Il piano B del WEF

Marzo 2, 2022 Il Great Reset del WEF

L’ultima cosa che le élite vogliono sono movimenti di persone libere che ostacolano il loro Great Reset in nome della libertà.

Veronica Baker


Il piano B del WEF

Il piano B del WEF
I cosiddetti “gatekeeper del dissenso” stanno “vendendo” al pubblico la credenza che Putin sia un anti-globalista…

Una precisazione sul perchè ieri ho definito la Russia “la tomba dei nazional-socialisti (delle elite globaliste)”.
Ci sono diversi media “alternativi” e canali Telegram gestiti dai cosiddetti “gatekeeper del dissenso” che stanno “vendendo” al pubblico la credenza che Putin sia un anti-globalista.

Ovviamente, non è così.
Come molti altri leader politici (ad esempio Trump) talvolta usa una retorica anti-globalista.
Ma le sue azioni reali raccontano un’altra storia.

È importante capire che storicamente la maggior parte dei conflitti tra Est ed Ovest (a partire dalla cosiddetta “guerra fredda”) sono sempre stati conflitti architettati.

Da sempre è stato venduto ai mass-media il falso paradigma Est/Ovest.
Ovvero che l’agenda 2030 globalista sia puramente occidentale (od americana), e che paesi come la Cina e la Russia siano degli strenui oppositori.

Nulla di più falso.
I leader di entrambi gli schieramenti non sono mai stati veramente in conflitto tra loro.

Piuttosto hanno sempre usato delle vere e proprie guerre di convenienza per raggiungere fini nascosti ipnotizzando le masse con scene di terrore e di calamità.



Per chiunque abbia dubbi su questo fatto, consiglio vivamente di leggere i libri dello storico ed economista Antony Sutton, che nei suoi studi ha molto spesso affrontato questi argomenti che da sempre hanno caratterizzato ogni cospirazione globalista, esponendo nel contempo in modo magistrale la loro abitudine di “giocare” da entrambe le parti di quasi tutte le guerre nel secolo scorso, dalla rivoluzione bolscevica alla seconda guerra mondiale.





D’altra parte, i globalisti non hanno ottenuto ciò che volevano con il cosiddetto “virus farsa” ed ora hanno la estrema necessità di un’altra crisi.
Quasi sicuramente l’Ucraina è il cosiddetto piano B ed evocherà (ancora una volta) più fumo che arrosto.

D’altra parte il piano dei globalisti è piuttosto ovvio.
Sia negli USA che in molte altre nazioni occidentali sono ancora presenti un gran numero di persone che ancora difendono la loro libertà individuale.
Quindi le elite vogliono usare le tensioni con la Russia come mezzo per mettere a tacere il dissenso pubblico sulle (loro) politiche totalitarie.

Inoltre fornisce una copertura sia al crollo stagflazionistico in pieno svolgimento, sia alle progressive rotture delle catene di approvvigionamento che continuano incessantemente a verificarsi globalmente, nonché alla destabilizzazione dell’economia europea.

Una guerra infatti agisce perfettamente come distrazione ad un sabotaggio economico.
In poche parole non è altro che un perfetto capro espiatorio.

E’ ampiamente noto che questo crollo economico è stato provocato con largo anticipo dalla politica delle banche centrali.
Ma solitamente nessuno se ne accorge
, perchè i conflitti internazionali prendono immediatamente il centro della scena.

Una grave crisi economica causa sempre povertà, disperazione ed isteria.
Ed i globalisti forniranno una soluzione internazionale che avrà al suo interno una qualche forma di centralizzazione.

Negli Stati Uniti e in molte altre nazioni occidentali, dove molte persone ancora difendono la propria libertà individuale, i globalisti hanno chiaramente l’intenzione di usare le tensioni con la Russia per mettere a tacere il dissenso pubblico sulle loro politiche autoritarie.

Ed effettivamente già si sentono talvolta alcuni funzionari dell’establishment che “suggeriscono” come gli attivisti per la libertà siano “pedine dei russi”.

Ovviamente sono assurdità senza alcun senso.
Ma stanno provando la “nuova” narrazione per vedere se “funziona”.


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L’ultima cosa che le élite desiderano sono movimenti composti da persone libere che ostacolano il loro Great Reset in nome della loro libertà.
Ecco il perchè in questo momento è necessaria una vera opposizione pacifica.
Che – purtroppo per i globalisti – questa volta ci sarà.




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