La crisi colpirà tutti

Dicembre 13, 2019 Ologrammi proibiti di vita reale

Aveva sognato una vita all’insegna del desiderio e della libertà, non della comodità, ma della dolcezza di magici avvenimenti, non del lusso, ma della bellezza, non della sicurezza, ma del compimento, non della perfezione, ma di un momento perfetto.

Anaïs Nin


La crisi colpirà tutti

La crisi colpirà tutti
Ovviamente di nascosto e mai alla luce del sole…

Come la crisi economica attuale si riflette sul lavoro di una escort ?

Se la clientela è esclusivamente composta da super-ricchi, è ovvio che l’attività ne risente poco.

Il reddito di politici, banchieri e, in generale, di persone appartenenti alla classe iper-agiata non risente affatto della crisi economica.

Certa gente non si farà mai mancare auto di lusso, yacht, weekend in località esclusive, caviale e champagne.

Ma sono davvero pochissime quelle che hanno accesso a questo mondo.
Praticamente tutte provengono dal sottobosco dello spettacolo o della moda : attricette di secondo rango, veline, modelle.

In altre parole, si tratta di professioniste che non si pubblicizzano come escort.
Ma come hostess o, più frequentemente, come “artiste“.

E che di fatto chiedono un ulteriore compenso per le loro prestazioni “particolari“.

Ovviamente di nascosto e mai alla luce del sole.
Il tutto per mantenere un’immagine rispettabile agli occhi dell’opinione pubblica.
E che molto spesso vengono premiate con un avanzamento di carriera.
O con contratti assai generosi nel mondo dello spettacolo.

Se invece, come capita nella stragrande maggioranza dei casi (anche quelle che affermano di essere delle “TopClass” in realtà fanno parte di questa categoria), si rivolgono alla cosiddetta “middle-class“, in periodi come quello che stiamo attraversando adesso ci sono seri problemi.

I clienti, infatti, sono solitamente imprenditori, professionisti, commercianti e impiegati di alto livello che ogni tanto si concedono dei momenti di puro divertimento e relax.
E quando l’economia va a rotoli, come in questo momento, le tasse aumentano e il fatturato diminuisce; è chiaro che, prima di rivolgersi a un’escort e quindi spendere, ci pensano non una, ma almeno tre volte.

Alla fine, dopo averci pensato a lungo, rinunciano.

Le recessioni – ancor più se si tratta di una depressione come quella che ci apprestiamo a vivere nei prossimi anni – sono infatti periodi in cui conviene andare in letargo anche dal punto di vista dei consumi.

Per cui, in questo periodo, è assolutamente necessario non esporsi troppo con le spese.
Questo perché gli introiti delle attività autonome possono diminuire drasticamente.
O addirittura cessare da un momento all’altro senza alcun preavviso.

Nonostante le leggende metropolitane che affermano che il mercato del sesso non conosca mai la crisi.


Giugno 1, 2016


False recensioni

Una escort “ufficialmente” non professionista è sempre molto ambita.
Ai potenziali clienti dà un po’ fastidio sapere che hai troppi uomini.

Preferiscono la non professionista, che in genere garantisce baci, più tempo e un po’ di coccole.
È una specie di amante che dura lo spazio di un incontro, non dà pensieri, con la quale magari instauri anche una specie di rapporto.

Purtroppo, però, nei siti di recensioni sono i (potenziali) clienti – fra cui molto spesso si annidano esponenti delle forze dell’ordine – a voler provare a stabilire il prezzo e a determinare la concorrenza.
Tramite una rete di ricatti che funziona più o meno in questo modo:

“Se mi dai questo, o se mi fai uno sconto, io parlerò bene di te, altrimenti parlerò male”.

Oppure, al contrario :

“Se scrivo questo, un’altra persona perderà clienti, ma tu in cambio devi fare sesso con me senza preservativo”.

Sex shop1
A questo punto la domanda è lecita…

È come una mafia.

Sono astuzie del commercio che forse sono lecite quando si tratta di oggetti o beni immateriali.
Ma quando in mezzo c’è un essere umano, si tratta di soprusi e abusi.

A questo punto la domanda è lecita.
Come funziona il ricatto attraverso la recensione online del cliente (detto anche in gergo “punter“) ?

Il meccanismo è piuttosto semplice da comprendere.

Perché è sempre lo stesso meccanismo utilizzato nei forum tradizionali.
L’unica cosa che cambia è l’argomento.

Si tratta perlopiù di donne (o trans) che hanno pubblicato un annuncio su internet.
Ne valutano una, decidono di essere interessati, si consultano a vicenda e postano il link con l’annuncio.

A questo punto intervengono quelli che la conoscono, magari dicendo che la foto è falsa (come spesso accade), e iniziano a scambiarsi le informazioni.
Tutto questo sarebbe lecito, forse.

Ma in realtà hanno un potere molto pericoloso tra le mani, perché possono dire qualsiasi cosa.
È vero che pubblicamente non possono scrivere l’indirizzo, ma si scambiano messaggi privati.

Ma si scambiano opinioni privatamente.
Decidono a priori quali informazioni dare.

In questo modo la ragazza rimane totalmente esposta.
Soprattutto se non è una professionista.

Possono decidere di diffondere informazioni false, per esempio che la ragazza accetta ogni forma di sadomaso.
Certo, lei può rifiutarsi.

Ma ovviamente, se si rifiuta, non vogliono pagare il prezzo stabilito, e solitamente finiscono per vendicarsi scrivendo cose non vere, come per esempio “puzzava” o “è svogliata“.
E naturalmente, se prova a difendersi, trova porte chiuse.
In fondo, deve accettare che si parli di lei.
È sul mercato.

Basta che non violino la privacy (e ci vuole molto poco oggi, vista l’ambiguità delle leggi) e loro sono a posto.
La ragazza, quindi, si ritrova in balia di chiunque.
Diventando un bersaglio delle false recensioni.

Se qualcun altro scrive, per esempio, che non è vero, che non è così, allora lo accusano di voler chiedere uno sconto.

La umiliano, la deprezzano, e poi arrivano dicendo:

“Pensavo che fossi una non-professionista, invece vai con tutti”.

È semplicemente un modo per pagare di meno e chiedere di più.

Ma come fanno i commentatori online a essere considerati credibili dagli altri ?
In quasi tutti i siti vige la legge non scritta secondo cui la credibilità di una persona (cioè il nickname) è proporzionale al numero di recensioni (o post) che scrive.

Solo così si diventa un commentatore credibile.
Sei uno che ne vede tante.

Ma molto più probabilmente scrive tanto.



 

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