[…] Una voce tra le righe del piano di salvataggio di Hank Paulson.
Si diceva che, oltre al pacchetto di salvataggio dei mercati da 700 miliardi di dollari, il Tesoro statunitense avrebbe utilizzato le riserve valutarie del Fondo di stabilizzazione dei cambi, istituito negli anni ’30, per finanziare uno schema assicurativo per i mercati monetari. […]
Nelle pieghe della mega proposta di salvataggio del tesoro USA c’è una “piccola” nota : le riserve americane in valuta del “Fondo di Stabilizzazione del Cambio” (FSC) verranno usate per finanziare un programma di assicurazione dei fondi monetari, esistente sin dagli anni ’30.
Il motivo è che, invece di restituire sempre almeno il capitale (come realmente i fondi monetari dovrebbero fare), hanno mostrato perdite dovute al fatto che anche nei fondi monetari USA sono finiti titoli come quelli di Lehman e CDO.
Hanno deciso di abbandonare il dollaro al suo destino : non si preoccupano nemmeno più di mantenere riserve in valuta per difenderlo in caso di necessità, come fanno tutti i paesi.
Reazione immediata e violenta o più dilazionata nel tempo ?
Se arabi e cinesi cercano di frenarne la caduta (dato che possiedono riserve per circa 3.000 miliardi di dollari), è probabile che la sua caduta sia lenta.
Ma è solo questione di tempo.
Il dollaro deve perdere almeno il 20% del suo valore nei confronti di tutte le principali valute.
A questo punto l’obiettivo (impressionante) è un cambio fra gli 1,8 e i 2 euro.
