La mia visione per i prossimi mesi

Maggio 7, 2012 EcoAnemia


La mia visione per i prossimi mesi

La mia visione per i prossimi mesi :

La storia NON si ripete MAI due volte di fila nei mercati, e soprattutto la soluzione più ovvia non capita MAI

La strategia è una cosa, ma la tattica è un’altra (e la psicologia è fondamentale, i mercati scendono sempre infatti prima che le bad news arrivino e salgono prima che le good news vengano annunciate)

La rottura del sistema NON conviene  a nessuno, quantomeno ora, anche se la volatilità aumenterà inesorabilmente : ecco perchè i poteri forti non hanno ancora giocato la carta del QE3 (che sarà utilizzato come possibile spauracchio per gli shortisti da ora in poi, anche se da oggi in poi il Dax molto probabilmente tenderà a sottoperformare sempre di più)

La fine del mondo NON ci sarà, anche se le difficoltà saranno crescenti : nel caso di pesante scossone sceglieranno sicuramente di inflazionare

Stiamo andando in deflazione (tendente già alla stagflazione) che si trasformerà in depressione, ma solo nei Piigs (ed è ovviamente un risultato voluto dai poteri forti anche questo) ; però la rete amplifica notevolmente i problemi della vita reale (facendo proliferare disfattisti a vista d’occhio, anche semplicemente come valvola di sfogo) ; questo i poteri forti lo sanno, ed infatti da questo momento in poi le loro dichiarazioni tenderanno ad essere più concilianti dando un temporaneo respiro alle masse in difficoltà (ed i veri disfattisti virtuali peraltro non vivono sulla loro pelle la vera crisi).

La Grecia ha fatto la fine di Alitalia (come asserivo sin dal 2009),  il declino è stato inesorabile come l’andamento della celebre iperbole per x che tende all’infinito (ed ora siamo noi ad essere nel mezzo), e la sua uscita dall’area € è ormai irrilevante o quasi per i poteri forti (c’è ben poco da spolpare da parte loro, a questo punto stanno sicuramente già prendendo tempo per un’uscita indolore)

L’€ corre ovviamente grandi pericoli adesso (soprattutto nella forma attuale), maggiormente da Settembre/Ottobre (soprattutto se le presidenziali USA hanno un esito incerto), e soprattutto a partire dal 2013, quando il bersaglio grosso, cioè Italia andrà probabilmente alle urne (il debito è ancora, se pur per poco, sostenibile)

L’Europa è ormai destinata ad uno scenario in stile Giappone, lento bear market inframezzato da poderosi rally (tipico della stagflazione)

Le società – non solo banche –  che avevano fondamentali fragili nel 2008 saranno quelle a rischio crack nel 2012/2013. Ancora una volta ripeto nomi  di società ad alta capitalizzazione  in cui io personalmente non ci metterei nulla tranne che per dead bounced cat  : Alcatel-Lucent, Sprint-Nextel,TomTom, Sociète Generele, Unicredit, BMPS, KBC, Commerzbank, ING, Aegon , RBS, Ageas, Bank of America, Axa, Alstom, Credit Agricole, Man group, Heidelberg Druckmachine. In ogni caso reputo  – oggi ancora di più di mesi fa – che un buon 10% di società a media/alta capitalizzazione porteranno entro la fine del 2012 i libri in tribunale o – nel caso di banche – saranno nazionalizzate, le piccole naturalmente saranno molte di più (almeno il 50%)

Meglio obbligazioni di paesi emergenti (anzi, a mio avviso non si devono detenere affatto obbligazioni, ma liquidità in USD, CHF, NOK, SEK se si vogliono dormire sonni tranquilli) del Bund tedesco che prima o poi collasserà (nel caso di rottura dell’area € non difende i propri fondi, oltre al fatto che non sarebbe affatto chiaro come legalmente sarebbe trattata la questione), per non parlare del ridicolo T-Bond 30Yr che rappresenta il rendimento di uno stato dai fondamentali marci ma che può stampare moneta a volontà

Acquistare società solide private USA come AAPL, AMZN, MSFT, BA, MCD – ma ce ne sono molte altre – nei momenti di debolezza è un modo economico per difendersi dalla stagflazione (il $ si rafforzerà e tali società garantiranno sempre utili)

Utilities, alimentari, tabacco, gioco d’azzardo e lotterie, entertainment di lusso e griffe d’alta moda sono ancora i settori vincenti e che sicuramente terranno (con un occhio al timing d’acquisto, ovviamente)

Ma soprattutto, e lo scrivo ancora una volta :

La mia visione per i prossimi mesi

Quello che conta maggiormente è il morale : le critiche devono essere costruttive e non solamente distruttive, altrimenti significa che lo scopo è solamente di affossare e di distruggere.

E guardacaso tutto questo arriva proprio da coloro che avrebbero solo da guadagnarci dal caos.

Con buona pace (ancora una volta) dei disfattisti, ridotti ormai a pedine dei poteri forti ed utilizzati da loro come contrarian.

Ma questi pseudo rivoluzionari – e come loro ce ne sono tanti in giro – sono ancora più pericolosi dei banksters, nonostante all’apparenza le loro idee siano inappuntabili e mosse da ideali puri di solidarietà.

Ancora una volta, sono sicura di NON sbagliare.


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