Invidia e desiderio di distruggere il lavoro altrui : fine di un’amicizia

Luglio 9, 2009 Il lato oscuro degli scacchi, Memorie dal sottoscala


Invidia e desiderio di distruggere il lavoro altrui : fine di un’amicizia.

Fu proprio in quel periodo che iniziò il mio profondo cambiamento interiore.

Fu allora che pubblicai questo post molto aspro e decisamente fuori le righe.
Non posso certo negarlo.

Ma fu spontaneo e soprattutto sincero.

Sancendo definitivamente la mia rottura con un ambiente che non mi aveva mai accettata semplicemente perché ero vincente e soprattutto amata dalla gente.

Ma l’errore stava a monte.
E la prima responsabile ero naturalmente io.

Non certo perché non fossi apprezzata.
Anzi, lo ero fin troppo.

Il problema era che davo l’impressione di essere un po’ intransigente.

In realtà, questo mio atteggiamento era figlio di una situazione che era andata degenerando sempre di più e che non poteva che avere un’unica soluzione logica : il totale abbandono.

Una scelta che giudico tuttora davvero molto saggia.
La migliore che avrei mai potuto fare.


[…]Facendo una mezza battuta direi che solo l’arrivo di un “Obama” ci può risvegliare […]

Stefano Morselli, 19.06.2009

Dovremmo cercare qualcuno “abbronzato”?
Che tristezza.
Questa è la triste conseguenza delle vostre incredibili sciocchezze.

Fatte coscientemente o inconsciamente, poco importa.
Ma le mie iniziative dovevano essere a tutti i costi affossate.

Errori marchiani di comunicazione e pubblicità inesistente o quasi.
Sempre falsi con me, come Giuda.


Invidia e distruzione del lavoro altrui


In passato sono stata davvero ingenua, aprendo completamente il mio cuore.
Che sciocca che sono stata.

Riguardo al nostro declino, avevo avvertito in anticipo dei pericoli che stavamo correndo.
Ma le mie parole sono state vane.
Come una Cassandra.


cassandra3307


Ho provato di tutto, ma…
…nisba !

No, non avete certo bisogno di un personaggio esotico e nuovo per risollevarvi.
C’era.
Stava riscuotendo un grandissimo successo.
Ma ve la siete giocata in maniera indegna.

E per cosa poi ?
Ah, già, troppo scandalosa.

Stefano Morselli, Bruno Merlini, Roberto Biffi, dovete semplicemente vergognarvi del vostro comportamento.

Ma non lo farete mai, il vostro orgoglio non ve lo permette.

L’importante è che nessuno parlasse con me né mi vedesse, giusto ?
Che siate organizzatori o meno non fa differenza.

Voi che mi criticate tanto e mi vedete in un certo modo, vi siete mai guardati allo specchio ?
Chi è repellente nei confronti di tutti coloro che sarebbero interessati alle nostre iniziative siete voi, non io.
Io attraggo, voi fate scappare la gente.

Cosa avevate paura, che i nostri soci fossero obbligati a presentarsi in tutù o con delle splendide parrucche di colore turchese ?
Che arrivasse un anatema da parte del parroco ?

Lol, per fortuna che ci dà l’affitto è una cooperativa e che tutti i membri del consiglio sono politicamente schierati, con alcuni che hanno delle vere e proprie carriere all’interno del Partito.

Ma è sempre stato così, gli ambienti più chiusi e intolleranti sono questi.


ballerina rosa tutu u16692083


E poi mi venite a dire che serve qualche personaggio nuovo.
Ahahahahahah.
Non si può essere più vecchi e retrogradi di voi.

Non trovate scuse patetiche, per favore.
So già anche che, come al solito, leggerete queste mie parole e non mi risponderete mai.
Leggete pure il blog di nascosto.

Infatti, non avete mai lasciato un commento.
Mica vi infettate a scrivere qualcosa, non venite mica contagiati dalla disforia di genere.
Non cancello mai nulla, né i feedback negativi né gli insulti, e rispondo sempre a tutti.


2z3uveg


Eh già, perché non ci si deve esporre, non si devono lasciare commenti in giro né si deve parlare pubblicamente.
Bisogna negare, stare zitti o insabbiare.
O fare battutine squallide, come fanno i vostri amici con cui non avete alcuna intenzione di litigare.

Che schifo !

Ripeto, io mi sono aperta a voi e sono sempre stata disponibile a qualsiasi tipo di confronto.
Se c’era qualcosa che non andava bene, bastava dirlo.

Naturalmente, di fronte si nega e si fa finta di apprezzare.

Orbene…
Io che ne ho viste di tutti i colori e che ho avuto modo di conoscere molte persone che i normali (come voi) reputano “immorali” (fra cui mi ci metto pure io, of course, e ne vado fiera di esserlo), le quali, tra l’altro, mi apprezzano proprio per questo.

Io che sono considerata “brutta, sporca e cattiva”…
Affermo al contrario che c’è più pulizia e moralità in un qualsiasi bordello di periferia che nella stragrande maggioranza dei circoli scacchistici italiani.

E l’ex glorioso (od inglorioso ?) Mikhail Tal è un fulgido esempio di ambiente da bassifondi.

Il vostro motto è:
Vizi privati e pubbliche virtù.

Me ne torno fra la mia gente, felice di essere “diversa” da voi.

Saludos&Beijitos

P.S. : tralascio qualsiasi considerazione sull’attività agonistica, i numeri parlano da soli.
Siete rimasti in pochi, quelli che verrebbero anche se il circolo fosse dislocato nella sala del prevosto all’oratorio.

P.P.S.: c’è chi mi ha detto che sono molto scorretto a dire queste cose in pubblico.
Bene, se c’è una cosa che non sopporto è la falsità.

Quella che si vede nei vostri volti.
Dite sempre una cosa, e poi ne fate un’altra.

Siete capaci solo di parlare alle spalle degli altri.
Perciò, se ritenete che ci sia del falso in quello che ho scritto, controbattetemi pure.


Veronica