La libertà una volta persa è per sempre

Dicembre 15, 2021 Il Great Reset del WEF, Totalitarismo

La libertà una volta persa è per sempre.

Veronica Baker


La libertà una volta persa è per sempre



Non so se la situazione è così ovunque, ma oggi ci sono rimasto davvero male.
Sono nato a Riccione, ci ho sempre vissuto e conosco tantissime persone.

Ho avuto un’infanzia da sogno e ogni strada e luogo di Riccione sono per me ricchi di ricordi indelebili !

Pensavo di essere a casa e invece oggi scopro quello che ho filmato nel video in allegato… non è morto nessuno, per carità… ma che tristezza !

Testimonianza di A., autore del filmato precedente.


La libertà una volta persa è per sempre
Spero che il cammino verso l’oscurità venga ben presto interrotto…

Spero che il cammino verso l’oscurità della tirannia venga ben presto interrotto.

Mi arrabbio contro la luce morente della libertà.
Non tanto per me stessa, che in fin dei conti sono davvero una privilegiata.

Anche solo per avere il tempo e la possibilità di scrivere queste righe.

Tutto quello che stiamo vivendo è il primo passo verso il totalitarismo.

Stiamo scivolando gradualmente in quell’oscurità dove l’albero della libertà appassisce e muore.

Ci sono alcune battaglie in cui è meglio arrendersi e andarsene.
Ce ne sono invece altre per cui è necessario lottare per il proprio stile di vita.

Questo è ciò che è in gioco in questo momento.
È per questo che combatterò strenuamente.

Perché la mia vera libertà è essere sempre me stessa.
Coltivando e mostrando al mondo chi sono davvero in ogni momento.

Map of the problematique

Tutto quello che è successo era ampiamente prevedibile.
È ovvio che tutto è già stato deciso da molto tempo.

Le “oscillazioni” non sono altro che il classico giochino del poliziotto buono e quello cattivo.

Si tratta di una vecchia tattica per imporre decisioni già prese gradualmente, testando ogni volta le reazioni della gente.

Il progetto è chiaramente di natura esclusivamente politica.
Un esperimento di ri-disciplinamento autoritario funzionale a un modello economico ben preciso.
Un’agenda non solo italiana.

Ma (ovviamente) europea, ideata dall’asse franco-tedesco e, soprattutto, da Bruxelles.

E di cui il governo italiano è solo uno degli esecutori.
Non bisogna essere dei “complottisti” per comprenderlo.

L’obiettivo dichiarato è distruggere quel poco che resta della piccola e media impresa, del terziario autonomo, degli spazi di formazione, socialità e cultura.

Bisogna sostituirli con consumi, intrattenimento, didattica e socialità completamente digitalizzati e soprattutto completamente controllati dalle grandi multinazionali di Silicon Valley.

Secondo costoro, occorre rimpiazzare e sostituire completamente :

L’interazione fra le persone tramite i social network.
Le scuole e le università con una didattica esclusivamente a distanza.

L’amore e il sesso con il dating virtuale e il cyber sex.
I ristoranti e i bar con il food delivery.

I cinema e i teatri con Netflix.
Lo shopping nei centri commerciali con Amazon.

I concerti con le dirette streaming.
Lo sport con il “workout” casalingo gestito da applicazioni.

Il lavoro con sussidi statali di semi-indigenza.
La pratica religiosa comunitaria con una spiritualità solitaria senza alcun rilievo sociale.

Ma, soprattutto, eliminare ogni forma di associazione culturale, circolo, movimento civico e politico libero e non controllabile.
Trasformando la società civile in una pluralità di individui isolati che seguono ciecamente i leader politici che recitano un reality show quotidiano.

Naturalmente profilati quotidianamente e sottoposti a un continuo martellamento di notizie di regime “selezionate” per loro dai social media.
Selezionando le cosiddette “fake news”.
Cioè di ogni fonte che non sia “approvata” dal cosiddetto mainstream.

L’accelerazione di questa trasformazione permetterebbe alle élite europee di raggiungere una saldatura tra il mega tecno-capitalismo d’oltreoceano, lo statalismo burocratico UE a economia sussidiata e il modello autoritario cinese.

L’unico ostacolo che può ancora frapporsi tra questo demoniaco progetto e la sua attuazione è esclusivamente la reazione, la resistenza e la mobilitazione delle società civili europee, dei ceti sociali e soprattutto delle fasce sociali che hanno deciso di “sacrificare” (senza mezzi termini, proprio fisicamente) se stesse.

Dalla loro capacità di ribellione e di coordinarsi, dando vita a un blocco sociale e politico coerente in sostituzione di una rappresentanza politica ormai inesistente, dipenderà l’esito della follia mondiale che stiamo vivendo.
Se l’esperimento tecno-autoritario dovesse avere successo, sarebbe dichiarato fallito o, quantomeno, dilazionato.

In poche parole, occorre reagire subito.
Esattamente come sta già succedendo in diversi paesi del mondo.

Riusciremo a sconfiggerli

The night has reached its end
We can’t pretend
We must run
We must run
It’s time to run

Take us away from here
Protect us from further harm
Resistance !

Indubbiamente questi versi si ispirano a 1984 di George Orwell.
Ma in questo momento ci riguardano da vicino.

È il nostro mondo attuale.

I poteri occulti ci stanno osservando sempre più da vicino.

Is your secret safe tonight ?
And are we out of sight ?
Or will our world come tumblin’ down ?
Will they find our hiding place ?
Is this our last embrace ?
Or will the walls start caving in ?

Ovviamente desiderano annientare qualsiasi forma di resistenza.
E naturalmente tutte le persone che si sono “risvegliate” dal controllo mentale a cui purtroppo il nostro pianeta è condizionato.

Il cosiddetto “abbraccio della verità“.

Quell your prayers for love and peace
You’ll wake the thought police
We can hide the truth inside

Il “Club” mira solo a formare dei nazionalisti a cui viene fatto il lavaggio del cervello ogni giorno.
Pienamente sottomessi ai loro voleri in ogni momento.

Qualsiasi pensiero di unità, amore e pace può bloccare in modo inesorabile l’ascesa del globalismo.
E di conseguenza il pieno controllo del genere umano.

Per questo motivo è necessario nascondere accuratamente la verità dentro di noi.
È necessario mantenere viva una consapevolezza sotterranea.

Love is our resistance
They keep us apart and they won’t stop breaking us down
And hold me, our lips must always be sealed

Non smetteranno di cercare di controllarci tramite il controllo della mente esercitato tramite i mass media e la propaganda.
Secondo loro, l’amore dovrebbe essere sostituito dall’egocentrismo e dal materialismo.

Questo può manifestarsi in diversi modi.

Ad esempio, un nuovo estremismo religioso.
Oppure un militarismo di matrice nazista.

Promuovendo l’idea che la guerra sia positiva.
L’amore è l’opposto di tutto questo, naturalmente.
Ma non dobbiamo avere paura delle conseguenze.

Purtroppo il mondo è ancora governato da linee di sangue che risalgono al tempo dei babilonesi e degli egiziani.

Il loro sistema, come stiamo tristemente osservando in questo momento, ha corrotto tutti i governi mondiali.
Operando nel totale disinteresse dell’umanità.

If you could flip a switch and open your third eye,
you should see that we should never be afraid to die !

Costoro giocano esclusivamente sulle nostre paure.
E su tutto ciò che in passato è stato inculcato nel nostro inconscio.

Riusciremo a sconfiggerli.
Ma non dobbiamo avere alcun timore di morire !



Qual è il prezzo di questi diamanti ?

La libertà una volta persa è per sempre
Non fare assolutamente nulla equivale a perdere la nostra capacità di sentire il dolore altrui….

Che lo siano consapevolmente o meno, ormai ogni giorno che passa molta gente sta progressivamente scivolando in un’apatia che si rivela non solo controproducente, ma anche dannosa.

Di certo non aiuta a fronteggiare la situazione che stiamo vivendo.

Per quanto profonde possano essere le mie riflessioni, sono consapevole che la battaglia sia davvero molto difficile.
Non mi riferisco naturalmente a un positivismo di facciata.

Ma alla consapevolezza che, alla fine, sarà davvero importante solo l’azione.
Il fare, il volersi opporre concretamente al sistema.

Agendo.
Non solo a parole.

Agire è l’unica arma che può essere davvero efficace per provare a cambiare una situazione che, con il passare dei giorni, sembra sempre di più un destino inevitabile.

Ma cosa si può fare concretamente ?
Questa è la domanda che mi pongono spesso.

Certo, non è facile.

Tuttavia, credo che chiunque abbia il dovere morale di provare a fare qualcosa, nel suo piccolo.
Senza avere paura delle conseguenze.

Non tanto per chi, come noi, ha già potuto vivere una parte importante della propria esistenza.
Ma per tutti quegli innocenti – i nostri bambini, i nostri figli, i nostri ragazzi – che non hanno ancora avuto alcuna possibilità di vivere nulla.

Non hanno alcuna colpa di ciò che è stato causato dagli adulti.
Purtroppo, però, ne stanno già subendo le conseguenze peggiori e ne subiranno ulteriori, anche più terribili, in futuro.

È fondamentale mantenere viva la capacità di empatizzare con gli altri.

Bisogna socializzare, parlare, condividere.
E soprattutto le emozioni.

Non fare assolutamente nulla equivale a perdere la capacità di provare il dolore altrui.
Ci indebolirebbe e ci priverebbe della nostra anima.

Fino a prova contraria, molti di noi – anche coloro che hanno paura di manifestarlo – non solo sono ancora vivi spiritualmente.
Ma soprattutto possiedono ancora dentro di sé un’anima guerriera, pronta all’azione.

Arrendersi, ovvero non agire, equivale a condannarsi da soli.
Per di più, senza lottare.

Come agire contro il sistema legalmente ?

La libertà una volta persa è per sempre
Come le persone comuni possono agire contro il sistema ?

Basta fare piccole azioni.
Ma importanti.

Personalmente, è da un decennio che agisco contro il cosiddetto “sistema” seguendo questi principi.

Informarsi attivamente

Iniziare a informarsi attivamente significa individuare i mandanti della “farsa”.
E di conseguenza anche coloro che hanno venduto la propria anima per denaro : politici, medici, personale paramedico, giornalisti.

Un capitolo a parte merita la questione delle forze dell’ordine.
È vero che giurano fedeltà assoluta allo Stato, ma è altrettanto vero che, quando opprimono il proprio popolo, alla fine non potranno più dire : “Stavo solo eseguendo gli ordini !“.

La storia ce lo insegna.

È necessario utilizzare gli stessi metodi utilizzati dai governi mondialisti

È noto che le armi più potenti utilizzate dagli oppressori siano il denaro e la burocrazia.
Ma è possibile rendere loro pan per focaccia.

Basta, per esempio, non spendere il proprio denaro acquistando da multinazionali o da società che fanno capo ai cosiddetti “mandanti”.
Non solo società oltreoceano ben note come Amazon, eBay o Microsoft, quindi.

Ma anche (e soprattutto) certe aziende “finte nazionali”.
Ogni riferimento a Fiat/Exor (e quindi a tutte le società della galassia) non è certo casuale.

Per quanto riguarda la burocrazia, è importante studiare sempre da soli, e soprattutto in anticipo, tutti i cavilli legali esistenti.
In modo tale da rendere difficoltosa, se non impossibile, l’attuazione di norme illiberali.
Se non proprio dittatoriali.

Boicottare il mainstream

Buttare via la propria televisione.
Oppure lasciarla sempre spenta o usarla esclusivamente come monitor per il proprio PC o per guardare DVD.

La mia è stata definitivamente rotta dai miei gatti, che un paio d’anni fa, giocando a nascondino, l’hanno buttata per terra.
Quel giorno non li ho certo sgridati, ma li ho ringraziati.

Ovviamente, non acquistare nessun giornale in formato cartaceo (e naturalmente non visitare i relativi portali internet).
Ormai sono tutti più o meno controllati dagli stessi gruppi editoriali.

Pagare in contanti

Naturalmente, quando possibile.
Soprattutto se si tratta di piccole somme.

Il problema non riguarda ovviamente la moneta elettronica e le carte di debito/credito.
Il problema è l’imposizione di un unico metodo di pagamento che presenta dei “buchi” facilmente sfruttabili dai banchieri mondialisti.

Risolvere i problemi derivanti dalla dissonanza cognitiva

Per esempio, è inutile insistere troppo sull’argomento “virus farsa” con chi non vuole capire.
È solo fiato sprecato.

Questo approccio non solo è inefficace, ma non porta nemmeno a nessun risultato pratico.

È meglio insistere sempre sulle conseguenze pratiche dei problemi economici.
In particolare, bisogna insistere sempre sulle conseguenze pratiche della prossima devastante depressione economica che, inevitabilmente, arriverà a breve.

Tutti iniziano a ragionare non appena si viene toccati nel portafoglio.
Anche il più fervente “covidiota” inizierà a preoccuparsi delle risorse che mancheranno per acquistare l’ultima serie di telefilm su Netflix o le partite di calcio su Sky.

Invece, quando si parla con persone che hanno un buon grado di cultura (e quindi forse possiedono ancora qualche neurone funzionante), bisognerebbe porre loro alcune semplici domande.

Ma senza fare affermazioni dirette.
Cui si opporrebbero per principio, come un dogma religioso.

E, soprattutto, senza fornire alcuna risposta.
Basta usare espressioni come “non sarà che…“, “però sei tu che devi pensarci bene“, “ma non ti sembra che…“.

Ripristinare il concetto di meritocrazia, almeno a livello personale

Ad esempio, boicottare chi vende prodotti o servizi di bassa qualità.
Ma anche non eseguire “per il bene comune” compiti che per legge dovrebbero spettare alle autorità locali o allo Stato.

E quando si tratta di lavori di qualità, bisogna sempre fare in modo che ne venga rispettata la paternità.
Bisogna evitare che altri si prendano un merito che non è loro, i soliti furbetti del quartierino, solitamente statali o parastatali.

Educazione ed onestà non hanno prezzo

Bisogna ricambiare sempre gentilezza ed onestà.

Nei confronti dei maleducati e dei disonesti, invece, è meglio salutarli cortesemente.
Poi, tirare avanti con un “Arrivederci e grazie“.

In questo modo si eviteranno discussioni inutili.
Tanto non ammetteranno mai di avere torto.

E soprattutto ripicche da quattro soldi.
Queste persone, infatti, sono permalose e vendicative.

In poche parole, un semplice boicottaggio è sufficiente.


Non cambieremo il mondo, questo è poco ma sicuro.

Ma possiamo sicuramente iniziare a riappropriarci del senso di giustizia.

Quella che ormai nessuno rispetta più.
In particolare dalle più alte cariche dello stato (in minuscolo, ovviamente), che in questo momento stanno occupando abusivamente posizioni che non gli competono.

Dobbiamo quindi essere noi stessi a sopperire in prima persona a questa mancanza di giustizia.
Dobbiamo applicarla nella nostra vita di tutti i giorni.
A prescindere dalla parte del globo in cui ci troviamo.


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