Luglio 8, 2020 Il Great Reset del WEF, Quel terribile virus mai isolato, Storia nascosta
Il linguaggio politico è concepito in modo da far sembrare vere le bugie e rispettabile l’omicidio, e per conferire solidità all’aria.
La madre di tutte le false epidemie
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Siamo in un momento di trasformazione epocale.
Se non si coglie l’eccezionalità del periodo che stiamo attraversando, si rischia di commettere un errore storico.
Una consapevolezza che si può raggiungere solo se non si perde tempo a leggere e/o ascoltare i mass media tradizionali che, oggi più che mai, mistificano completamente la realtà.
Non importa se si tratta di dogmatismo, stupidità umana o malafede.
Mai come in questo momento si è soli di fronte alla storia.
Non ci si può aspettare conferme di nessun tipo dall’esterno.
Quando si comincia a comprendere cosa sta realmente succedendo intorno a noi, è necessario non farsi condizionare dai vari rumori di fondo.
Altrimenti si rischia di perdere di vista la realtà.
La storia è ciclica e si ripete sempre.
Ma sempre.
Come pure le truffe e le manipolazioni dei soliti noti.
Che agiscono sempre allo stesso modo.
Non è difficile, quindi, smascherarli.
Sono stati versati fiumi di inchiostro sulla cosiddetta malattia AIDS e sul cosiddetto virus HIV da parte di studiosi di tutto il mondo.
Non sono serviti a cancellare il terrore ormai inciso nel DNA e nel cervello della popolazione che, dopo oltre 35 anni, continua a credere al CDC, alla CIA, all’OMS e ai diversi Ministeri della Sanità.
L’AIDS rimane la madre di tutte le false epidemie.
Per il modo in cui è stata concepita e realizzata, alle spalle della popolazione mondiale, in modo truffaldino.
Alle spese di migliaia di persone che si sono tolte la vita per il terrore.
E di milioni di persone segnate a vita dal terrore seminato.
Quindi, è giusto rivedere in sintesi quanto c’è dietro la criminalità organizzata che governa il mondo contemporaneo.
Un riconoscimento pubblico alla ricerca della verità scientifica da parte di Peter Duesberg
Peter Duesberg è una persona perspicace, coraggiosa e trasparente.
Senza il suo contributo, molti fatti interni al mondo politico e accademico americano e molte clamorose bugie non sarebbero venuti facilmente a galla.
È vero, però, che nessuna persona realmente preparata ha mai creduto, nemmeno per un istante, alla narrativa sull’AIDS.
Tuttavia, era necessario comprendere meglio i dettagli del come e del perché.
Bisognava sapere chi c’era dietro le quinte.
E di tutte le messe in scena.
Peter Duesberg, che conosceva bene la ricerca sui virus e sui retrovirus, ha descritto un perfetto spaccato della situazione.
Un prezzo alto, che ha pagato subendo la revoca del premio Nobel che gli spettava di diritto.
Una breve cronistoria
Kary B. Mullis, che ha ricevuto il prestigioso premio Nobel per la Chimica nel 1983, è stata una persona educata e moderata.
Era poco incline all’uso di termini duri.
Tuttavia, in questo caso aveva testualmente affermato :
L’ipotesi HIV/AIDS è un errore macroscopico.
In altre parole, l’AIDS è un colossale imbroglio ordito contro l’intera umanità.
Per questo motivo, tutta la vera scienza è stata improvvisamente messa da parte.
Oltre 700 virologi, infettologi ed epidemiologi provenienti da 23 Paesi, tra cui 3 premi Nobel, hanno espresso la loro indignazione per la colossale mistificazione imbastita intorno all’AIDS, la cosiddetta peste del Duemila.
Presto la CIA si rese conto che i malati di AIDS non erano in numero esponenziale come dalle prime catastrofiche previsioni.
A quel punto, iniziarono a cercare ogni altra possibile malattia antica e moderna.
Tumori, meningite, tubercolosi.
I malati di AIDS aumentarono a dismisura.
E, soprattutto, riunendo sotto il suo virtuale ombrello una trentina di malattie.
Una colossale montatura
Le prove che l’AIDS sia una colossale montatura sono ormai chiare.
Non c’è alcuna correlazione tra il test e la malattia.
Ciò significa che alcune persone presentano sintomi di notevole indebolimento, ma il test per l’HIV risulta negativo.
E c’è anche gente senza sintomi indebolenti, ma con il test positivo (i quali, quando tutta l’umanità è portatrice sana di ogni possibile virus e batterio, sono detti portatori sani).Ci sono reazioni non probanti ai test ELISA e simili, associate a un aumento specifico delle immunoglobuline.
Il loro aumento si verifica infatti in molte malattie autoimmuni, in infezioni croniche, nella malaria, nella lebbra, nelle parassitosi, persino nelle vaccinazioni anti-influenzali e nei trattamenti terminali a base di Valium e simili.
Si tratta di casistiche che non hanno nulla a che vedere con l’AIDS.Assenza di qualsiasi documento coerente e logico che dimostri che la sindrome chiamata AIDS sia causata da un virus chiamato HIV.
La definizione di malattia è inconsistente e generica.
Nel calderone AIDS, infatti, rientrano ben 29 patologie.Concetto di inoculazione virale (già di per sé errato) misteriosamente lungo.
Tutti i disturbi definiti impropriamente infezioni virali, che in realtà sono invece disfunzioni non contagiose da sovraccumulo ed intasamento virale, hanno tempi di sviluppo di pochi giorni.
Nel caso dell’AIDS, inizialmente i tempi previsti di sviluppo erano di 18 mesi, poi spostati a 10-14 anni.
Perché non 100-140 anni ?La tossicodipendenza e non il contagio sessuale sono alla base dei problemi di immunodepressione.
La “caccia alle streghe” ha portato a risultati sorprendenti.
Al 31 marzo 1995, su 27.043 casi di AIDS tra le prostitute, solo 22 riguardavano soggetti non tossicodipendenti.Esperimenti ripetuti tra mariti con AIDS e mogli non-AIDS, e viceversa, hanno dimostrato l’inesistenza del contagio della malattia.
Diversi casi di AIDS spontaneo in persone che non avevano contatti sessuali con nessuno hanno dimostrato che né il contagio né il fattore sessuale sono causa della malattia.Le basilari leggi di Koch e i relativi postulati, contraddicono in continuazione tutte le affermazioni di carattere opposto sostenute da Gallo e Montagnier.
Origini storiche del virus
Nel 1970, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (il famoso “Pentagono”) avviò un nuovo programma di ricerca per lo sviluppo di armi biologiche in grado di attaccare il sistema immunitario umano.
Un attacco, cioè, a quel medico “intelligente” che ogni persona ha al suo interno.
Donald McArthur, esperto militare di guerra biologica, lasciò trapelare un’affermazione inquietante :
Tra 5 o 10 anni sarà possibile creare un nuovo microrganismo infettivo diverso da tutti quelli finora conosciuti.
E, come un orologio svizzero, nel 1981 iniziarono a circolare le prime voci sul GRID.
Acronimo di Gay Related Immunodeficiency Disease presso il CDC (Center for Disease Control) di Atlanta, in Georgia.
Tale iniziale denominazione viene ben presto trasformata in AIDS (Acquired Immunodeficiency Syndrome).
La limitazione “gay” (omosessuale) scompare.
Significando malattia per tutti.
Inclusi gli eterosessuali.
E soprattutto viene introdotto il termine “acquired”, volutamente terroristico.
Una malattia che si acquisisce per “contagio”.
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E, quasi a sigillare la profezia di Orwell, nel 1984 il ministro della Sanità statunitense, Margaret Heckler, con al suo fianco il virologo Robert Gallo, annunciò al mondo che era stata individuata una nuova temibile malattia virale trasmessa attraverso il sangue e i rapporti sessuali.
Con tale annuncio, per la prima volta, si scavalcava ogni procedura standard di controllo e approvazione da parte della comunità scientifica.
Si imponeva al mondo l’esistenza di una malattia inesistente, creata a tavolino, imposta e, in un certo senso, militarizzata.
Nasceva il dogma intoccabile dell’AIDS.
Immediatamente Peter Duesberg, esperto mondiale di retrovirus (il primo al mondo ad individuare e isolare un retrovirus e il primo al mondo ad isolare un gene del cancro), professore di biologia cellulare e molecolare presso l’Università della California a Berkeley, smascherò all’istante la macchinazione chiamata AIDS.
Portò avanti una battaglia legale e scientifica, fornendo argomenti precisi ed inequivocabili.
Egli delineò con assoluta competenza i precedenti storici, i dettagli economici e le manovre truffaldine dell’intera operazione.
Ma si rese subito conto che era tutto inutile.
In quanto si scontrava contro un insuperabile muro di gomma.
La CIA e la Casa Bianca avevano eretto un muro impenetrabile e invalicabile intorno al presidio medico-farmaceutico-politico chiamato AIDS.
Duesberg aveva realizzato di essere l’unico a lottare contro il potere degli USA.
Perdere la battaglia contro l’AIDS avrebbe significato perdere la faccia per l’America.
Una sconfitta ancora più cocente e umiliante di quella subita in Vietnam.
Nel 1995, il sequestro e la distruzione del libro di Peter Duesberg
Duesberg ha rischiato di compromettere la propria carriera.
E mise a repentaglio anche la propria integrità fisica.
In seguito, con il collega Brian Ellison, pubblicò il testo Why we’ll never win the war on AIDS.
Tuttavia, il 29 dicembre 1995, la Federal Court di New York (nota per essere la più corrotta del pianeta) ordinò il sequestro e la distruzione di tutte le copie del libro.
Una comunità scientifica indignata
I commenti sull’AIDS da parte di personaggi qualificati e di primo piano, che non hanno legami con la Casa Bianca, la CIA e soprattutto le multinazionali del settore farmaceutico, ci aiutano a capire meglio l’intera farsa.
Bisogna ricordare che, in tutti questi anni, esprimersi pubblicamente contro l’AIDS ha significato e significa alto tradimento.
Ciò significa essere inseriti in una lista nera e subire un boicottaggio su tutti i fronti.
Solo i più forti e indipendenti hanno osato farlo.
Walter Gilbert, premio Nobel 1980 per la Chimica :
Nessuno al mondo ha mai dimostrato che la cosiddetta “peste del XX secolo”, chiamata AIDS, sia causata da un suo virus chiamato HIV.
Serge Lang, docente della Yale University :
Non esiste una definizione dell’AIDS che possa essere utilizzata con verosimiglianza in un discorso scientifico coerente o persino in una statistica valida.
Charles Thomas, professore di biochimica ad Harvard :
L’idea che il gruppo di malattie chiamato AIDS sia causato dal retrovirus chiamato HIV è priva di ogni fondamento scientifico.
Chiediamo pertanto che venga condotta un’approfondita ricostruzione di tutta la vicenda da parte di un gruppo di scienziati indipendenti.
Joseph Sonnabend, stimato microbiologo americano :
Non esiste un agente eziologico specifico per l’indebolimento da AIDS, causato da esposizione a molteplici fattori tossicologici ed ambientali, ma non certo da contagio.
Albert Sabin del NIH (National Institute of Health), scopritore del vaccino antipolio :
L’attuale campagna di educazione e prevenzione si basa sull’asserto che ogni sieropositivo possa essere considerato un agente di contagio, ma di questo non esiste alcuna prova.
Robert Root-Bernstein, scienziato molecolare :
Ci hanno fatto credere, spaventandoci a morte, che un’epidemia eterosessuale fosse inevitabile.
Il tutto senza mai fornire una singola prova concreta della malattia e della sua trasmissibilità.
Llaila O. Afrika, autrice di African Holistic Health and Nutricide :
Un virus dell’AIDS non è altro che una particella della cellula umana.
Non può mangiare, riprodursi, crescere, muoversi, attaccare o essere attaccato.
Non è una pianta, un animale o un essere vivente, non è attivo un mese e addormentato il mese successivo.
Non dorme per 5 anni e poi si sveglia all’improvviso per attaccare una persona.
Harry Rubin, retro-virologo, membro della National Academy of Sciences :
Per una sindrome complessa come quella dell’AIDS vi sono verosimilmente cause multiple.
Definirlo, dunque, come una malattia unitaria, col nome di AIDS, è una semplificazione eccessiva.
Robert Willner, medico, autore di Inganno Mortale :
La maggior parte delle morti dovute all’AIDS, controllate dai medici, è stata provocata in parte o del tutto dal letale farmaco AZT.
Spesso, tale insulto chimico è stato somministrato a individui perfettamente sani e normali che, dopo il test di diagnosi della sieropositività, erano solo terrorizzati.
La dr. Rachel Baggaley, British Health advisor :
In Zambia o in Africa nessuno muore mai di AIDS.
Tutti muoiono a causa di malaria, febbre tifoide e tubercolosi.
E sulle loro salme viene poi appiccicata l’etichetta statistica di caso di AIDS.
Neville Hodgkinson, redattore del London Sunday Times :
Il test sull’AIDS non ha alcun valore scientifico.
Confonde milioni di persone che risultano positive quando in realtà non sono state colpite dal virus chiamato in causa.
L’esplosione dell’AIDS in Africa è stata manomessa in modo selvaggio e plateale.
Kary B. Mullis, Nobel 1983 per la Chimica :
In Africa, hanno etichettato come casi di AIDS una gran massa di persone.
Prima di accorgersi che gli anticorpi comunissimi e endemici della malaria (che tutti hanno) si mostrano come positivi all’HIV.
Harles Geshekter, professore di storia alla California University di Chico :
Nel 1994, il Journal of Infection Disease (rivista ufficiale delle malattie infettive) ha riconosciuto l’inutilità e l’inaffidabilità dei test HIV condotti in Africa.
Questo perché i microrganismi responsabili di tubercolosi, malaria e lebbra sono così diffusi da aver contribuito a dare oltre il 70% di falsi sieropositivi in persone il cui sistema immunitario è compromesso per ragioni che non hanno nulla a che vedere con l’AIDS.
Elinor Burkett, autrice di The Greatest Show on Earth :
L’industria dell’AIDS comprende un insieme di medici, politici, ricercatori governativi, assicuratori, leader di comunità gay, funzionari del CDC, burocrati degli enti sanitari, burocrati delle assicurazioni funerarie, direttori e condirettori dei media.
Tutti loro sono avidi, egoisti, cinici e venali e hanno intascato senza battere ciglio i soldi delle disgrazie e delle tragedie altrui, senza mai essere puniti.
L’AIDS non è affatto una malattia, ma è solo un programma di governo ripugnante.
Gil Gutknecht, US House of Representatives, parlamentare e membro del Comitato sulle Scienze :
Considerata la precarietà del legame tra AIDS e HIV, è forse etico prescrivere AZT (un farmaco distruttore del DNA usato follemente trent’anni fa contro il cancro, con risultati tragici) a 150.000 americani, tra cui donne incinte e neonati ?
Elliot Fox, giornalista, fondatore dell’Associazione per il Riesame dell’AIDS :
L’AIDS.
Waterloo delle industrie farmaceutiche, descritto come causato da un virus, nonostante l’evidenza provata del contrario.
L’AIDS è l’ultima trincea della buffoneria medica, scoperto da test che si sono rivelati grossolanamente inaccurati.
La più grande truffa della storia, ordita da un collettivo di imbroglioni, curata con farmaci incredibilmente tossici che causano la malattia ipotizzata in partenza.
Jon Rappaport, commentatore televisivo e autore di AIDS Inc :
Oggi molte persone sono consapevoli che l’HIV è una bufala, una truffa, e che l’AZT causa la morte delle persone.
Peter Duesberg ha anche dimostrato che paradossalmente non esiste alcuna spiegazione teorica che possa giustificare il meccanismo alla base della malattia più famosa e politicizzata al mondo.
Chi sostiene che l’AIDS è provocato dal virus HIV, qualcosa che non esiste e da cui non è possibile difendersi, spinge migliaia di persone a prendere l’unico rimedio indicato da Big Pharma.
Spinge le persone che hanno il falso sospetto di essere sieropositive a prendere un farmaco vero e micidiale come l’AZT.
Ma soprattutto convince le persone sieropositive (gente normalissima e sanissima) che la loro esistenza è di fatto finita..
Il ruolo fondamentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’OMS detiene la completa gestione di tutto.
Ed è qui che nascono tremendi sospetti.
L’epidemia di AIDS in Africa e in America Latina segue in modo più che sospetto la vaccinazione di massa contro il vaiolo effettuata nei primi anni ’80.
Per estirpare il vaiolo dalla faccia della Terra, l’OMS avrebbe vaccinato almeno 70 milioni di africani nella sola Africa Centrale.
C’è addirittura chi sospetta cose ancora peggiori.
Questo fa sorgere inevitabilmente alcuni inquietanti dubbi.
Le sterminate masse di poveri del Terzo Mondo non producono e non consumano.
In altre parole, non costituiscono un mercato.
Uno sterminio di questi poveri sarebbe perfettamente conciliabile con un modello di globalizzazione razionale basato sul mercato e sul profitto.
Chi non è utile si elimina, come insegnarono Adolf Hitler e, soprattutto, Joseph Mengele.
Dunque, è necessario trovare un’alternativa alle guerre e alle grandi epidemie naturali, come la peste bubbonica medievale.
Oppure le grandi epidemie indotte (come la Spagnola del 1919) che avevano la funzione di regolare e selezionare le popolazioni del pianeta.
Il Memorandum 200 per la sicurezza nazionale USA, redatto nell’aprile 1974 dall’allora consigliere americano Henry Kissinger, è un documento sconvolgente e esplicito.
Tenuto segreto per diversi anni.
Tuttavia, è stato reso di dominio pubblico nel 1990.
Il Memorandum afferma testualmente :
Lo spopolamento dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo.
Un esempio di disprezzo verso le fasce più deboli del pianeta è dato dal patologo Dr. Cornelius Rhoade, che si era fatto le ossa dirigendo, ancora nel 1932, il reparto di patologia del Rockefeller Institute.
Negli anni seguenti, avviò una vasta “ricerca” sul cancro.
Ma più che una “ricerca”, si trattava di terribili esperimenti.
Fra cui far insorgere deliberatamente delle infezioni nei pazienti.
Trenta portoricani morirono a causa di questi esperimenti.
Messo sotto accusa, Rhoades si giustificò così :
“I portoricani sono la razza più sporca, più fannullona, più degenerata e più ladra sulla faccia della Terra.
Pertanto, tutti i medici possono deliziarsi nell’abuso e nella tortura di questi sciagurati”.
Un’operazione segreta (ma non troppo)
Jacob Segal, docente di biologia presso l’Università Humboldt di Berlino, ha dichiarato che il piano AIDS è stato avviato nel laboratorio di Fort Detrick, nel Maryland, centro di ricerche su armi chimiche e batteriologiche.
Nel suo opuscolo del 1986, intitolato “AIDS, una malattia costruita in America“, l’esperto parla della quasi identità dell’ipotizzato virus HIV con altri due virus chiamati VISNA (ovvero Bovine Leukemia Virus, o BLV), una malattia mortale che colpisce pecore e bovini, e HTLV-1, che nell’uomo colpisce le cellule T senza essere mortale.
Segal conclude che il laboratorio di alta sicurezza di Ford Detrick avrebbe unito questi due virus, VISNA e HTLV-1.
Dando luogo a un cocktail chiamato HIV, tra il 1977 e il 1978.
Tale miscela venne testata su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento in cambio della libertà anticipata.
Tuttavia, i sintomi non si manifestarono prima di sei mesi.
I test furono considerati fallimentari e i carcerati (molti dei quali omosessuali) furono liberati.
Infine, nel 1979 si manifestò il primo caso conclamato di AIDS.
Secondo un altro ricercatore, Robert Strecker, l’HIV sarebbe stato invece iniettato volutamente ai membri della comunità omosessuale americana durante il piano di vaccinazione contro l’epatite B.
Un altro documento agghiacciante è il Global 2000 Report to the President, presentato dal Dipartimento di Stato americano.
Questo dossier fu elaborato dal Consiglio della Casa Bianca per l’Ambiente e dal Dipartimento di Stato a partire dai primi giorni della presidenza di Jimmy Carter.
Decine di alti funzionari e centinaia di consulenti hanno lavorato a questo rapporto che proponeva di fare del controllo demografico la pietra angolare delle politiche di tutti i futuri presidenti americani.
Nel rapporto e nei documenti che lo accompagnano si trovano una serie di profezie terrorizzanti.
Si parla di crisi delle risorse idriche, penuria di energia, penuria di cibo, carenza di materie prime strategiche, necessità di triplicare stalle e macelli e di sviluppare gli OGM per rendere i cereali più produttivi.
In altre parole, produrre di più riducendo nel contempo la popolazione, a partire dalle fasce più povere.
La farsa più allucinante della storia umana
L’AIDS è quindi stato ed è tuttora uno strumento di speculazione e di controllo demografico.
Uno strumento religioso di offensiva restauratrice, puritana e bigotta.
Tutto questo è vero.
Tranne che per la sua natura di malattia sessuale e contagiosa.
Non vi è alcun dubbio scientifico sul fatto che l’HIV sia un virus inventato e inesistente.
L’AIDS è una delle farse più astruse e allucinanti della storia.
Un giorno, questa menzogna farà pentire di vergogna e di rimorso una vasta fetta della popolazione mondiale.
Soprattutto quelle persone che hanno sostenuto direttamente o indirettamente questa menzogna ai danni dell’intera umanità.