Pare che molta gente sia sorpresa (o, meglio, faccia finta di esserlo) quando dei soldati muoiono in guerra.
Purtroppo, e lo ricordo a chi non lo sapesse ancora, da quando esiste il mondo in guerra i soldati sono sempre morti.
La guerra uccide, è strano, vero ?
Le armi non sono certo soprammobili decorativi, ma sono costruite appositamente per uccidere.
Perciò, se un soldato decide di arruolarsi e di combattere in certe zone del mondo, sa benissimo che rischia di essere colpito da qualche nemico; e in quel caso, morire non è certo un fatto casuale.
D’altra parte, che l’acqua bagni e che il fuoco bruci dovrebbe essere noto ormai a tutti…
Dovrebbe invece fare riflettere il fatto che questa missione di guerra camuffata da missione di pace si sta svolgendo in una zona del mondo da sempre in conflitto nella storia, dove tutta l’economia locale gira intorno al traffico di armi, dove lo stato italiano continua da anni a investire denaro pubblico come in un pozzo senza fondo, e in termini di riscontro personale nessun cittadino italiano, a parte i venditori di armi e qualche politico, ha ottenuto alcun vantaggio economico.
Strano anche questo, vero ?
In un’Italia che si sta spegnendo sempre di più ogni giorno che passa, con le pensioni sociali ai minimi storici, la sanità, la scuola e la ricerca in rovina, sempre più gente che fatica a trovare un lavoro e a tirare avanti, con le poche risorse disponibili che vengono tolte a chi ne ha davvero bisogno, si favoriscono sempre e comunque i soliti noti.
E ai “mercenari“, pagati con i soldi pubblici per difendere gli interessi dei venditori di morte, si dedicano pagine e pagine di eroica propaganda.
