Settembre 19, 2009 EcoAnemia
Indici interessanti : CSI e Baltic Dry
Il vero ed unico indice cinese davvero significativo (lo Shanghai CSI 100) ha rimbalzato in modo consistente (un 10% circa) dopo la violenta correzione di Agosto (da 3800 pti a 2800 pti, il 27% circa – ricordo che tecnicamente ogni correzione di un indice oltre il 20% determina in analisi tecnica l’inizio di un bear market oppure in ogni caso di una fase correttiva piuttosto importante).
E’ interessante inoltre notare che il CSI (così come tutti gli altri mercati del BRIC) ha fatto il suo minimo a fine Ottobre (circa tre mesi e mezzo/quattro mesi prima di tutti mercati occidentali) ed il max a fine Luglio.
Il Baltic Dry Index – che raccoglie le informazioni relative alle navi cargo che trasportano materiale “dry”, quindi non liquido (petrolio, materiali chimici) – è tuttora in fase correttiva nonostante i principali indicatori economici mondiali e soprattutto gli indici di borsa siano in queste tre settimane andati al galoppo.
Il Baltic Dry ha raggiunto il suo max all’inizio di giugno e da allora ha continuato a correggere.
Ricordo inoltre che – riferendosi al trasporto delle materie prime o derrate agricole come carbone, ferro, grano, rame – costituisce anche un indicatore del livello della domanda e dell’offerta di tali merci.
Infatti è l’indice che più di altro individua i segnali di tendenza della congiuntura economica e lo stato di salute della economia globale.
Fermo restando che l’indice BDI è espresso in $ e quindi il suo andamento può essere influenzato dell’andamento del cambio della valuta statunitense (che infatti si è notevolmente deprezzata nello stesso periodo), anche questo è un segnale interessante per capire ciò che potrebbe aspettarci nei prossimi mesi.