Gennaio 27, 2010 EcoAnemia
Ieri giornata interlocutoria
Iniziamo oggi dal November Case Index Shiller, ancora una volta in calo, a conferma di un mercato immobilare anni luce lontano da una ripresa :
E le statistiche y/y nel dettaglio sono ancora peggiori :
The ABC Consumer Index ci mostra ulteriormente il grado di pessimismo che – nonostante i continui messaggi di ottimismo provenienti dalla White House – aleggia nella popolazione americana :
Interessante leggere il commento :
[…]The ABC News Consumer Comfort Index stands at -48 on its scale of +100 to -100, essentially flat the past three weeks after a steep start-of-year dive.
It’s within sight of its all-time low, -54 this week last year.
That compares to a long-term average of -13 in 24 years of weekly polls.Views of the national economy are the chain around confidence’s ankle; more than nine in 10 Americans continue to say the economy’s in bad shape.The other two components of the index aren’t quite so dire, but hardly good : More than three-quarters rate the buying climate negatively and more than half say the same of their own finances.[…]
Sul fronte tecnico, poco da aggiungere, il supporto a 1090 ha momentaneamente tenuto, anche se continuano le chiusure deboli e soprattutto i volumi in vendita nell’ultima ora di contrattazione (sintomo di debolezza del mercato).
Area 1085/1090 è naturalmente un supporto davvero forte, non certo facile da perforare, anzi , tutt’altro, e la sua tenuta è fondamentale per il proseguimento nelle prossime settimane del bull market.
Ma è altrettanto evidente notare che siamo arrivati ad un punto davvero cruciale, e che i rischi di un ulteriore downside siano piuttosto alti : in caso di rottura di 1090, l’obiettivo è facilmente individuabile a 1030.
E se guardiamo gli indici asiatici, notiamo che la debolezza dei mercati persiste e che la direzione più probabile nelle prossime settimane sia verso sud :
Il CSI 100 oggi ha forato anche la media a 200gg, confermando ulteriormente il fatto che la Cina – che dovrebbe essere il motore della economia mondiale – si trova in un bear market.
Il Nikkei ha terminato la sua spinta propulsiva con la chiusura giorni fa del gap lasciato aperto un anno e mezzo fa, ritracciando sensibilmente.
Ed il Dax continua ad avere un debole comportamento, e pare inevitabilmente destinato sul lungo periodo a ritestare area 5200/5250.