Infrastruttura Pubblica Digitale

Gennaio 4, 2024 Il Great Reset del WEF, Totalitarismo

Suggerisco di dare al DPI un altro nome, più accurato, che in italiano suonerebbe più o meno CCDG, cioè “campo di concentramento digitale globale”.

Veronica Baker


Infrastruttura Pubblica Digitale

Digital Public Infrastructure (DPI), che in italiano suona più o meno come “Infrastruttura pubblica digitale“.

Probabilmente ne avete già sentito parlare navigando sui siti web dell’ONU, del World Economic Forum, della Rockefeller Foundation e della Bill & Melinda Gates Foundation, che promettono la creazione di un mondo sicuro, accessibile a tutti, equo, inclusivo ed ecosostenibile.

Ecco come il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite la descrive :

L’infrastruttura pubblica digitale (DPI) è uno strumento fondamentale per il raggiungimento di numerosi obiettivi.
È un fattore cruciale per la trasformazione digitale e sta contribuendo a migliorare l’erogazione dei servizi pubblici su larga scala.

Se progettata e implementata correttamente, può aiutare i Paesi a raggiungere le proprie priorità nazionali e ad accelerare il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

I governi, i donatori, il settore privato e la società civile hanno l’opportunità di contribuire alla sua realizzazione : unitevi a noi !

Ora la definizione della Fondazione Rockefeller :

Il DPI è un approccio digitale che abilita funzioni essenziali per l’intera società e che promuove la crescita economica e sociale di tutti, non solo di chi può permettersi l’accesso.

Le sue applicazioni immediate sono molteplici: si va dai pagamenti di emergenza ai rifugiati climatici tramite i telefoni cellulari, all’accesso immediato alla telemedicina e ai registri, a un’identità digitale che accelera l’accesso alle prestazioni sociali, e molto altro ancora.

Ed ecco come la Fondazione Bill & Melinda Gates la descrive :

Quando la pandemia di COVID-19 ha accelerato la trasformazione digitale a livello globale, ha messo in luce le differenze tra infrastrutture digitali solide e deboli.

I Paesi hanno una finestra di tempo limitata per assicurarsi di disporre di reti digitali in grado di offrire opportunità economiche e servizi sociali sicuri ed efficienti a tutti i propri residenti.
Questa è l’infrastruttura pubblica digitale.

Infine, ma non per questo meno importante, l’opinione del World Economic Forum sulla DPI :

L’infrastruttura digitale pubblica è fondamentale per affrontare importanti sfide globali come il cambiamento climatico e la necessità di una finanza pubblica reattiva ed efficace. […]

Un approccio incentrato sull’infrastruttura e sull’uso delle DPI ci permette di immaginare un futuro digitale inclusivo che sfrutti il potenziale della società, dei governi e delle imprese e che sia, al contempo, innovativo, contestuale e scalabile per servire le persone e il nostro pianeta.

Le DPI hanno accelerato notevolmente la curva di adozione e di inclusione nell’identificazione e nei pagamenti.

In altre parole, eliminando tutti i termini superflui dalle citazioni precedenti, la filosofia che sta alla base delle DPI può essere riassunta brevemente in questo modo :

Le etichette per il bestiame non solo sono sicure e comode, ma costituiscono un diritto umano.

D’altra parte, lo fanno esclusivamente per il nostro bene : infatti le etichette per il bestiame non sono solo sicure e convenienti, sono un diritto umano.

Lo segnalo perché nientemeno che Vladimir Putin, in occasione del vertice del G20 di novembre, ha annunciato che “lo sviluppo dell’infrastruttura pubblica digitale” è una “priorità” per la Federazione Russa.

Naturalmente, è importante ricordare che per la maggior parte dei finti “complottisti” oppositori del Six-tema, la promozione senza mezzi termini della DPI da parte di Mosca è molto positiva e anti-globalista, mentre i documenti programmatici della Fondazione Rockefeller, del WEF, dell’ONU e della Fondazione Bill & Melinda Gates, che spiegano come la DPI renderà il mondo più “equo“, sono molto negativi e malvagi.



È quindi ovvio che, secondo questi (finti) “complottisti”, Mosca si stia affrettando a realizzare il progetto di DPI in Russia per impedire ai globalisti di farlo (rotfl!).
La stessa identica strategia che viene utilizzata dal governo di Mosca per combattere le cattive criptovalute, promuovendo quelle “buone”.


Infrastruttura Pubblica Digitale


Tuttavia, è importante tornare all’argomento del giorno, ovvero il DPI.

L’eccellente accademico ed economista russo Valentin Katasonov ha recentemente pubblicato un articolo su questo nuovo progetto di “infrastruttura” globale e sulle ragioni per cui il DPI sarà probabilmente l’acronimo dell’anno 2024 (a questo proposito, segnalo un altro interessante articolo dello stesso autore sul cosiddetto Rublo digitale).

Il suo ultimo articolo sul DPI è stato pubblicato su almeno due organi di stampa in lingua russa : Katyusha.org, un sito di “patrioti” ortodossi (sulla cui “definizione” l’accademico e politologo Valery Salov avrebbe molto da obiettare), e Business Gazeta, il sito di notizie economiche più famoso della Russia.

Suggerisco di dare al DPI un altro nome, più accurato, che in italiano suonerebbe più o meno “campo di concentramento digitale globale“.


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