Luglio 22, 2022 La Medicina dell’Anima
La volontà di potenza e di dominio, la manifestazione del Logos, ha caratterizzato da sempre la storia umana : dominare la natura, dominare gli altri popoli, espandere sempre più i confini degli imperi fino a livelli planetari e cosmici e, oggi, fino a dominare l’universo.
Il riequilibrio del forte e del debole
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Secondo Jung, nell’individuo esiste una natura duale, per cui in ogni uomo vi è una componente femminile della personalità inconscia e, reciprocamente, in ogni donna una componente maschile inconscia.
Jung definisce la prima Anima e il secondo Animus.
Mentre l’Anima rappresenta il principio dell’Eros e si correla al modo in cui l’uomo si rapporta alle donne, l’Animus rappresenta il Logos, la razionalità.
Tuttavia, le due componenti non hanno lo stesso peso e la stessa influenza nei due sessi.
L’Animus unisce la donna al mondo degli uomini, dello spirito e delle idee, fungendo da ponte tra la psiche individuale e l’inconscio collettivo, tra la componente maschile interiore e le risorse inconsce.
Per la donna, l’Animus rappresenta la supremazia del maschile di cui ha subito per secoli l’influenza e che ha trasmesso a livello inconscio come qualcosa di “superiore” al femminile.
Così, anche l’uomo tende a nascondere agli altri la “presenza della donna nell’individuo” e soffoca il suo elemento femminile, per paura di perdere la sua autorevolezza e la sua forza.
La crisi dei paradigmi tradizionali ha colpito, però, uno degli archetipi più antichi della storia umana : quello del maschile.
La volontà di potenza e di dominio, la manifestazione del Logos, ha caratterizzato da sempre la storia umana : dominare la natura, dominare gli altri popoli, espandere sempre più i confini degli imperi fino a livelli planetari e cosmici e, oggi, fino a dominare l’universo.
Nasce da qui il desiderio di antropizzare il mondo, un sogno basato sul dominio e sul potere.
Il potere è una delle caratteristiche fondamentali del genere maschile, sia nell’uomo che nella donna, ma quando assume i caratteri del puro dominio, diventa una patologia, perché è l’inflazione del patriarcato e del maschilismo.
I segni del nostro progresso sono prodotti dal patriarcato, così come lo sono il tipo di scienza che prevale e il tipo di sviluppo economico prevalente.
Questi tratti patriarcali comportano un’esclusione e/o una minimizzazione della natura e dei ruoli femminili.
Questa forma di potere/dominio ha reso disumani sia gli uomini che le donne: le prime perché non hanno realizzato la dimensione dell’Animus e i secondi perché si sono negati alla crescita dell’Anima.
Per riequilibrare le cose, l’uomo deve riequilibrare il suo lato maschile e valorizzare i propri aspetti femminili, mentre le donne non devono rivendicare il loro Animus-Logos, mutuandone le caratteristiche deleterie, ma devono imparare a essere forti e delicate: solo così potremo avere un essere umano equilibrato e consapevole.
Nessuna ideologia di genere, di tipo sessista, può essere assunta o condivisa, in quanto basata su stereotipi vuoti che distribuiscono ruoli e valori in modo rigido e predefinito :
• Creatività -> Valore -> Azione -> al maschio
• Passività -> Ricettività -> Mitezza -> alla femmina
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Il femminile, l’Anima, è un valore che deve essere applicato a tutto il genere umano e non solo alle donne, perché simboleggia il principio di vita, di ricettività, di creatività, di sensibilità, d’interiorità e di spiritualità ed è tipico sia degli uomini che delle donne.
Si tratta di un principio insito nella natura umana, per questo il riequilibrio dei valori maschili/femminili è necessario per l’essere umano e va oltre il sesso biologico di appartenenza.
Questo riequilibrio non solo libera la mente umana da un pregiudizio dannoso, ma affranca anche la storia e la cultura dalla tirannia della prepotenza come valore da perseguire, annullando finalmente la “legge del più forte”.
Il recupero dell’elemento femminile può portare alla liberazione di tutte le donne oppresse e permettere loro di esprimere la propria individualità e di vivere liberamente la propria vita.
L’oppressore esclude l’oppresso perché lo considera inferiore a se stesso, un essere subordinato e dipendente.
Per questo motivo, la liberazione deve essere rivendicata dall’oppresso affinché scompaiano le figure degli oppressori: solo allora avremo delle società di eguali e non di dominati e dominatori.
Il principio femminile è un elemento rivoluzionario in quanto opera sulla logica della vita e non dell’aggressione, valorizzando il rispetto e non il dominio.
La logica della vita rispetta la diversità e tutte le reti di interazione e di condivisione: il femminile autentico ama la cooperazione e non la competizione.
Il femminile è in grado di vivere relazioni complesse, ama le sintesi delle opposizioni, vuole coltivare lo stupore nei confronti del mondo, vuole uno sviluppo armonico con i ritmi della natura, con la luna e con le maree.
Il femminile ama la Madre Terra, madre amorevole che provvede alla vita di tutti i suoi figli, e vuole evolvere con lei in un pianeta capace di uno sviluppo sostenibile, basato su un modello inclusivo e cooperativo e non competitivo ed esclusivo.
Il principio maschile, malamente trasformato in maschilista, ha sviluppato una visione del mondo e una scienza basate sul dominio e sulla distruzione, sulla violenza, sull’espropriazione dei diritti e della natura, considerate valori secondari rispetto allo sviluppo e al progresso.
La fine dello stereotipo maschilista della realtà è salutare, in nome di un nuovo modo di rifondare la concezione dell’Animus.
La via femminile è la via della non violenza, che mira a trasformare la realtà circostante con dolcezza e persuasione, senza ricorrere alla violenza, ma promuovendo politiche di rispetto delle diversità e della cooperazione in vista del bene comune.
Nell’essere umano che riequilibra il suo essere, si integrano insieme forza e tenerezza, lavoro e gioco, ragione ed emozione, Logos e Pathos ed Eros.
Così l’essere umano può diventare sempre più umano e più libero nelle sue relazioni, perché fatto di materia umana più dialettica, dinamica e sorprendente: un’immagine divina.
Questioni irrisolte
Qual è il ruolo di figure che molti pensano siano dalla parte dei cittadini, come il noto chimico prof. Corrado Malanga ?
Fino a che punto possiamo fare affidamento su di loro ?
Premetto che non posso certo trasmettere alcuna verità assoluta, ma solo invitare a essere vigili e a fare delle ricerche approfondite.
Sì, senza dubbio molti argomenti da lui proposti sono condivisibili, così come diverse battaglie da lui combattute.
Tuttavia, ritengo che tutto questo debba sempre essere personale e che sia sbagliato delegare agli altri sia la parola che l’azione, giustificando quindi una certa inerzia individuale.
È sicuramente sbagliato cercare degli oracoli, perché nessuno può ovviamente conoscere il futuro ; al limite è possibile indicare delle possibili evoluzioni, in modo da poter usare il proprio discernimento in una realtà quotidiana che oggettivamente è assai complessa.
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Il prof. Malanga è senza dubbio una persona molto preparata ed eloquente che, nel corso degli anni, ha mostrato delle prese di posizione molto lodevoli.
Tuttavia, in lui intravedo qualche ombra: ad esempio, negli ultimi anni ha elaborato una sua dottrina che, nei fondamenti non privi di contraddizioni, non è così tanto lontana dall’antropocentrismo promosso dalla Massoneria.
D’altra parte, un’avveduta “cospirazionista” (e mai termine fu più sbagliato, se riferito a chi comprende i reali complotti orditi ai danni della Vita sul pianeta Terra) impara a osservare qualunque dettaglio possibile, in modo da giungere a conclusioni ragionevoli e, nei limiti del possibile, oggettive circa determinati fenomeni e manifestazioni della realtà.
Come vedremo nel proseguo di questo lungo articolo, recentemente il prof. Malanga ha cambiato stranamente registro nel suo percorso di “studi e rivelazioni“; questo fatto è assolutamente singolare, perché il cosiddetto Sistema (o forse sarebbe più appropriato usare il termine Six-tema ?) può facilmente “liberarsi” (o quantomeno provare a farlo, qualora lo ritenesse necessario) degli individui considerati “scomodi“, o che rivelano verità di importanza assoluta.
D’altra parte, nel mondo di oggi, più una persona è famosa e innalzata ai fasti della gloria, più occorre fare attenzione alle sue parole e soprattutto al messaggio che vuole trasmettere alla gente.
Purtroppo la realtà è falsa, ingannevole e terribile.
Occorre davvero molto coraggio per guardarla in faccia senza girarsi dall’altra parte (un comportamento inutile) e soprattutto senza bollare chi parla senza lingua biforcuta come un pazzo “complottista“.
Personalmente, ritengo che solo l’Intelligenza del Cuore possa aiutarci a trovare la giusta strada e a separare la Luce dalle Tenebre.
Nel mondo si definirebbe una notizia bomba.
Nel settore dell’energia, si tratterebbe di una vera presa di coscienza individuale che non potrebbe non avere un impatto significativo sulla “coscienza collettiva“, soprattutto considerando l’elevato numero di persone che il professor Malanga si “trascina” dietro da lungo tempo.
Anche prima di questa sua vita.
Un omaggio da parte sua al femminile portatore della Vita, un messaggio che sta trasmettendo da un po’ di tempo.
Occorre ammettere che ora è diverso da un tempo.
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Voglio sottolineare questo evento perché, a mio avviso, molti non si sono resi conto della valenza del messaggio, che si può definire senza ombra di dubbio un punto di spaccatura : nel “bene e nel male“, il prof. Malanga da 20 anni in Italia ha rappresentato la “voce famosa” che si è fatta sentire in lungo e in largo riguardo alle interferenze (o abductions researches), riprendendo dalle basi i lavori al maschile dei già noti Budd Hopkins, John E.Mack e John Lear.
Tuttavia, l’eminente prof. Malanga ha dedicato ben poche parole al lavoro al femminile di Karla Turner.
Il punto è che tutti questi personaggi sono stati uccisi dopo pochi anni, e nel caso di Karla è stata addirittura sterminata tutta la famiglia, perché divulgava questo tipo di informazioni.
Mentre il prof. Malanga è sempre qui, senza alcun problema, a parte una vecchia storia che racconta riguardo alla rottura del volante della sua auto (fonti “indirette” e quindi non verificabili danno una versione diversa, ma qui siamo nel campo delle illazioni e quindi fuori dal contesto di questa mia dissertazione).
Per quanto riguarda poi la metodologia del lavoro da lui sviluppata, dal punto di vista scientifico è davvero “impressionante“.
È un lavoro dettagliato, preciso e solido, ben spiegato secondo l’approccio prevalentemente sinistro, quindi maschile, di Lobo, che vede, determina e poi erige a Verità Assoluta.
Forse perché, nelle fasi iniziali, era molto desideroso di ottenere riconoscimenti anche dal mondo accademico ?
Se le spiegazioni razionali, fisiche e quantistiche fornite possono risultare corrette o giuste (appunto, ancora nel duale) si basano sempre su una programmazione di questo Universo che, secondo la sua opinione, non è naturale ma è stato creato.
Secondo il prof. Malanga, infatti, siamo noi i creatori dell’Universo, ma poi non ce lo ricordiamo.
Forse siamo più semplicemente i portatori della Vita, fin qui manipolata su suoni, colori, geometrie, frattali e altre strutture di programmazione create nella grande Manipolazione di questo Universo ?
Riconoscendogli senza ombra di dubbio l’immenso lavoro compiuto negli scorsi due decenni, ma soprattutto perché finalmente ha avuto questa sua grande presa di coscienza, mi auguro che non ci vogliano altri 20 anni per conoscere la verità su due questioni ancora irrisolte :
1. Come mai è l’unico dei personaggi noti che hanno esposto ciò a essere ancora vivo ?
Non è che ha fatto qualche accordo segreto con gli oscuri massoni ?
2. Come mai proprio lui, in questo preciso spazio-tempo, ha esposto e, a suo dire, risolto l’Agenda Aliena che, per prerogativa, dovrebbe essere super-segreta e sulla quale si basa il modus operandi dell’Alieno ?
Non è che farci credere questo almeno in parte porti all’apertura delle prossime fasi del “piano” ?
Oppure, in vite precedenti, si era già accordato con gli alieni, tradendo in parte il genere umano ?
Sono domande che mi pongo da tanto, troppo tempo, ma che nessuno o quasi del suo “pubblico” dormiente si pone, forse ipnotizzato dalla sua conoscenza e capacità di “stare sul palcoscenico”.
Non chiedo di ottenere alcuna risposta.
Piuttosto, più semplicemente, l’inganno della scelta.