Italian Graffiti

Gennaio 21, 2013 Il lato oscuro degli scacchi


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“Non appena ognuna di loro ha terminato la propria partita, un direttore di gara si è avvicinato per comunicarle che avrebbe dovuto sottoporsi al controllo.
Alcune giocatrici, quando hanno appreso la notizia, pensavano addirittura a uno scherzo.

Nonostante la possibilità di un test antidoping fosse nell’aria, in molti non ci credevano ancora.
Anche perché tutto si è svolto in massima discrezione.

La stessa dottoressa Cazzaniga si è detta sorpresa dall’attenzione mediatica che i controlli hanno attirato”.

In questi giorni ci sono state molte polemiche mediatiche e sono stati utilizzati i soliti metodi dei soliti noti.

Nel 2008, l’articolo che ho citato fu ripreso pari pari dall’Eco di Bergamo e da tutti i quotidiani sportivi nazionali.

Per la prima volta (ed ultima, ovviamente) ci fu un controllo antidoping al Campionato femminile scacchistico assoluto.
Si noti che persino chi scrisse l’articolo (completamente digiuno dell’argomento) fece notare che si trattava di “una novità, la prima volta che in Italia i controlli riguardano un torneo femminile”.

Come mai ?
La risposta è semplice : a quel campionato era attesa un’atleta che, a tutti i costi e con le buone o le cattive, doveva essere fermata utilizzando l’arma mediatica nel caso in cui le cose fossero andate (per loro) nel verso sbagliato.

Chissà chi era.


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Ovviamente, io che non sono fessa e che avevo capito che stava per succedere qualcosa di grosso (mi avevano invitata con tutto pagato dopo avermi combinato di tutto e di più), all’ultimo momento rinunciai, ovviamente facendo prima finta di accettare.

Dal punto di vista del doping non avrebbero potuto dirmi assolutamente nulla, dato che tutti i farmaci che prendevo all’epoca erano stati prontamente segnalati sia alla Federazione internazionale sia alla WADA.

Ma il loro scopo era montare uno scandalo mediatico per distruggere la mia immagine pubblica e mettere in prima pagina il “mostro”.

Senza contare che il torneo fu deciso all’ultimo turno a tavolino con una mega combine pubblica (raccontata nei minimi termini su questo blog, che subì allora per la prima volta un trattamento da Santissima Inquisizione)

Tranquilli, è solo una citazione.
Di voi non voglio più sentire parlare nemmeno in cartolina !


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