Idiozie nel web (2)

Febbraio 25, 2009 EcoAnemia


Idiozie nel web

Sempre in giro per il web, c’è gente in giro che si indigna perchè :

Le borse perdono il -70% e tutti sono preoccupati del crash (già avvenuto)

Le banche si azzerano come valori azionari (ma è il valore che loro compete in questo momento)

Warren Buffett sta rischiando di saltare (la sua chiamata long di ottobre su General Electric e su Swiss Re non è certo stata il massimo come tempismo, così come le call vendute a 1100 di S&P, se non era Buffett, lo ricordo, era già saltato. Negli ultimi tempi pare avere perso lo smalto di un tempo)

I principi arabi che hanno perso metà del patrimonio perchè investiti in azioni (ma chi glielo ha fatto fare ad esempio di comprarsi vagonate di titoli Citigroup sui 25$)

I fondi pensione aziendali delle multinazionali con buchi di centinaia di miliardi perchè allocati totalmente o quasi in azioni (coperture in derivati e gestione attiva del fondo e non solo passiva no ? Ricordo che ad esempio il massimo dello S&PMIB coincide con la sòla del collocamento del TFR presso i fondi pensione)

Idiozie nel web

Le assicurazioni di tutto il mondo che hanno buchi (without any doubt, già nel 2003 si erano salvate in corner, ma anche qua, hanno venduto prodotti con rendimento annuo garantito credendo che i mercati salissero perpetuamente, senza contare le polizze basate su prodotti ad alto rischio con cui hanno turlupinato risparmiatori di mezzo mondo)

Mediobanca ieri ha annunciato -87% di utile (ed è già andata bene, vedendo le altre banche d’affari nel mondo, pardon, anche Mediobanca si è buttata nel retail)

I miliardari di tutto il mondo che hanno perso 2/3 del patrimonio perchè tutto in quote di società (ed un bel “e chi se ne frega di loro” non ce lo mettiamo ? Tanto il loro tenore di vita non cambierà lo stesso)

recession cartoon

I costruttori e proprietari di immobili che hanno perso anche loro un terzo del patrimonio (in presenza di una bolla mai vista nella storia)

Sono anni e anni che periodicamente sento queste parole da più voci, come un disco rotto.
Politiche e azioni sempre e comunque giustificate, difese ed osannate quando sono lanciate.
Poi dopo pesantemente criticate nel momento in cui compaiono i disastri che hanno provocato.

Il bello è che non occorreva certo essere dei fenomeni o dei Nobel dell’economia per capire che prima o poi avrebbero creato solo dei disastri, se ci sono pure arrivata io.

recession cartoon1

Esempi ?
Ce ne sarebbero a decine , mi limito a citarne alcuni fra i più eclatanti , tutti citati in passato su questo blog molto prima che iniziasse la caduta dei mercati (chi ha pazienza può verificare facilmente la veridicità di questa mia affermazione) :

I teoremi dimostrativi della nuova valutazione dei prezzi dei tecnologici : venivano giustificati i p/e stratosferici delle società dot.com con lo slogan “la nuova era con i nuovi paradigmi”, e si è visto poi cosa è successo alla stragrande maggioranza dei titoli del settore : bancarotta.

Si pontificava e si esaltavano gli Usa perchè ricorrevano al debito – anche familiare –  per incrementare la ricchezza : il nuovo paradigma della crescita, il debito facile (poi sfociato nei famigerati carry-trades). Chi ragionava nella maniera tradizionale, criticando il modo “antiquato” di acquistare solo possedendo mezzi propri o senza indebitarsi follemente, veniva sempre e comunque dileggiato. Si è visto come la storia è terminata.

Si esaltava l’idea balzana di rifinanziare i mutui in base all’aumento del valore degli immobili (yes, stupendo in un moto perpetuo al rialzo, peccato che le formulette matematiche un giorno si sono inceppate e la baracca è miseramente crollata)

Si esaltava l’idea geniale di cartolarizzare i mutui e mandarli in giro (così le diverse banche si sono scambiate fra di loro dei bidoni che oggi hanno valore zero e di cui solamente in questo momento sta affiorando la loro vera tossicità)

I derivati diminuivano i rischi di sistema (ma da quando ? Io lo dicevo sempre che in giro c’erano dei buffoni che avevano creato prodotti di cui non sapevano nemmeno il funzionamento, da che mondo e mondo i derivati amplificano la volatilità del sistema)

I derivati erano a somma zero e senza rischi (somma zero in teoria sì, senza rischi è stata la barzelletta del secolo)

Idea spettacolare abbassare i tassi selvaggiamente nel 2002 (l’unico risultato che hanno ottenuto è di creare una nuova, gigantesca bolla che sarebbe un giorno scoppiata all’avvenire di un evento sistemico non programmato, cosa poi regolarmente successa)

Geniale , utile e proficua la delocalizzazione del manifatturiero (infatti si è visto, quando è scoppiata la prima grande recessione nei paesi globalizzanti subito si è propagata, con effetti amplificati  a quelli globalizzati. Of course, nulla di nuovo sotto il sole)

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Creazione di una ricchezza concreta creata dai geni delle merchant banks (azzerate al primo starnuto, d’altra parte questi pretendevano di controllare la natura umana con formulette matematiche e prodotti studiati a tavolino con algoritmi sempre più complicati ed astrusi, che un giorno sono sfuggiti loro di mano)

Ebbene.
C’è sempre la stessa gente che ha creato queste corbellerie ad escogitarne ancora una volta di nuove.
Che dovranno in seguito rimangiarsi per la loro inutilità.
Statisticamente forse prima o poi ne azzeccheranno una corretta.

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Ma servirebbe gente nuova e competente, che però è inesorabilmente chiusa da costoro.

Ma in giro c’è ancora troppa ricchezza non remunerabile.
La bolla deve ancora sgonfiarsi.
Se non saranno i mercati, saranno gli immobili ed il potere d’acquisto della gente comune.

Forse il male minore sarebbe un lento bear market.


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