Il libro della nostra vita

Maggio 14, 2009 Memorie dal sottoscala


Il libro della nostra vita

A volte è proprio per amare se stesse che è necessario allontanarsi dai genitori dannosi.
Per non cadere con loro nel burrone.

Senza odiare, ovviamente.
Non c’è bisogno di frequentare persone che prima fanno del male a se stesse.
E poi ai propri figli.
Talvolta inconsapevolmente.

Ci sono genitori egoisti.
Che non dimostrano amore.

Ma fanno i conti con i propri figli e più o meno ragionano in questo modo :

“Sono io il padre, quindi ho ragione e tu, figlia (o), sei mia e devi fare quello che dico io.
Se non lo fai, allora non mi vuoi bene”.

Gestire un padre così è un bel problema.
Ne so qualcosa.

Non poteva che finire in questo modo.
Lontani per sempre.


Il libro della nostra vita
Il libro della nostra vita : donne picchiate, donne violentate, donne senza più lacrime…

Il libro della nostra vita : donne picchiate, donne violentate, donne senza più lacrime.
Una macchia sul selciato di questo mondo virtuale.
Una pagina di un libro che nessuno leggerà mai.

Esiste una differenza tra violenza fisica e violenza psicologica.

C’è quella fisica, che lascia segni visibili e dolorosi sulla pelle, e c’è quella psicologica, che non lascia segni esteriori, ma non per questo è meno dolorosa ; anzi, può esserlo anche di più, perché lascia segni nell’anima, distrugge la persona dentro, soffoca i sogni e i desideri.

Chi subisce questo tipo di violenza cambia radicalmente il modo di percepire la propria esistenza : sembra che viva come sempre, ma in realtà muore dentro giorno dopo giorno.
Non ha più stima di sé, agisce per sopravvivere e non per vivere.

Non mi vergogno certo a dire che anch’io ho spesso subito diversi tipi di violenza.
Nella maggior parte dei casi si è trattato di violenza psicologica.

Oggi purtroppo sono stata vittima anche di violenza fisica.

Il fatto mi ha ferita particolarmente (soprattutto interiormente, ma anche i segni sul volto, sul collo e sul petto sono evidenti) perché, oltre alla violenza, c’è stato anche un tentativo di vendetta puerile e vigliacco che mi ha fatto solo sorridere per la sua inconsistenza (e per la sua idiozia).

Quanta gente piccola c’è nel mondo.
È ancora più triste accorgersene quando si tratta di persone della propria famiglia, quelle che dovrebbero essere le più care, le più mature e, in teoria, le più vicine.

È proprio vero che spesso le cattiverie più grandi e le violenze gratuite capitano proprio tra le mura domestiche e/o simili.

Ma tant’è, io ho continuato come se nulla fosse successo, mi sono recata a fare il mio piccolo intervento di natura ambulatoriale (con i segni visibili, cui ho dato tranquillamente spiegazione alla domanda che mi è stata rivolta, perché ritengo che non ci si debba mai nascondere, nemmeno davanti alle cattiverie più grandi che si possono subire) e immediatamente dopo mi sono rimessa a lavorare, come al solito.

Una lezione a una persona che non ha mai dimostrato umiltà e che si ritiene molto più importante di quello che in realtà è.
(Astenersi commenti sul bere una bottiglia di champagne o cose simili, perché questa volta non la prenderei bene).

Ma questa volta è stata l’ultima.

Mai più.


Veronica