Isole di calore

Maggio 25, 2009 Global Warming


Isole di calore

Quando si trattano problemi come il riscaldamento globale, occorre fare molta attenzione.

Come accade nell’economia, ci sono problematiche ben distinte che provocano effetti simili nell’immaginario comune, se non addirittura uguali, ma che non sono direttamente correlate fra di loro.

Ad esempio, è molto facile confondere il problema delle “isole di calore“, ovvero il riscaldamento delle aree urbane cementificate, con il problema del riscaldamento dell’atmosfera e l’effetto serra.


Isole di calore


Provo a spiegarmi meglio.

È vero che l’uomo può alterare le temperature ai livelli del suolo (in media fino a 30-40 metri) nelle aree urbane industrializzate.

È stato dimostrato che nelle aree urbane delle grandi città (ricerca effettuata sulle temperature dell’hinterland milanese – fonte : stazioni meteo di Brera o Linate – ma lo stesso si potrebbe fare nel centro di Roma o nel capoluogo piemontese, o in qualunque altra metropoli mondiale, e il risultato sarebbe identico) oggi le temperature a livello del suolo sono più alte di 4°-5° rispetto a qualche decennio fa.

Il motivo è semplice: rispetto a 40-50 anni fa, nelle città si usano materiali che hanno un effetto “termoconvettivo” molto più marcato :

Cemento armato
Vetri specchiati (nei palazzi e grattacieli)
Materiali plastici (rispetto alle pietre, al marmo e al legno di qualche decennio fa)

Inoltre, negli hinterland urbani :

L’abbattimento di alberi
L’impermeabilizzazione dei suoli
L’asfaltatura sistematica
Il numero di auto, quadruplicato rispetto agli anni Cinquanta
Lo sfruttamento intensivo delle acque dei fiumi

Tutti questi sono effetti che contribuiscono al riscaldamento globale ai bassi livelli e hanno alterato totalmente sia il ciclo dell’evaporazione dai suoli, sia il ciclo delle piogge.


citta


Inoltre, principalmente  in estate, la situazione è peggiorata da :

Uso dilagante dei condizionatori (che emettono calore all’esterno per dare fresco nelle case)

Ecco spiegato perché nelle città oggi, soprattutto in estate, mediamente fa più caldo anche dai 3° ai 5° rispetto agli anni ’50, ’60 e ’70.

Quindi è vero che a livello del suolo l’uomo nelle città, in 40-50 anni ha alterato le temperature e i “microclimi”.

Ma ciò non ha nulla a che fare col problema del GW da CO2 : le temperature globali, dell’atmosfera, degli oceani, dei Poli sono regolate dal Sole e dagli oceani, ma non certo dalla CO2 che produce l’uomo.

Vorrei concludere la disamina del problema con una chiosa.


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Sul clima sappiamo ancora davvero molto poco, altrimenti saremmo in grado di fare previsioni meteo attendibili di mesi, anziché di 4-5 giorni come accade con le conoscenze odierne.

Ci sono troppe variabili che influiscono sul clima :

Correnti oceaniche
Venti
Pressioni atmosferiche
Movimenti della crosta terrestre
Temperature marine
Attività solare

E con le conoscenze che abbiamo, anche con strumenti di calcolo potentissimi come i super computers di oggi, non si riesce a prevedere molto in avanti.


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