Ottobre 25, 2023 La Medicina dell’Anima
Come in molte pozzanghere, in cui si riflettono i raggi dell’unico sole, così, in tutti gli esseri si riflette lo stesso unico spirito.
Il canto dell’Anima
Fonte : “Gleanings, 17:1-6 – The Kolbrin”
Sono colei che dorme, risvegliata dal torpore.
Sono il seme della Vita Eterna.
Sono la perpetua speranza dell’uomo.
Sono il bagliore dello Spirito Divino.
Io sono l’Anima.
Esisto dagli albori del tempo e sarò per sempre.
Sono il disegno intrecciato tra le curve e le trame della Creazione.
Sono l’indistruttibile essenza della Vita.
Sono lo scrigno dei tesori, delle speranze e delle aspirazioni dell’uomo.
Sono il deposito di amori perduti e sogni realizzati.
Prima del tempo ero un potenziale inconscio dello spirito, unito all’Uno Supremo.
Ma è dal momento in cui ebbe inizio il tempo che sono un mare di spirito addormentato, in attesa di essere richiamata nell’incarnazione mortale.
Ora, per quanto il corpo mortale che mi avvolge vada in pezzi e si degeneri, io rimango immortale ed eterna.
Attraverso il flusso e riflusso della vita, qualunque cosa il destino decreti, rimango il perenne gioiello delle ere, invisibile agli occhi e alle mani mortali.
Sono la sposa eterna dell’uomo mortale che attende da sempre il bacio del risveglio, il sussurro del riconoscimento.
Oh, essere di carne, non negarmi ; non lasciarmi vagare nella dimenticata solitudine, sola, non voluta, trascurata.
Tienimi a te come chi ama tiene l’amata, tenditi oltre le cose terrene e bacia le labbra che sono eternamente tue.
Guarda oltre la sfera degli opposti terreni, oltre la grettezza di guadagni e possessi.
Tienimi stretta e possiedimi, la tua anima sensibile ed eterna.
Non mi troverai dove infuriano tempeste emotive o dove sensuali burrasche portano scompiglio e inquietudini.
Domina prima queste, poiché io aspetto oltre, nella quiete di acque calme.
Devo essere cercata come chi ama cerca l’amata, in solitudine, nel silenzio e nella tranquillità, lì solo risponderò al bacio di riconoscimento del risvegliato.
Non trascurarmi, oh mio amato, non infangarmi; poiché io vengo a te come un inestimabile tesoro.
Porto con me bellezza, innocenza, gaiezza, completezza, decenza e considerazione, un gioiello di potenziale perfezione.
Non trascinarmi giù con te nelle regioni dell’oscurità e del terrore, piene di demoni e spiriti infestanti.
Sono tua, più vicina a te di qualsiasi persona amata sulla terra.
Se mi respingerai, precipiterò nella terribile rovina dell’oscurità, dove sarò purificata e liberata dalla corruzione del tuo tocco.
Il meglio che possa sperare è di essere concessa a un altro.
Sono il sublime veicolo che attende il comando di condurre il tuo vero sé al suo destino di gloria.
Chi potrebbe mai essere così avventato da non amarmi ?
Senza muovermi, sono più rapida del pensiero ; con ali celestiali sorvolo di gran lunga la gamma dei sensi mortali.
Bevo alla fontana della vita e mi nutro dei frutti dell’energia eterna.
Che cosa sei tu, mio amato, se non un’immagine d’argilla destinata a svanire ?
Una manciata di polvere vivificata da una scintilla della fiamma eterna.
Io, me stessa, non sono altro che potenziale.
Eppure, insieme siamo così grandi che la Terra, da sola, non può contenerci ; la trascendiamo per raggiungere le sfere della divinità.
Prendimi, risvegliami, riconosci la mia presenza, nutrimi, e ti condurrò verso regni di gloria inimmaginabili sulla Terra.
Sono il prigioniero in cattività che desidera la libertà dell’infinito.
Tuttavia, a causa del mio amore mortale, soffro angosciosamente per le cose destinate a passare.
Ma so che, al di là del dolore inseparabile dal soggiorno nella valle di lacrime, risplende un glorioso arcobaleno di speranza e di gioia.
C’è un luogo d’amore perenne centrato sull’infinito ; se mi nutrirai, non ci verrà negata l’espressione.
Sono attratta dalla legge di gravitazione spirituale verso l’unione con l’Anima Universale e non posso più sfuggire al ritorno a essa di quanto gli elementi dell’uomo possano sfuggire al loro ritorno alla polvere.
L’uomo vede la gloria nella luce riflessa della gloria in lui, conosce l’amore nell’amore dentro di sé.
Il sole è visto dalla luce del sole e non da alcuna luce dentro l’uomo.
L’uomo vede lo spirito attraverso la luce dello spirito.
e non da alcuna luce al suo sé mortale.
Solo la luce dello spirito può infiammare lo spirito dell’uomo.
Sono in pace quando sono in comunione con il mio Dio.
Sono gioiosa quando sono esaltata in coscienza e quando acquisisco saggezza e visione che vanno oltre quelle della Terra.
Mi delizio in comunione con la grande sfera con cui sono simile.
Mi rallegro in unione con lo Spirito Divino da cui provengo.
Io sono il tuo vero sé, che dovrebbe essere adorato in eterno.
Ascoltando i miei sussurri, lasciando che i tuoi pensieri si soffermino su di me e conoscendomi, tutta la gloria delle sfere superiori a te sarà rivelata.
Io sono ciò che legge quello che l’occhio vede, che capisce quello che l’orecchio ascolta, che sente quello che la mano tocca, che gusta ciò che entra in bocca e che odora ciò che arriva al naso.
Io sono la coscienza dimorante che conosce e gode di tutte le cose buone della Terra.
Coloro che indugiano nell’ombra della delusione non possono conoscermi e a loro è negata la più grande gloria della vita.
Tutti i concetti di bellezza, amore e gentilezza provengono dalla consapevolezza che risiede in me.
Quando lascio la mia dimora terrena, con me porto la conoscenza dei sensi, come il vento porta il profumo dei fiori.
Non sono mai nata né morirò mai.
Una volta risvegliata a un’esistenza di consapevolezza, non tornerò mai nel nulla.
Sono l’eterno che sopravvive alla vita quando il corpo muore.
Oh, chiamami dinanzi a te ; destami dal sonno con il bacio che dona la vita cosciente.
Non lasciare che giaccia inosservata, avvolta nel pesante mantello del sonno perpetuo, priva di sogni, ignara.
Sono l’Indistruttibile. Il fuoco non può bruciarmi, le spade non possono mutilarmi e l’acqua non può affogarmi.
Come il suono di un tamburo, il mio non può essere afferrato né trattenuto.
Come quel suono, così io.
Quando la conchiglia è soffiata,
la nota che ne deriva non può essere afferrata o tenuta.
Come quella nota, così io.
Quando un flauto è suonato, la musica che ne deriva non può essere né compresa né trattenuta.
Come quella musica, così io.
Sono l’Immateriale nel materiale che attende il riconoscimento, ma nella mia sfera sono la Consistenza.
Lì, la materia nota all’uomo non è più consistente delle nebbie dell’alba qui.
Sono il fuoco della vita in ogni cosa che respira e, in unione con il respiro, consumo la sostanza nutriente nel cibo, che alimenta il corpo.
Sono il nucleo del seme, il cuore di ogni cosa.
Sono il guardiano della memoria e l’arbitro della saggezza.
Queste cose sono mie e per sempre al mio fianco.
Sono per me ciò che le ossa e i muscoli sono per il corpo mortale.
La coscienza che dorme e quella che è desta.
La consapevolezza di sé.
I cinque sensi e i cinque organi dell’attività.
Lo spirito che controlla, l’essere sensibile.
Sono la coscienza che vive dentro di te ; sono il conoscitore.
Le cose vedute e quelle odorate sono percepite da me.
Le cose udite e quelle sentite sono registrate da me.
Sono l’essere interiore che causa ogni decisione, nonostante la lingua riporti fuori le cose che io, l’anima e lo spirito, conservo.
Ogni cosa che faccio ed ogni cosa che intraprendo, come il lavoro delle mani e il movimento degli arti, è fatta secondo il mio comando.
Quando parto, il corpo senza di me è inutile quanto un indumento consumato, abbandonato e messo da parte.
Andiamo insieme, mio amato, mano nella mano come amanti ?
Ritornerò a casa raggiante per l’orgoglio della coscienza fiorente o, respinta e umiliata, tornerò senza sensibilità, memoria o conoscenza ?
Ritorno accolta con gioia nella luce della gloria o devo, con disonore, cercare rifugio nell’oscurità ?
Sono tua, mio amato, fa’ di me ciò che vuoi.
Sono tua per sempre.