
Ich will weder meine Freiheit gegen Wohltaten hergeben noch meine Menschenwürde gegen milde Gaben.
Ich habe gelernt, selbst für mich zu denken und zu handeln, der Welt gerade ins Gesicht zu sehen und zu bekennen, dies ist mein Werk : Ich bin ein freier Mensch.

Albert Schweitzer


Riflessioni di dicembre dell’anno scorso, ma più attuali che mai.


20 Dicembre, 2021


Ich bin ein freier Mensch

Ich bin ein freier Mensch
Sogno opportunità, non promesse…

In nessun caso voglio essere uguale agli altri.
Se lo desidero, ho il diritto di essere irragionevole.
Sogno opportunità, non promesse.

Non voglio essere mantenuta, umiliata o annoiata.
Non desidero che lo Stato si prenda cura di me.

Amo correre dei rischi, desiderare qualcosa e provare a ottenerla, fallire o avere successo.
Mi rifiuto di farmi corrompere accettando denaro per comprare un’automobile.

Preferisco affrontare le difficoltà della vita piuttosto che condurre un’esistenza monotona e sicura.

Preferisco le tensioni del successo alla monotona calma di un’improbabile Utopia.
Non voglio rinunciare alla mia libertà in cambio di un’opera di bene, né alla mia dignità in cambio di solidarietà.

Ho imparato a pensare e ad agire per me stessa, a guardare il mondo dritto in faccia e a dire : “Questa è la mia professione“.
Quando affermo queste cose, dichiaro categoricamente : “Sono libera“.



Comunità

Gli esseri umani si relazionano formando insiemi più o meno strutturati e di varia natura.

Una comunità può quindi essere definita come un insieme di individui che condividono qualcosa.

Le persone si distribuiscono poi in ruoli che danno vita a diverse forme di rapporti sociali.

Tale definizione è quindi valida solo se chi la compone si sente parte di un tutto.

La sua ricchezza dipende infatti dalla possibilità di ricevere diversi contributi dalle persone che la compongono.

Ogni individuo, infatti, è portatore di una propria storia personale, di competenze e abilità sia tecniche che relazionali.

Inoltre, può esistere solo se tra i suoi membri c’è una reciprocità di relazioni.
La comunicazione che si sviluppa al suo interno riveste un ruolo fondamentale.

Spirito libero

Ich bin ein freier Mensch
Vivere il più possibile appartati dal resto del mondo…

Mi rendo conto che non tutti possono stare da soli.
Gli anziani, gli ammalati.

I politici.
Un politico, da solo, è un uomo finito, un uomo morto.

Ma penso che per chi se lo possa permettere sia meglio vivere il più possibile appartati dal resto del mondo.
Perché in fondo si è più in armonia con tutto ciò che ci circonda.

E nel mondo non ci sono solo persone come noi.

Ma anche e soprattutto alberi, mari, colline, monti…
Madre Natura.

Vivere in armonia con tutto ciò che ci circonda ci permette di conoscerci meglio e di migliorare.
Conoscendoci meglio, riusciamo a risolvere più facilmente i nostri problemi.
E di conseguenza, anche quelli degli altri.

Più si vive da soli, meglio è.
Innanzitutto, non si fa del male a nessuno.
Inoltre, è molto più difficile che te ne facciano.

Invece, da sempre temo tutto ciò che è all’interno delle cosiddette associazioni, consociazioni, partiti politici e “massonerie” varie.
È al loro interno che solitamente nascono i germi della violenza.

Perché le aggregazioni si danno delle “regole”.
E per far rispettare queste leggi vengono create delle “polizie”.

I loro capi fanno in modo che altre “associazioni” non possano in alcun modo interferire con le loro decisioni e con il rispetto delle loro “regole”.
Così si creano gli eserciti.
Ed ecco le guerre.

Ich bin ein freier Mensch
Un processo evolutivo comune a tutte le realtà…

Questo processo evolutivo delle “associazioni” è comune a tutte le realtà.
Piccole e grandi, politiche, religiose e di ogni altro tipo.

Non intendo dire che occorra vivere come degli eremiti o degli anacoreti.
Sono la prima che ha sempre lavorato a stretto contatto con la gente, che ama i rapporti sociali e i contatti con gli altri.

Tuttavia, alla fine, penso che sia necessario tornare a vivere la propria piccola realtà quotidiana.

Almeno questo è ciò che ho imparato dalla mia esperienza di vita.

Per questo motivo non ho certo paura dell’emarginazione sociale che viene costantemente minacciata da chi pretende di fissare delle “regole” per prendere il controllo della nostra libertà.

Forse perché, nella cosiddetta società “benpensante” e soprattutto “civile”, chi viene emarginato è in realtà uno spirito libero.

L’Uno nel Tutto

Nessuno ha bisogno di un “pastore” che indichi la retta via.

Basta uscire a volto scoperto (senza mettere una mascherina sul collo, come fanno in molti), rifiutarsi di mostrare un codice idiota (e non prenderne uno falso o, peggio, pagato, come fanno in tanti), semplicemente rivendicare i propri diritti (i modi ci sono, basta studiare le leggi) e rifiutarsi in modo assoluto di farsi inoculare (senza corrompere nessuno o, peggio, barare, come fanno le cosiddette “persone importanti” o i cosiddetti “furbi”).

Così si è già un eroe o un’eroina che stanno facendo qualcosa di concreto per salvare il mondo.

Perché quando lo fai, il resto del mondo ti sta guardando, anche se tu non lo vedi.

La salvezza è personale, soprattutto la salvezza della propria anima.

Eroi personali, individuali, anonimi.
E non millantatori virtuali da schermo.


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Quando comprenderete la differenza tra la coscienza interconnessa (l’uno nel tutto) e la mente ad alveare (il cosiddetto pensiero unico), vedrete tutto più chiaramente.
E soprattutto, vedrete tutti i giocatori che in questo momento stanno sulla scacchiera.



La maggior parte dei cosiddetti leader della dissidenza ha “pass” falsi pagati con i soldi che donate loro.
Avete visto qualcuno di questi sbruffoni agire davvero, fare qualcosa di concreto nonostante le cospicue “donazioni” che incassano (un nome a caso, Ricardo Delgado) ?

Ich bin ein freier Mensch
Qualsiasi azione individuale è sempre la più potente…

I politici (e di conseguenza i veri padroni del mondo) non temono di certo la cosiddetta “dissidenza controllata“, ovvero un gruppo di persone che fingono di essere dei leoni.
Ma un gruppo di persone libere che conoscono i propri diritti e, soprattutto, il significato della parola libertà.

Per questo motivo tutti questi personaggi insistono sempre sul fatto che non si tratta di una questione di diritti o di libertà.
Vi stanno addomesticando.

Occorre agire a livello individuale, in modo autonomo.
Non è necessario appartenere a nessuna organizzazione, gruppo o collettivo.

Qualsiasi azione individuale è sempre la più efficace.
Bisogna solo credere davvero in se stessi.
Bisogna essere dei veri eroi e non delle icone per le masse.

Questa è una vera coscienza connessa e non una mente da alveare.
La mente dell’alveare segue un leader.
La coscienza si collega formando un tutt’uno tra tutti.

Nessun massone, rosacroce o chiunque appartenga a logge, sette o culti conoscerà mai il significato della coscienza.
Semplicemente perché fanno parte di un sistema ad alveare.

E quindi non ne sono in possesso.


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